Sono passati cinquant’anni dalla tragica morte di don Luciano Saggiorato

Sono passati cinquant’anni dalla tragica morte di don Luciano Saggiorato, precipitato dal Monte Zebio – sull’altopiano di Asiago – il 30 agosto 1971.

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PELLEGRINAGGIO DELLE FAMIGLIE

In preparazione del X incontro Mondiale delle famiglie  Roma 2022

L’11 settembre il pellegrinaggio delle famiglie in venti santuari

Le famiglie della diocesi di Padova sono invitate al Santuario della Madonna della Corona a Spiazzi di Ferrara di Monte Baldo (VR)

https://ufficiofamiglia.diocesipadova.it/wp-content/uploads/sites/8/2021/08/Locandina-2-Pellegrinaggio-Famiglie-2021.pdf

Il Santuario più a Nord sarà quello della Madonna di Pietralba a Nova Ponente, provincia e diocesi di Bolzano. Quello più a Sud il Santuario della Madonna delle Lacrime, a Siracusa. In mezzo tanti luoghi di preghiera cari alla devozione popolare, dal Santuario di Vicoforte nella diocesi di Mondovì, a quello di Collevalenza (Perugia), dalla basilica della Madonna del Pozzo di Capurso (Bari) alla Madonna di Bonaria a Cagliari. Per arrivare fino in Svizzera, al santuario della Madonna del Sasso di Locarno.

Sono alcuni degli approdi dei venti pellegrinaggi mariani che sabato 11 settembre vedranno coinvolte le famiglie di tutta Italia. Culmine di ciascun pellegrinaggio la celebrazione presieduta da un vescovo della Conferenza episcopale regionale. Un grande evento policentrico e diffuso, secondo il modello ormai prevalente per questi eventi. Conseguenza della pandemia ma anche di una sensibilità più attenta e più rispettosa delle sensibilità locali. Non più “mega raduni” ma tante celebrazioni in contemporanea in varie località, nella prospettiva di un ideale collegamento nella preghiera e nella promozione dei valori familiari. Così è stata il 25 luglio scorso la Giornata mondiale dei nonni. Così sarà dal 22 al 26 giugno 2022 l’Incontro mondiale delle famiglie.

Nella stessa logica il grande pellegrinaggio nazionale delle famiglie per le famiglie del prossimo 11 settembre. Venti per uno e uno per venti. Il progetto è stato messo a punto dall’Ufficio nazionale Cei per la pastorale familiare, con Rinnovamento nello Spirito e Forum delle famiglie.

«Un evento senza confini», si sottolinea in un comunicato del Rinnovamento nello Spirito, «che intende porsi come risposta comunitaria alla crisi e alle tante sfide d’amore che interpellano le nostre Chiese domestiche. Un unico evento moltiplicato per venti «nello spirito di corresponsabilità dal basso», richiesto dal Papa che coinvolgerà tutti i territori diocesani del Paese «valorizzando ogni regione d’Italia rappresentata da un santuario mariano».

Tema della giornata, “Nella comunione… la gioia”, con un sottotitolo che riprende un passaggio dell’Esortazione apostolica Gaudete et exsultate di papa Francesco: “Quella gioia che si vive in comunione, che si condivide e si partecipa” (n.128). I venti pellegrinaggi nazionali riprendono il senso della preghiera familiare di omaggio e devozione a Maria tradizionalmente organizzata al Santuario di Pompei. Ma l’anno Famiglia Amoris laetitia ha sollecitato gli organizzatori a immaginare un evento più nuovo e coinvolgente, pensato anche come tappa di avvicinamento all’Incontro mondiale delle famiglie di Roma 2022. E infatti il grande pellegrinaggio nazionale che per la prima volta vedrà protagonisti in contemporanea genitori, figli e nonni di tutte le regioni italiane, non sarà soltanto uno degli eventi centrali proposti dalla Chiesa italiana per celebrare il momento voluto dal Papa a cinque anni dalla pubblicazione dell’Esortazione post-sinodale, ma si configura come momento di avvicinamento all’Incontro mondiale del prossimo anno che sarà modellato sullo stesso schema. A Roma gli appuntamenti centrali, con il congresso teologico pastorale e la Messa conclusiva celebrata da papa Francesco.

Sabato 11 settembre gli eventi avranno un cuore ecclesiale, naturalmente, con una formula collaudata che prevede, oltre al pellegrinaggio, due Atti speciali di affidamento delle famiglie, dei bambini e dei ragazzi a Maria, alla vigilia dell’anno scolastico. Anche se la presenza del Forum delle associazioni familiari, come già negli scorsi anni a Pompei, avrà l’obiettivo di arricchire la giornata di significati anche civili e sociali. L’intero Paese in questo momento – si evidenzia infatti nella nota del Rinnovamento – «ha umanamente e spiritualmente bisogno di incontrare il volto gioioso e misericordioso delle nostre famiglie e di una società che non ha smesso di credere nel volto provvidenziale dell’amore». Il simbolo più bello e evidente dei venti pellegrinaggi sarà “il Rosario della famiglia” che «incarna concretamente questi auspici, radunando più generazioni». Nonni, genitori e figli insieme – almeno questo è l’auspicio – con un sogno nel cuore: lanciare all’Italia un grande messaggio di pace e di unità.

Ecco i venti santuari coinvolti il prossimo 11 settembre:

Abruzzo: Casalbordino (CH) – Madonna dei Miracoli.
Basilicata: Viggiano (PT) – Madonna Nera del Sacro Monte.
Calabria: Feroleto Antico (Lamezia T.) – Santuario della Madonna di Dipodi.
Campania: Pompei – Santuario della Beata Vergine del Santo Rosario.
Emilia-Romagna: Ravenna – Santa Maria in Porto “Vergine dalle Mani Alzate”.
Friuli Venezia Giulia: San Vito Al Tagliamento (PN) – Santuario Madonna di Rosa.
Lazio: Roma – Madonna del Divino Amore.
Liguria: Genova – Santa Maria delle Vigne.
Lombardia: Rho (MI) – Santuario Madonna Addolorata.
Marche: Loreto (AN) – Madonna di Loreto.
Molise: Castelpetroso (IS) – Basilica dell’Addolorata.
Piemonte-Valle d’Aosta
: Vicoforte (CN) – Santuario della Nativita di Maria.
Puglia: Capurso (BA) – Basilica della Madonna del Pozzo.
Sardegna: Cagliari – Nostra Signora di Bonaria.
Sicilia: Siracusa – Madonna delle Lacrime.
Toscana: Monte Nero (LI) – Madonna delle Grazie.
Trentino Alto Adige: Nova Ponente (BZ) – Santuario della Madonna di Pietralba.
Umbria: Collevalenza (PG) – Santuario dell’Amore Misericordioso.
Veneto: Spiazzi di Ferrara di Monte Baldo (VR) – Santuario Madonna della Corona.
Svizzera: Locarno – Orselina – Santuario della Madonna del Sasso.


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Mons. Sandro Panizzolo riposa ora tra le braccia del Padre

Ci ha lasciato nel giorno della solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, mons. Sandro Panizzolo. Da alcune settimane era ospite dell’Opera della Provvidenza Sant’Antonio di Sarmeola.

Mons. Sandro Panizzolo (Corte di Piove di Sacco, 30.09.1956 – Sarmeola, 15.08.2021)
Mons. Sandro Panizzolo nasce a Corte di Piove di Sacco (Pd) il 30 settembre 1956. Ordinato il 13 giugno 1981, inizia il suo ministero come vicario parrocchiale a Tencarola, rimanendovi fino al 1983. Dal 1983 al 1987 studia teologia dogmatica alla Pontificia Università Gregoriana di Roma dove anche discute la tesi di dottorato. Nell’autunno 1987 il vescovo Filippo Franceschi lo destina alla Congregazione per l’Educazione Cattolica, accogliendo l’invito dell’allora Prefetto, il card. William W. Baum. Dal 1995 al 1999 è Capo Ufficio presso la stessa Congregazione e si occupa dei Seminari.
Integrò il sapere teologico con la dimensione spirituale anche grazie al compito educativo di direttore spirituale del Pontificio Seminario Lombardo di Roma. Il suo rientro nella Diocesi di Padova, nel 1999, coincide con la nomina a rettore del Seminario Maggiore, incarico che si protrae fino al 2009.
Nel 2000 diventa anche delegato vescovile per il diaconato permanente e presidente della Commissione regionale per il diaconato permanente.
Nell’autunno 2009 don Sandro diventa parroco di Monselice. Dal 2013 e fino a oggi, per due mandati, è vicario foraneo dell’estesissimo vicariato di Monselice rimodulato in seguito all’accorpamento con il vicariato di Villa Estense-Stanghella.
Certamente don Sandro fu uomo dalla personalità articolata, dalla spiccata intelligenza, dall’abnegazione non ordinaria e dalla grande generosità d’animo. Fu un combattente, sia riguardo ai propri limiti, sia nel sostenere la malattia che lo aveva colpito nel 2017, diventata, di fatto, l’ultima sua cattedra autorevole.
Si è spento all’Opera della Provvidenza di Sarmeola il 15 agosto 2021.
Le esequie saranno celebrate dal vescovo Claudio nel duomo di Monselice mercoledì 18 agosto, alle ore 16 e nel cimitero di Monselice sarà poi tumulata la salma.

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Don Adolfino Bernardo riposa tra le braccia del Padre

La mattina di lunedì 9 agosto 2021 è mancato, al Civitas Vitae di Padova, dove era ricoverato, don Adolfino Bernardo.
Il funerale sarà celebrato giovedì 12 agosto nella chiesa del Sacro Cuore di Padova, alle ore 9.30, dal vescovo Claudio.

Notizia in aggiornamento

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Fisp 2021-2022 “il VALORE del POLIEDRO” – ISCRIZIONI APERTE DAL 15 SETTEMBRE 2021

“Il poliedro rappresenta una società in cui le differenze convivono integrandosi, arricchendosi e illuminandosi a vicenda” (Fratelli Tutti n. 215)

Il focus dell’anno formativo 2021-2022 della FISP è incentrato sul valore del “poliedro” che mira  a far crescere la cultura del dialogo e costruire società fondate sull’amicizia sociale, sapendo riconoscere criticamente sia gli ostacoli sia le azioni personali, comunitarie e istituzionali che realizzano la fraternità universale.

Il percorso FISP è aperto a tutti. Introduce nella dimensione sociale a all’impegno partecipativo. Prevede: un incontro di apertura in presenza; tre moduli tematici composti ciascuno da due incontri online e un laboratorio in presenza; un incontro conclusivo in presenza.

ISCRIZIONI APERTE DAL 15 SETTEMBRE 2021

Programma FISP 2021-2022

La FISP è una scuola e un laboratorio di formazione organizzato dall’Ufficio per la Pastorale della diocesi di Padova assieme alla diocesi di Belluno-Feltre.


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Fisp 2021-2022 “il VALORE del POLIEDRO” – ISCRIZIONI APERTE DAL 15 SETTEMBRE 2021

“Il poliedro rappresenta una società in cui le differenze convivono integrandosi, arricchendosi e illuminandosi a vicenda” (Fratelli Tutti n. 215)

Il focus dell’anno formativo 2021-2022 della FISP è incentrato sul valore del “poliedro” che mira  a far crescere la cultura del dialogo e costruire società fondate sull’amicizia sociale, sapendo riconoscere criticamente sia gli ostacoli sia le azioni personali, comunitarie e istituzionali che realizzano la fraternità universale.

Il percorso FISP è aperto a tutti. Introduce nella dimensione sociale a all’impegno partecipativo. Prevede: un incontro di apertura in presenza; tre moduli tematici composti ciascuno da due incontri online e un laboratorio in presenza; un incontro conclusivo in presenza.

ISCRIZIONI APERTE DAL 15 SETTEMBRE 2021

Programma FISP 2021-2022

La FISP è una scuola e un laboratorio di formazione organizzato dall’Ufficio per la Pastorale della diocesi di Padova assieme alla diocesi di Belluno-Feltre.

 

 

 


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Novità all’Istituto vescovile Barbarigo: Giovanni Ponchio nominato preside, don Cesare Contarini rimane rettore

Giovanni Ponchio, 69 anni, aponense con alle spalle una lunga carriera scolastica come docente di italiano storia e filosofia all’Istituto Barbarigo prima (1977-1999) e all’Istituto Don Bosco poi (2010-2018), dove ha ricoperto anche il ruolo di preside vicario, e una consistente esperienza nella pubblica amministrazione e in ambito ecclesiale, è stato nominato dal vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, (con decreto di lunedì 2 agosto 2021) coordinatore didattico (preside) dell’Istituto vescovile Barbarigo, scuola paritaria che nel 2019 ha celebrato il primo centenario di vita e attività.

Giovanni Ponchio prende il testimone da don Cesare Contarini che dallo scorso novembre è parroco di San Lorenzo di Albignasego e coordinatore della collaborazione pastorale di Lion e San Giacomo sempre nel territorio di Albignasego.

Don Contarini mantiene però il ruolo di rettore dell’Istituto Barbarigo, rappresentando legalmente l’Istituto a nome del vescovo Cipolla.

«La richiesta del vescovo – commenta Giovanni Ponchio mi è giunta inaspettata, ma mi ha riempito di gioia. Per me il Barbarigo ha da sempre rappresentato una famiglia, una casa e, tornarvi come dirigente scolastico è una soddisfazione oltre che una responsabilità grande: raccolgo un’eredità straordinaria fatta di 100 e più anni di storia, ma soprattutto l’opera preziosa compiuta da don Cesare – cui mi lega una profonda amicizia fin dai tempi in cui siamo stati colleghi – e dai suoi collaboratori. Il vescovo mi ha ricordato che il Barbarigo è la “scuola del vescovo”, rappresenta cioè l’espressione più alta dell’impegno della Chiesa di Padova nell’educare e per questo mi ha raccomandato di continuare a lavorare perché sia sempre di più scuola al servizio della persona, scuola cattolica e diocesana, in costante dialogo con la città e la società civile».

Felice della scelta anche don Cesare Contarini: «La nomina di Giovanni Ponchio è segno di grande attenzione per il Barbarigo. Il nuovo preside è persona di alta statura culturale e didattica e sicuramente aiuterà l’Istituto a crescere ancora di più come scuola attenta alle sollecitazioni dei tempi e capace di mettere i ragazzi e i docenti nelle condizioni di dare il meglio di loro stessi e di far sentire a casa le famiglie. Mi mancherà il contatto diretto e quotidiano con gli studenti, il personale e le famiglie ma, anche se il mio ruolo sarà diverso, continuerò ad accompagnare il Barbarigo con impegno e responsabilità».

Il vescovo Cipolla consegna al coordinamento didattico del professor Ponchio una scuola all’avanguardia che ha raggiunto il traguardo del secolo di vita nel 2019 con una nutrita serie di eventi a livello cittadino e l’indimenticabile Udienza di Papa Francesco (23 marzo 2019) in Aula Paolo VI. Il Barbarigo in questi anni si è completamente rinnovato nelle strutture e nelle dotazioni, in particolare quelle multimediali, che si sono dimostrate fondamentali nel far fronte con tempestività alla DAD, imposta dalla pandemia da Covid-19. Inoltre l’Istituto grazie alla razionalizzazione dei costi e a un’oculata gestione, ha raggiunto il pareggio di bilancio, potendo anche garantire un carnet di borse di studio per alunni meritevoli ma non in grado di far fronte al contributo richiesto alle famiglie e l’accantonamento di quanto necessario per la manutenzione ordinaria e straordinaria del complesso.

Il vero punto di forza dell’Istituto sono gli alunni che in questi ultimi anni hanno superato le 330 unità, coprendo i quattro corsi attivati nella Scuola superiore di secondo grado (classico, scientifico, scientifico scienze applicate, tecnico-economico) e la Scuola superiore di primo grado. Altrettanto fondamentali sono il corpo docente composto da persone altamente preparate che condividono il progetto educativo della scuola diocesana, e gli ex allievi, grandi protagonisti del Centenario e molto attivi sul piano delle iniziative a sostegno della scuola.

«La Chiesa di Padova – sottolinea don Lorenzo Celi, direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale dell’educazione e della scuola, nonché assistente spirituale dell’Istituto vescovile – guarda con grande speranza al lavoro del Barbarigo, come delle altre scuole cattoliche presenti sul territorio diocesano: sono uno strumento importante per accompagnare i giovani e i loro genitori nella crescita, offrendo una lettura a tutto tondo della realtà a partire dai valori umani culturali e spirituali che animano la missione della Chiesa per la scuola e la società tutta».


Breve biografia di Giovanni Ponchio

Giovanni Ponchio, 69 anni, dal 1977 al 1999 ha insegnato italiano, storia e filosofia all’Istituto Barbarigo, per passare poi all’Istituto Don Bosco dove, dal 2010 al 2018 è stato anche preside vicario. Ha ricoperto la carica di assessore alla cultura e alla pubblica istruzione del Comune di Abano Terme di cui è stato sindaco tra il 2001 e il 2005. Membro di Comitati scientifici di vari enti culturali del territorio patavino, dal 2012 presiede il Consorzio delle Biblioteche padovane ed è membro del Comitato direttivo della Palestra di Botta e Risposta – Associazione per la Cultura e la Promozione del Dibattito (ACPD). Grande appassionato di storia e dell’opera di Dante, vanta al suo attivo alcune pubblicazioni tra cui Cultura radicale e società politica in Italia, Padova 1985; Tempo civile e tempo ecclesiale, Padova 1999; Il volo di Gerione, Padova 2019.

Costante anche il suo impegno in ambito ecclesiale, sia a livello diocesano sia nazionale: direttore della scuola di formazione all’impegno sociale e politico dal 1993 al 2001, è dal 2018 membro della Presidenza del Consiglio pastorale diocesano e da maggio 2021 fa parte della Commissione preparatoria del Sinodo diocesano. Dal 1998 al 2001 ha svolto, su incarico della Conferenza episcopale italiana, il servizio di coordinatore delle 60 scuole di formazione socio-politica attivate dalle diocesi italiane ed è stato membro del gruppo di studio “Etica e Finanza” dell’Ufficio di pastorale sociale e del lavoro.

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Green pass e celebrazioni liturgiche

Di seguito una scheda riassuntiva rispetto alla necessità della certificazione verde – Green pass 

Il Decreto Legge del 23 luglio 2021, come ormai noto, introduce l’obbligo di munirsi di certificazione verde (“Green Pass”) per usufruire di alcuni servizi o prendere parte ad alcune attività determinate dalla Legge. 

La certificazione non è richiesta per partecipare alle celebrazioni. Si continuerà a osservare quanto previsto dal Protocollo CEI-Governo del 7 maggio 2020, integrato con le successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico: mascherine, distanziamento tra i banchi, comunione solo nella mano, niente scambio della pace con la stretta di mano, acquasantiere vuote. 

• Come per le celebrazioni, non è richiesta la certificazione per le processioni. Sono ancora valide le raccomandazioni e le misure comunicate l’11 giugno 2020: obbligo d’indossare la mascherina e di mantenere una distanza interpersonale di 2 m per coloro che cantano e 1,5 m per tutti gli altri fedeli. Ciò, in modo particolare, per evitare assembramenti. Queste misure sono ancora attuali e possono continuare a essere garantite. Criteri di riferimento restano il buon senso e l’andamento della situazione epidemiologica nel luogo e nel momento in cui si svolge la processione. 

La certificazione è invece obbligatoria, a partire dal 6 agosto, per accedere ad altre attività organizzate o gestite da enti ecclesiastici, come ad esempio: 

• servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio (anche bar) per il consumo al tavolo, al chiuso; spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive; 

• musei, altri istituti e luoghi di cultura e mostre; 

• sagre e fiere, convegni e congressi; 

• piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso; 

• centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, dei centri estivi, e le relative attività di ristorazione. 

Sono esplicitamente esclusi dall’obbligo di possedere la certificazione verde i partecipanti ai centri educativi per l’infanzia, compresi i centri estivi, e le relative attività di ristorazione. Questo significa che non è necessario il Green Pass per le persone coinvolte nei centri estivi parrocchiali (oratori estivi, CRE, GREST, ecc…), anche se durante esso si consumano pasti. 

La certificazione è anche necessaria per partecipare ai ricevimenti successivi a celebrazioni civili o religiose (feste di nozze o altre ricorrenze) e per accedere alle RSA. 

Sono esenti dall’obbligo del “Green Pass” i minori di età inferiore ai 12 anni e i soggetti esenti sulla base d’idonea certificazione medica. 

Il controllo della certificazione spetta agli organizzatori dell’attività.



Si segnala inoltre una raccomandazione giunta dalla Regione Veneto in merito all’effettuazione dei test di screening per SARS-CoV-2 per i servizi ai minori:

In considerazione dell’attuale scenario epidemiologico, la Regione del Veneto ha inserito nei gruppi target di popolazione per cui è previsto l’offerta dello screening gratuito per SARS-CoV-2, i soggetti coinvolti (minori e operatori) nelle attività dei Servizi educativi e ricreativi per minori (DGR 727/2021). 

L’attuale aumento di incidenza di nuovi casi in particolare nelle fasce di età più giovani, rafforza la raccomandazione di aderire a tale offerta di screening per tutti ed in particolare per i servizi che prevedono il pernottamento o lo svolgimento di sport da contatto. Si ricorda inoltre che è comunque disponibile la vaccinazione a partire dai 12 anni di età. 

In particolare si ribadisce l’importanza di programmare il test di screening prima della partenza per attività che prevedono il pernottamento (entro le 48 ore) al fine di intercettare eventuali soggetti positivi che potrebbero determinare l’insorgenza di un focolaio, con conseguenze rilevanti oltre che per la salute individuale e collettiva, anche sull’organizzazione delle attività stesse. 

Si chiede la consueta collaborazione, ognuno per il proprio ambito di competenza, per dare massima diffusione a tali raccomandazioni al fine di favorire la più alta adesione. 

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E uscimmo a riveder le stelle. Dante tra poesia e vita

Torna a settembre l’annuale appuntamento formativo per il mondo della scuola, giunto alla sua settima edizione, organizzato dall’Ufficio diocesano di Pastorale dell’Educazione e della Scuola di Padova e da Fism Padova. Anche in questa edizione 2021 la proposta sarà on line e diluita in più date (cinque appuntamenti di due ore, il sabato pomeriggio, a cadenza quindicinale: 18 settembre, 2-16-30 ottobre e 13 novembre) per favorire sia la sicurezza che una maggiore partecipazione.

La proposta è rivolta a quanti si occupano di scuola e di educazione – dirigenti scolastici, docenti, formatori, educatori – ma anche a persone interessate al tema. In particolare, per gli insegnanti di religione del territorio della Diocesi di Padova, sono previsti dei crediti formativi.

Nell’anno di Dante, non poteva che essere il grande poeta, con la sua poesia e la sua vita a tracciare il percorso, da qui il titolo della proposta: E uscimmo a riveder le stelle. Dante tra poesia e vita.

L’intento è di proporre una lettura orientata ad approfondire la figura del grande poeta nel suo tempo, i suoi rapporti con la Chiesa dell’epoca, il suo ruolo fondamentale nell’evoluzione della lingua italiana e ancora l’aspetto “riformatore” della sua vita e della sua opera. E in questo aiuteranno i relatori del primo appuntamento, sabato 18 settembre – Dante, grande riformatore – che vedrà la partecipazione di Giovanni Ponchio, docente di lettura italiana, storia e filosofia e di don Stefano Dan Santo, docente di Storia della Chiesa alla Facoltà teologica del Triveneto. La scuola non può, infatti, trascurare una rivisitazione degli influssi che Dante ha esercitato e continua a esercitare nella cultura, anche religiosa, del nostro contesto, dovendosi per di più approfondire il legame che egli ha avuto con la nostra città. Si entrerà poi più in profondità nell’ambito della poesia come espressione dell’umano, ieri e oggi, nel secondo incontro, sabato 2 ottobrePoesia, espressione dell’umano – affrontandone sia il valore pedagogico sia le possibilità per rendere accessibile e interessante una poetica ricca e complessa, quanto armoniosa ed elegante, come quella dantesca, grazie alla partecipazione di Claudio Giunta, docente di letteratura italiana all’Università di Trento e al poeta Davide Rondoni. Non mancherà poi il tema del viaggio come metafora della vita, approfondimento del terzo incontro – sabato 16 ottobre – con la partecipazione di Raffaele Mantegazza, docente di pedagogia interculturale all’Università Milano Bicocca e del giornalista e artista Antonio Gregolin. Il quarto appuntamento – sabato 30 ottobre – sarà dedicato a La Divina Commedia nell’arte, con la presenza della storica dell’arte esperta di questioni dantesche, Laura Pasquini (Università di Bologna) e dello scultore Romeo Sandrin che all’Inferno di Dante ha dedicato un ciclo di sculture. Infine il convegno si soffermerà sulla teologia e l’escatologia del grande poeta con un dialogo a due voci – L’amor che move il sole e le altre stellesabato 13 novembre, tra Gabriella Di Paola Dollorenzo, docente di lingua e grammatica italiana alla Lumsa e mons. Massimo Naro, docente di teologia sistematica alla Facoltà teologica di Sicilia.

Ad accompagnare questo percorso ci saranno ospiti e relatori qualificati, sollecitati dalla partecipazione attiva di alcuni insegnanti di lettere, storia dell’arte, filosofia, storia: Filippo Rinaldo, Greta Mazzaro, Elena Borgato, Silvia Ballarin e Roberto Ravazzolo.

Le iscrizioni all’intero pacchetto di cinque appuntamenti si apriranno venerdì 20 agosto e termineranno il 16 settembre, mentre per chi desidera iscriversi ai singoli appuntamenti c’è la possibilità di inoltrare la registrazione entro il lunedì precedente l’incontro.

Tutte le informazioni, le modalità di partecipazione e il form di iscrizione si trovano sul sito www.fismpadova.it/convegno2021

Per il pacchetto intero è prevista una quota di 25 euro, mentre per il singolo incontro 6,5 euro.

Per gli insegnanti di religione del territorio della Diocesi di Padova sono previsti 8 crediti formativi per l’intero convegno e di 1 credito per i singoli appuntamenti.

Iscrizioni dal 20 agosto 2021

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Sant’Ignazio. A Bassano pellegrinaggio il 31 luglio

Anche Bassano celebra i 500 anni dalla conversione di sant’Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù.

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