Verso un noi sempre più grande. Avvento, Natale Centri d’ascolto e veglia dei giovani, alcune proposte

“Verso un noi sempre più grande”, slogan della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2021, è stato scelto per accompagnare alcune proposte diocesane di animazione dell’Avvento e del Natale – rivolte alle famiglie e alle comunità – a cura di Caritas, Uffici per l’annuncio e la catechesi, per la liturgia e di Pastorale della famiglia.

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Centri di Ascolto per adulti – Avvento 2021

Il Settore Apostolato Biblico ha predisposto per il tempo dell’Avvento i Centri di Ascolto per gli adulti, rivedendo l’ultima versione pubblicata. Il Vangelo di Luca accompagna il nuovo anno liturgico (Anno C) e oltre al testo per chi anima i Centri di Ascolto, sono state preparare le schede da consegnare ai partecipanti.

In allegato il materiale delle 4 domeniche di Avvento, con il commento specifico al Vangelo di Luca.


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L’Europa del filo spinato

Una denuncia al filo spinato e ai muri europei: la prima pagina del quotidiano Avvenire di martedì 16 novembre è emblematica e drammatica. Di fronte ai fatti tragici e terribili di profughi curdi e iracheni, che stanno morendo di fame e di freddo sulla frontiera tra Polonia e Lituania, il filo spinato sostituisce le dodici stelle sopra le terre d’Europa.

 Scrive il Direttore Marco Tarquinio nell’editoriale: “Da Est a Ovest, da Nord a Sud. Accade per inerzia e per malizia, per ideologia e per pavidità, accade per perdita di radici e di senso. E per svuotamento di valori. Su questo contano gli avversari – esterni e interni – dell’Unione, sui deficit morali e sulle paure. Eppure, costoro, avrebbero armi spuntate se i governanti dei Ventisette non si ostinassero a lasciare al caso e all’orrore la politica migratoria e umanitaria di un continente che invecchia e che deve uscire dall’autoparalisi indotta dagli egoismi nazionalisti.”

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Davvero tante le persone che si spendono per la catechesi

Nel mese di ottobre ho avuto modo di girare per la Diocesi, rendendomi conto di quanto sia grande. Un po’ gli incontri vicariali di inizio catechesi, un po’ i corsi di formazione proposti dall’ufficio, un po’ il desiderio o la necessità di incontrare parrocchie e vicariati; da Megliadino San Fidenzio ad Asiago, da Thiene a Campagna Lupia, dai Colli a Vigorovea, da Mestrino a Villatora.

Condivido due impressioni che ho raccolto incontrando gruppi di catechisti, accompagnatori, educatori e parroci.

La prima: mi sento rincuorato! Se penso all’impianto dell’iniziazione cristiana nel suo insieme, con le grandi fatiche che tutti stiamo vivendo, mi perdo d’animo; ma quando incontro le persone che concretamente oggi si mettono in gioco, allora ricevo da loro forza ed energie nuove. È importante riflettere sulle difficoltà, ma anche sottolineare il positivo: le migliaia di persone che anche quest’anno nella nostra Diocesi di Padova si rimboccano le maniche e si danno da fare. Mi rincuora particolarmente incontrare i nuovi catechisti, quelli del corso base “Si può fare”: sono o no un segno di speranza?

La seconda impressione che condivido è lo stupore di fronte alla grande diversità. Abbiamo scelto un sentiero da percorrere insieme, ormai qualche anno fa; uno dei pilastri su cui si fonda è il riferimento al cetecumenato antico: non vogliamo certo emularne il linguaggio o i riti, quanto piuttosto coglierne il senso profondo, cioè la gradualità del cammino. Pur facendo lo stesso percorso, ci sono inevitabilmente ritmi diversi; del resto, con una Diocesi così estesa e diversificata… Mi dispiace solo quando qualcuno decide di camminare da solo; ma se una comunità vuole adattare al meglio il percorso alla propria situazione siamo sempre disponibili, come Ufficio diocesano, a progettare insieme.

don Carlo Broccardo

Speciale catechesi Novembre 2021

 


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È salito al cielo don Mario Ceccato, aveva 101 anni

Don Mario Ceccato (San Giorgio delle Pertiche 29 aprile 1920 – Galzignano 14 novembre 2021)

Se n’è andato nelle prime ore di domenica 14 novembre 2021 don Mario Ceccato, era il sacerdote più anziano della Diocesi, con i suoi 101 anni compiuti lo scorso 29 aprile.

Nato a San Giorgio delle Pertiche il 29 aprile 1920 da Antonio ed Elena Tomasin, don Mario venne ordinato prete il 24 giugno 1943 e iniziò subito il suo primo incarico come vicario parrochiale nella parrocchia del Carmine a Padova. A seguire fu cooperatore a Legnaro (dal 1945) dove l’anno dopo divenne anche vicario economo. Nel 1948 è mansionario a Monselice e l’anno successivo cooperatore nella parrocchia di Ponte di Brenta a Padova. Sempre nel 1949 è nominato vicerettore al Collegio vescovile Barbarigo. Il 21 giugno 1952 è nominato rettore a San Vincenzo di Thiene e tre anni dopo cooperatore a Montegrotto. Dal 1957 il suo incarico a Galzignano, dove è prima vicario economo e quindi, dal 1958 parroco per 32 anni: il 16 novembre 1990 rinuncia alla parrocchia e si ritira a vita privata rimanendo nel paese euganeo, dove lo scorso anno ha festeggiato i 100 anni. La morte lo ha colto alle prime ore di domenica 14 novembre 2021.

Le esequie si svolgeranno giovedì 18 novembre alle ore 11 a Galzignano, presiedute dal vescovo Claudio Cipolla.

Di seguito si riporta il testo dell’ampio servizio pubblicato dalla Difesa del popolo in occasione dei 100 anni di don Mario.


La Difesa del popolo, domenica 10 maggio 2020

29 aprile. Don Mario Ceccato, l’entusiasmo dei cent’anni

servizio di Daniele Mont d’Arpizio

https://www.difesapopolo.it/Diocesi/29-aprile.-Don-Mario-Ceccato-l-entusiasmo-dei-cent-anni

Lucido e ancora pieno di ardore, il decano dei sacerdoti della Diocesi di Padova arriva a questo importante traguardo nella “sua” Galzignano Terme, circondato dall’affetto della comunità parrocchiale che ha servito per sessant’anni.

«Cosa volete fare un articolo su di me, ma siete matti? Dai!». Il tono di don Mario, forte e deciso, riesce a essere burbero e allo stesso tempo simpatico, quasi affabile. Potenza di un carattere forgiato da una vita all’insegna del servizio e del sacerdozio.

Il 29 aprile don Mario Ceccato, nato nel 1920 a San Giorgio delle Pertiche, compie cento anni: lo fa nella “sua” Galzignano Terme, accudito dalla sorella Fernanda e circondato dall’affetto della comunità parrocchiale che ha seguito per decenni.

Data l’emergenza sanitaria per il Coronavirus non sono previsti festeggiamenti come quelli di due anni fa, in occasione del 75° anniversario dell’ordinazione sacerdotale e del 60° dall’arrivo nel cuore dei Colli euganei. «Sto affrontando la quarantena come tutti, a casa – racconta don Mario – Forse rispetto ad altri faccio meno fatica perché ormai mi muovo poco: per tutto ho bisogno di qualcuno che mi aiuti».

Non è stato sempre così: «Fino a tre anni fa don Mario era attivissimo – spiega don Danilo Isati, da 16 anni parroco a Santa Maria Assunta di Galzignano – ogni giorno celebrava la sua messa, compresa la domenica mattina alle 8. E prima mi sostituiva benissimo: ogni tanto mi diceva “hai bisogno di riposarti, faccio io se ti fidi”. Sempre però un passo indietro: mai di ostacolo alla mia azione pastorale ma sempre di appoggio e sostegno. Don Mario per me è la saggezza: quante volte gli ho chiesto consigli…».

Non molti possono vantare un’esperienza che deriva da quasi 77 anni di sacerdozio. Don Mario viene infatti ordinato il 24 giugno 1943, festa del Corpus Domini, con l’imposizione delle mani da parte del vescovo Carlo Agostini. Di lì a poco viene inviato al Carmine, a Padova, dove come tutti i preti della Diocesi assiste e conforta la popolazione nei rifugi antiaerei. Dopo la guerra arrivano le esperienze pastorali a Legnaro, Monselice e Ponte di Brenta, prima di arrivare nel 1949 al collegio vescovile Barbarigo, dove fino al 1952 è vicerettore. «Qui il suo percorso si incrocia con quello di mons. Antonio Zannoni, vero e proprio profeta della scuola cattolica – dice l’attuale rettore del Barbarigo, mons. Cesare Contarini – e con quello di don Floriano Riondato, che con i suoi 99 anni è il secondo sacerdote più anziano della Diocesi. Evidentemente l’aria del Barbarigo ha fatto bene ad entrambi: auguri don Mario, ad multos annos!».

Dopo gli anni presso la scuola diocesana don Ceccato passa per Thiene e Montegrotto, prima di arrivare definitivamente a Galzignano Terme, dove celebra la prima messa l’8 dicembre 1957. Qui da oltre sessant’anni vive senza interruzioni la sua esistenza e il suo ministero. Con una passione particolare per il canto, che lo porta nel 1968 a fondare quello che poi diventerà il noto coro Monte Venda. Secondo Giuliano Sinigaglia, attuale presidente, «si è trattato di un’intuizione fantastica, anche perché poi è stato proprio don Mario a chiamare il maestro Gianni Malatesta, fondatore di una scuola musicale che ha portato voci dei Colli euganei in tutto il mondo».

Negli anni Don Mario si prodiga per la sua comunità parrocchiale: «L’ho incontrato la prima volta nel 1961, quando mi ha battezzato – scherza Agostino Olivato, amico e parrocchiano – Ci faceva catechismo e insegnava religione nelle scuole del paese, elementari e medie. A 15 anni sono entrato nel coro, poi negli anni ci siamo ritrovati in patronato con l’Azione cattolica, infine con lui ho seguito anche il corso per fidanzati. Sempre discreto ma molto presente, pronto a fare le domande giuste per farti riflettere. Ed era anche un grande giocatore di ping pong: durissimo da battere anche con quarant’anni in meno».

La forza di don Mario Ceccato è nel fisico e nel carattere: tantissimi ricordano le sue energiche strette di mano, così come l’entusiasmo e la passione nelle omelie (durante le quali spesso si scaldava). Forza ed entusiasmo che oggi si stemperano nella lucida consapevolezza del proprio percorso. «Ho un senso di gratitudine immenso – conclude don Mario – Da parte di Dio ho visto solo fedeltà, da parte mia c’è solo miseria. Ma gli dico grazie un miliardo di volte: soprattutto di avermi chiamato a servirlo come sacerdote. Quanto grande è questo dono. Ogni giorno che Dio mi dà è per aiutarmi ad andare al paradiso; potrebbe venire a prendermi anche stasera: gli direi il mio sì sorridendo».

Il servizio integrale pubblicato dalla Difesa del popolo nel 2020

Di seguito il video realizzato dalla comunità di Galzignano per i 100 anni di don Mario Ceccato.


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Avvento e Natale – Verso un noi sempre più grande

Lunedì 15 novembre, alle ore 20, con una diretta attraverso il canale YouTube “Diocesi di Padova”, verranno presentate le proposte diocesane di animazione per i tempi liturgici di Avvento e Natale.

Verso un noi sempre più grande è lo slogan che accompagna questo tempo forte dell’anno liturgico, e richiama il tema dell’amicizia e della fraternità sociale contenuto nell’enciclica Fratelli tutti di papa Francesco.

In particolare le proposte riguarderanno:

  • L’animazione liturgica
  • La preghiera in famiglia
  • La domenica della Carità (12 dicembre).

 

 

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Il linguaggio dei linguaggi: la Parola

Giovedì 11 novembre 2021 prende il via, a casa “La Madonnina” di Fiesso d’Artico (via Pioghella 5) il percorso Il Linguaggio dei linguaggi: la Parola. Un’occasione per confrontarsi con la Bibbia che si svilupperà in cinque incontri e si concluderà nell’aprile 2022.

«Confrontarsi con la Bibbia – sottolinea Marzia Filipetto, guida della casa di spiritualità – è confrontarsi con la matrice universale che ha generato la nostra letteratura, l’arte, il linguaggio… cioè la nostra stessa vita. La Bibbia parla il linguaggio degli uomini agli uomini. Casa Madonnina propone di entrare in questo linguaggio cominciando dal “principio”: Bereshit, la prima parola in ebraico della Bibbia. Ci si entra con l’aiuto di chi questo linguaggio lo ha appreso, digerito, metabolizzato e che lo vuole condividere con gli uomini e le donne che sentono il desiderio di esplorarlo, perché forse ha qualcosa da dire alla loro vita in questo tempo complesso che ha bisogno di essere decifrato per non ricadere in un “prima” difensivo o in un “dopo” senza memoria».

Nel primo appuntamento, dal titolo In principio, interverrà Marinella Perroni, docente emerita di Nuovo Testamento al Pontificio ateneo Sant’Anselmo di Roma e docente invitata alla Pontificia facoltà teologica Marianum, ha fondato il Coordinamento teologhe italiane.

Il programma proseguirà con i seguenti appuntamenti:

  • Martedì 14 dicembre 2021Lidia Maggi, teologa e pastora battista in servizio a Varese, impegnata sul fronte del dialogo ecumenico e interreligioso, interviene sul tema Beati…
  • Giovedì 3 febbraio 2022Adolfo Locci, rabbino di Padova dal 1999 e dal 2002 docente di Storia dell’ebraismo al Dipartimento di Storia dell’Università di Padova, interviene sul tema Uomo e donna li creò.
  • Giovedì 3 marzo 2022Silvia Zanconato, che si occupa di formazione biblica, interviene sul tema Babele: facciamoci un nome.
  • Giovedì 28 aprile 2022, Rosanna Virgili, docente di esegesi dell’Antico Testamento all’Istituto Teologico Marchigiano (aggregato alla Pontificia Università Lateranense) interviene sul tema Abramo e la sua storia.

Gli incontri si svolgeranno dalle 20.45 alle 22 in via Pioghella 5 a Fiesso d’Artico.

Iscrizioni e informazioni (i posti sono limitati per il rispetto delle norme sanitarie): casamadonninapd@gmail.com e 335-6076046.

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Carpanedo. Lavori di manutenzione straordinaria. Una chiesa tutta rinnovata

Carpanedo. I lavori di manutenzione straordinaria erano ormai necessari a 30 anni dall’ultimo restauro. Si è beneficiato anche del bonus facciate. Il 31 ottobre il vescovo Claudio ha benedetto i novant’anni della parrocchiale di Santo Stefano e il restauro avviato per l’occasione, tanto all’interno che all’esterno della chiesa e al campanile.

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Dolo. Il duomo si fa bello, restauri fino ad aprile

Dolo. Avviati in estate, i lavori riguarderanno tutta la decorazione interna alla chiesa di San Rocco, a partire dagli affreschi sul soffitto fino agli altari in marmo e al pulpito ligneo, organo e pavimenti.

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Villa Estense e Urbana. Capitelli: restaurate due preziose edicole e statue votive del Sei e Settecento

Capitelli dedicati alla Madonna della Cintura e a san Gallo. Villa Estense, riscoperta una Madonna vestita del Seicento. Urbana unita dal culto del santo irlandese.

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