Pellegrinaggio mariano

Lungo i 4 chilometri che da Torreglia, tra i colli Euganei, portano al Santuario di Monteortone, le comunità etniche cattoliche di Padova hanno espresso la loro devozione a Maria, domenica pomeriggio, 15 maggio. Un appuntamento che sarà annuale, scegliendo di volta in volta uno dei tanti e significativi Santuari dedicati alla Madonna che si trovano nella Diocesi di Padova.

Con i passi scanditi dalle “Ave Maria” in più lingue ed i vestiti tipici di ogni cultura, si è data la forte testimonianza di fede a Maria, Madonna del cammino. Simbolo eloquente del cammino della vita, questo pellegrinaggio ha espresso devozione, gioiosità del vivere, atteggiamento positivo di fronte alla vita.

Inoltre, c’è stata la gioia di stare insieme, condividendo quanto ognuno aveva portato.

 

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Sinodo Diocesano

Tra i 14 temi dell’Instrumentum laboris del Sinodo Diocesano la realtà delle migrazioni è ben presente e sarà un argomento sul quale si darà prova di discernimento e di rinnovati orientamenti.

Cinque rappresentanti, eletti tra le undici comunità etniche della nostra Diocesi, faranno parte dell’Assemblea Sinodale: NGOUNOU ELIOT (Camerun), DUMAKA CHRISTIAN CHUKWUMA (Nigeria), KOLER KARINA (Polonia), SILVA CECILIA (Filippine), SILVA SHENAN (Sri-Lanka).

 

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ACRissimo – festa degli incontri 2022

Torna domenica 15 maggio l’appuntamento con l’ACRissimo, la festa diocesana degli incontri per i bambini e ragazzi dell’Acr. Un appuntamento che si svolge solitamente ogni quattro anni, ma che la pandemia ha ritardato di un anno: l’ultima edizione infatti è stata fatta nel 2017 negli spazi del seminario Minore di Rubano.

Quest’anno la festa sarà una “city edition”: un sapore più cittadino, concentrando le attività a Padova città e coinvolgendo otto parrocchie – Santa Maria dei Servi, San Benedetto, San Giuseppe, Sant’Alberto Magno, Santa Croce, Santa Giustina, San Francesco, Santa Sofia – e il Seminario Maggiore.

In questi spazi i ragazzi dell’Acr che si sono iscritti (oltre 1.100) si ritroveranno fin dal mattino (9.30) in gruppi per partecipare alla messa domenicale e poi vivere, negli spazi parrocchiali messi a disposizione, momenti gioco, attività e laboratori, prima e dopo il pranzo al sacco. Attività che riprendono il tema della “sartoria”, che ha fatto da filo conduttore durante l’anno ed è stato protagonista anche della Festa delle Palme lo scorso 10 aprile. E si arricchirà della sottolineatura dell’incontro che arricchisce e fa crescere: l’incontro con gli altri (soprattutto nelle attività del mattino) fino all’incontro con Gesù (nell’appuntamento pomeridiano).

Alle 15.30 i partecipanti si ritroveranno infatti tutti in Cattedrale per un momento di preghiera con il vescovo Claudio Cipolla.

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Don Franco Puatto riposa tra le braccia del Padre

Don Franco Puatto nasce a Padova il 19 marzo 1939, nella parrocchia di San Giuseppe dove è stato battezzato qualche giorno dopo. Viene ordinato presbitero il 27 giugno 1965 nella Cattedrale di La Spezia, per la diocesi di La Spezia Sarzana Brugnato. Diventa subito vicario parrocchiale nella Cattedrale spezzina di Cristo Re, mentre nell’ottobre 1972 è vicario parrocchiale a S. Terenzio al Mare (La Spezia)
Nell’ottobre 1975 inizia il percorso accademico che lo avrebbe poi portato a conseguire il dottorato in Filosofia (alla Pontificia Università Lateranense di Roma, 1979) e il dottorato in Teologia Dogmatica (presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, 1984).
Nel gennaio 1980 è assistente presso l’Ospedale civile di La Spezia e anche presso il carcere cittadino.. Nel novembre 1987 è parroco di Santa Rita da Cascia (La Spezia) fino all’autunno 1999.
Nel maggio 2000 è nominato cappellano all’Ospedale di Camposampiero e nel successivo mese di novembre è incardinato nella diocesi di Padova.
Il 27 luglio 2001 viene nominato cappellano della struttura denominata Giubileo e dell’Hospice dell’OIC con sede alla Mandria. Dall’ottobre 2001 e fino al 2019 è cappellano di Casa Chantal e Casa San Francesco delle suore Salesie di Teolo.
Nel 2018 viene nominato penitenziere alla basilica del Carmine in Padova e collaboratore nel carcere circondariale di Padova. Dal 2019 era residente presso Casa del clero.
La morte lo ha raggiunto all’Opera della Provvidenza di Sarmeola il 13 maggio 2022.
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Appuntamento con il «Messaggero dei Ragazzi» domenica 15 maggio nel complesso del Santo

Nonostante i suoi 100 anni suonati, il MeRa – il «Messaggero dei Ragazzi», il mensile francescano pubblicato dai frati della Basilica del Santo a Padova dal 1922 –  è vivace e pieno di idee più che mai. L’ultima è l’invito a tutti i giovani lettori e simpatizzanti al “MeRa100”, la festa del compleanno n. 100, che si svolgerà domenica 15 maggio a Padova nel complesso della Basilica di S. Antonio.

«Cento anni sono un traguardo importante che ci spinge da un lato a far memoria di un passato prestigioso, fatto di tante persone che hanno collaborato a rendere speciale questa rivista, dall’altro lato a guardare al futuro con fiducia e con il desiderio di continuare a incontrare i ragazzi nel loro mondo, contribuendo ad accompagnarli nel loro percorso di crescita», commenta fra Massimiliano Patassini, il nuovo direttore editoriale del «Messaggero dei Ragazzi» e delle altre riviste del gruppo Messaggero di S. Antonio Editrice.

IL PROGRAMMA DELLA FESTA

L’appuntamento è domenica 15 maggio, dalle 14.30 di fino alle 17.30. Dopo l’accoglienza sul piazzale del Santo (ore 14.30), i partecipanti si cimenteranno insieme con “Grande gioco” a squadre alla scoperta del MeRa e della “copertina del secolo”. Alle ore 16.00 la celebrazione della santa messa animata da un gruppo di ragazzi della Domus Familiae padre Daniele. Al termine la festa tutti insieme con merenda.

Per partecipare è necessario registrarsi sul sito www.meraweb.it. Le iscrizioni terminano il 10 maggio. Sono possibili iscrizioni multiple, fino a 6 persone per form.

 

Sabato 4 giugno, alle ore 21.00, sempre nel sagrato della basilica, il «Messaggero dei Ragazzi» parteciperà alla premiazione del 47° Concorso nazionale della Bontà Sant’Antonio di Padova sul tema “Il futuro che vorrei. Racconta a papa Francesco il futuro che immagini e per il quale vorresti impegnarti”, rivolto ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie.

Per informazioni sulla festa del MeRa: tel. 049 8225777 (dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.30) o redazione@meraweb.it

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Don Roberto Balbo riposa tra le braccia del Padre

Don Roberto Balbo, parroco di Sant’Andrea di Campodarsego (Pd), è mancato domenica 8 maggio 2022. Aveva 72 anni. Dallo scorso 8 febbraio era ricoverato a seguito di un ictus.

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Veglia diocesana di preghiera per le vocazioni

Domenica 8 maggio la Chiesa celebra la 59a giornata mondiale di preghiera per le vocazioni che quest’anno ha come tema FARE LA STORIA.

Il giorno dopo, lunedì 9 maggio, in basilica di Santa Giustina a Padova, si terrà la Veglia diocesana di preghiera per le vocazioni, presieduta dal vescovo Claudio Cipolla. L’appuntamento è alle ore 20.10.

La veglia prevede un primo momento di sosta alle tombe dell’apostolo Mattia, della martire Giustina e di Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, nota come la prima donna laureata al mondo. A seguire, dopo aver colto la memoria di testimoni del passato, la parola passerà a Emilio Casalini, giornalista, scrittore, conduttore radiofonico e televisivo, originario di Padova, uomo particolarmente attento a quanto capita nel mondo, capace di narrarlo e di sostenere l’impegno per il bene comune.

Dopo questo intervento testimonianza seguirà un tempo prolungato di preghiera, di ascolto della Parola di Dio e della riflessione del vescovo Claudio Cipolla.

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Don Luigi Kalb riposa tra le braccia del Padre

Don Luigi Kalb, di Benvenuto e Clotilde Noventa, nasce a Padova (Arcella) il 1° maggio 1929 e viene ordinato presbitero il 4 luglio 1954.
Dopo l’ordinazione è inviato come cooperatore a Balduina e subito dopo a Urbana. Nel 1963 diventa cooperatore presso la parrocchia cittadina della SS. Trinità, in vista dell’erigenda parrocchia di San Bellino, di cui diventa primo parroco nel settembre 1965.
Nell’agosto 1983 è nominato parroco a Saccolongo e due anni dopo è parroco di Busa di Vigonza.
Nel 1997 riceve l’incarico di penitenziere presso la parrocchia di Altichiero e l’anno successivo si occupa per un certo tempo della parrocchia di Salboro. Nell’aprile 2000 è cappellano della Casa di Cura “Villa Maria” di Padova e nel 2005 è a disposizione del vescovo per situazioni di necessità. Nel frattempo offre la propria collaborazione alla parrocchia di San Bellino, nei cui paraggi ha la propria residenza.

Nel 2019 viene accolto all’Opera della Provvidenza di Sarmeola a causa della non stabile situazione di salute. Qui la morte lo ha raggiunto nel pomeriggio di sabato 30 aprile 2022.

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INDICAZIONI SULLE NORME PER LE CELEBRAZIONI E LE ATTIVITÀ PASTORALI

 

 A seguito dell’ordinanza emanata dal Ministero della Salute il 28 aprile scorso e della lettera della Presidenza della CEI inviata ai Vescovi in data 29 aprile scorso, vengono date le seguenti indicazioni circa l’utilizzo delle mascherine dal 1° maggio al 15 giugno 2022. 

  • Nelle celebrazioni liturgiche i ministri e i fedeli continuino ad indossare la mascherina (possibilmente FFP2).
  • Analogamente ci si comporti anche per quanto riguarda le attività pastorali che si svolgono al chiuso, in particolare la catechesi.
  • Resta obbligatorio l’uso dei dispositivi di protezione (tipo FFP2) per gli eventi aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in locali assimilabili a sale cinematografiche, sale da concerto e sale teatrali.
  • A partire dal 1° maggio 2022 non è più necessario il Green Pass per le attività organizzate dalle parrocchie.
  • Inoltre, si segnala che non è necessario il Green Pass per l’accesso ai luoghi di lavoro dei lavoratori e dei volontari che collaborano alla vita e all’animazione della parrocchia.
  • Agli Uffici della Curia e di Casa Pio X si potrà accedere fino al 15 giugno soltanto se muniti della mascherina.

Rimane l’indicazione di igienizzare le mani dove previsto e quando ritenuto opportuno.

Padova, 30 aprile 2022.

 

 

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Il Festival Biblico a Padova e provincia da dieci anni

“e vidi un nuovo cielo e una nuova terra” (Ap 21,1) è il titolo della 18a edizione del Festival Biblico- promosso da Diocesi di Vicenza e Società San Paolo, e al quale, da dieci anni aderisce anche la Diocesi di Padova. Una manifestazione a carattere regionale che oltre a Vicenza e Padova vede coinvolte anche le Diocesi di Verona, Adria-Rovigo, Vittorio Veneto e Treviso e fuori regione, la diocesi di Alba.

Protagonista di questa edizione è il libro dell’Apocalisse – un testo complesso, simbolico, ricco di possibilità di riflessione – che sarà avvicinato con diverse modalità e linguaggi, com’è tradizione per il Festival Biblico, anche per approfondire alcune questioni che segnano il nostro tempo e leggerne la sua valenza profetica e di speranza. Le domande sul tavolo sono numerose: quale può essere un nuovo senso del presente e del futuro? Stiamo già abitando il tempo nuovo? Come assumere il “mistero” in quanto parte integrante della vita umana che sfugge a ogni categorizzazione? Come interpretare la tensione costante tra bene e male? La vittoria dell’Agnello: la mitezza può davvero avere la meglio sulla forza, l’arroganza, le ideologie?

Argomenti che vengono affrontati attraverso quattro prospettive: biblico-esegetica, con gli appuntamenti di approfondimento sul testo di Apocalisse; antropologica-filosofica, per riflettere sul senso e le dimensioni del tempo; geopolitica, che si concentra sull’oggi e sull’invito di Apocalisse a leggere e vivere ogni tempo presente; linguistica e del pensiero critico, entrambe strettamente connesse a concetti chiave del nostro vivere, come libertà, scelta, coerenza e responsabilità.

Il programma e il percorso del Festival Biblico per la Diocesi di Padova vede alcuni appuntamenti in provincia concentrati nei giorni 5-8 maggio e una proposta più articolata in città, dal 27 al 29 maggio.

Per quanto riguarda la provincia, alle sedi “consolidate” delle ultime edizioni – Monselice, Fiesso d’Artico eCandiana – si aggiunge, tra le novità di quest’anno, Piove di Sacco.

In tutto nove appuntamenti che spaziano tra musica e spettacolo (con Le visioni – ciò che gli occhi non vedono: spettacolo di musica e danza proposto da Ensemble Machiavelli, Seesaw Project in collaborazione con la Fucina Machiavelli, proposto giovedì 5 alle ore 21 a Villa Madonnina di Fiesso d’Articoe domenica 8 maggio alle 21 al Duomo di Candiana); “dialoghi” dedicati e con i più giovani due appuntamenti in programma a Monselice: venerdì 6 maggio alle ore 21 al Cinema Corallo (Ragazzi alla ricerca di «…un nuovo cielo e una nuova terra». Quale ruolo degli adolescenti nel costruire la società presente e futura?) con il pedagogista Daniele Novara e il docente Michele Visentin; e sabato 7 maggio alle ore 11 all’Auditorium Kennedy «Al vincitore darò da mangiare dall’albero della vita» (Ap 2,7) Una storia di rinascita, di comprensione e di ritrovamento di se stessi, che vede protagonista la scrittrice Maria Segato (evento riservato agli studenti delle scuole medie del comune di Monselice); incontri di taglio più biblico: sabato 7 maggio, alle ore 21 al cinema Corallo di Monselice i biblisti suor Elena Bosetti, don Andrea Albertin e il cantautore Martino Beaupain, si confronteranno sul tema «Asciugherà ogni lacrima dai loro occhi» (Ap 7,17) Alla scoperta di temi, immagini e simboli del libro dell’Apocalisse; mentre a Piove di Sacco sabato 7 maggio, alle ore 21 in Duomo si parlerà di Cieli nuovi e terra nuova. Paradiso da rimpiangere o da riscrivere? L’Apocalisse e gli occhi della Laudato Si’, con il filosofo fra Ricardo Perez e domenica 8 maggio alle ore 16 nel duomo di Candiana, il teologo e storico della Chiesa Marko Medved dialogherà con monsignor Mate Uzinic, arcivescovo di Rijeka-Fiume sul tema Tra terra e cielo: l’umanità? Ecumenismo in aree segnate dalla guerra: l’esperienza di un vescovo dalla Croazia; mentre a Villa Madonnina di Fiesso d’Artico il teologo don Roberto Tagliaferri affronterà, sempre domenica 8 maggio alle ore 18.30, il tema Dies septimus nos ipsi erimus. La grande tribolazione per la rinascita.

Non mancherà infine il linguaggio artistico con la visita accompagnata dalla comunità FARO al Duomo di Candiana domenica 8 maggio alle ore 17, dal titolo Tra cielo e terra: l’infinito.

 

Per quanto riguarda il programma in città di Padova, invece, si deve andare al fine settimana 27-29 maggio con 14 appuntamenti che sono stati organizzati “dall’alba al tramonto” per dare la possibilità ai partecipanti di poter seguire anche tutti gli appuntamenti del Festival, senza incorrere in orari coincidenti. Ecco che ogni giornata inizierà con una “meditazione”. Venerdì 27 maggio sarà di buon mattino, alle ore 7, con una riflessione itinerante guidata da don Massimo De Franceschi (Di piazza in piazza meditando); sabato 28 maggiosarà alle ore 9 nella chiesa di San Francesco con il filosofo e poeta Alessandro Pertosa (Tornare all’Apocalisse, dove l’estremo si rivela); mentre domenica 29 maggio, sarà sempre alle ore 9 in Battistero della Cattedrale con il vescovo di Padova mons. Claudio Cipolla (Non avranno più fame, né avranno più sete Ap 7,16-17).

Le giornate poi proseguiranno con appuntamenti biblici e dialoghi o momenti musicali. In particolare venerdì 27 maggio, alle ore 16.30, in Facoltà teologica del Triveneto, il biblista don Andrea Albertin e il direttore del Museo diocesano di Padova Andrea Nante, dialogheranno sul tema Una comunità guarita per edificare la speranza. Le sette lettere dell’Apocalisse nel Libro e nell’arte. Mentre alle ore 20, l’appuntamento è in Battistero con una serata dal titolo Sguardi oltre – Visita multisensoriale nell’Urbs Picta del Battistero di Giusto de’ Menabuoi, con la partecipazione di un gruppo di giovani ipovedenti della Pastorale giovanile senza barriere. Sempre in serata, alle ore 21, sarà la biblista Antonietta Potente, nella cornice della Sala del Capitolo della Basilica del Carmine, a concludere la prima giornata padovana del Festival, con l’incontro Apocalisse: complicità tra giorno e notte. Lettura sapienziale e simbolica.

La giornata di sabato 28 maggio prevede, dopo la meditazione, nella sala Giotto della multisala MPX, alle ore 10, un’occasione per vedere da vicino le Visioni dei tempi ultimi, così come sono rappresentante negli affreschi del Battistero di Padova e in relazione al linguaggio cinematografico contemporaneo. Appuntamento con la partecipazione della teologa Nadia Munari e del filosofo Umberto Curi. Il percorso prosegue alle ore 16 nella sala della Carità con Quale speranza di nuovo cielo e nuova terra? Migranti, profeti di speranza, e la partecipazione di Monica Mazzucato della Comunità di Sant’Egidio, padre Alberto Remondini Sj direttore dell’Antonianum di Padova e don Gianromano Gnesotto della Pastorale Migrantes; alle ore 18 nella chiesa di San Gaetano saranno la storica del cristianesimo Chiara Valeri e la biblista Benedetta Rossi, a riflettere sul tema Volti di donne. Tra profezia e apocalittica. La giornata si concluderà in musica alle ore 21 nella chiesa di San Francesco con I cieli immensi narrano profezie di salvezza. I salmi di Benedetto Marcello e di altri autori del Barocco italiano, appuntamento che vede la partecipazione di Ensemble vocale e strumentale Aurea Aetas diretto da Chiara De Zuani.

Il Festival biblico a Padova si concluderà domenica 29 maggio, con quattro appuntamenti che seguono la meditazione del vescovo Cipolla. Due si terranno in due comuni della prima cintura urbana: alle ore 10 a Villa Pacchierotti De Benedetti, il demografo Gianpiero Dalla Zuanna, il sociologo Stefano Allievi e la teologa Isabella Tiveron parleranno di Democrazia e sviluppo: tra tempi apocalittici e apertura a tempi nuovi. Intrecci di socialità, contesti e geografie umane. Mentre alle ore 16, nel teatro dell’Opera della Provvidenza di Sarmeola di Rubano verrà proposto Da Babele alla Città celeste che vede la partecipazione di Teatrocarcere, della biblista Lidia Maggi e di don Roberto Ravazzolo, direttore generale dell’OPSA. Mentre gli appuntamenti in città sono: alle ore 18, nel chiostro grande della Basilica di Santa Giustina, con il biblista Giuseppe Casarin sul tema Apocalisse: rivelazione della meraviglia di fronte al mondo. Testo e contesto e alle ore 21, nella chiesa di San Gaetano con Le visioni. Ciò che gli occhi non vedono: spettacolo di musica e danza, con Ensemble Machiavelli, Seesaw Project.

Il Festival Biblico a Padova e nel territorio diocesano è reso possibile grazie al sostegno economico e logistico di Diocesi di Padova, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Comune di Padova, Comune di Limena, Comune di Candiana, Comune di Monselice, Noi Associazione e vede il patrocinio dei Comuni di Padova, Candiana, Monselice, Piove di Sacco, Limena.

Tutte le informazioni e i su: www.festivalbiblico.it

Per la partecipazione ai singoli eventi la prenotazione è consigliata.

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