Giornata diocesana per la Custodia del Creato Laudato si’ per sora acqua

Il titolo della Giornata diocesana del Creato “Laudato si’ per sora acqua” ci è suggerito dall’attualità, dal luogo in cui si celebrerà e dall’enciclica Laudato si’. Sebbene non coincida con il tema del Messaggio per la 17ª Giornata Nazionale per la Custodia del Creato 1° settembre 2022 «Prese il pane, rese grazie» (Lc 22,19). Il tutto nel frammento, non necessita di spiegazioni la stretta connessione tra i due temi.

La carenza di acqua che attanaglia in particolare le regioni del nord Italia sta rovinando i raccolti e sta limitando il consumo quotidiano. Si sprecano parole sul non fatto in infrastrutture per la raccolta dell’acqua, per la manutenzione delle condutture, come pure sull’incuria delle cause del cambiamento climatico. Se è innegabile che alcune scelte vanno prese a monte, alcune possiamo prenderle anche a valle. Tra queste c’è l’iniziare a lasciarci convertire dalla bellezza della creazione e a sentirci parte di essa fino a sentire sgorgare in noi il desiderio e l’urgenza di prendercene cura.

Sorella acqua, così essenziale per ogni forma di vita e che rende appunto abitabile il pianeta Terra, ha bisogno di recuperare la sua purezza e abbondanza, donandosi come benedizione. Per questo ha bisogno del nostro rispetto che esige di non inquinarla e non sprecarla.

La Giornata diocesana del Creato 2022 si svolgerà domenica 25 settembre a Caltrano dalle ore 9.00, con ritrovo alla Pieve di San Giorgio, alle ore 16.00. Gli adulti potranno andare in escursione sulle Pianezze accompagnati a scoprire le meraviglie della natura e della spiritualità dell’acqua. I ragazzi potranno scegliere di fare il percorso in gruppo e i bambini potranno divertirsi in un percorso animato. Il pranzo al sacco sarà consumato presso gli spazi parrocchiali e a tutti sarà offerto un piatto di pasta, cucinato dai volontari. La giornata terminerà con la celebrazione eucaristica. È consigliata la partecipazione a famiglie e gruppi, in particolare a bambini e ragazzi del percorso di catechesi.

Per partecipare è necessaria l’iscrizione.

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Nell’organizzazione sono coinvolti la Parrocchia e l’amministrazione comunale di Caltrano, il Vicariato locale e limitrofi (Asiago, Caltrano, Lusiana, Thiene), l’Azione Cattolica, l’Agesci, gli Amici della Montagna, la Protezione Civile e altri gruppi di volontariato locale.

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Nasce DOMUS OPERA: Cattedrale e Battistero, Palazzo vescovile e Museo diocesano

DOMUS OPERA.  Cattedrale e Battistero, Palazzo vescovile e Museo diocesano: con questa denominazione ci si riferirà d’ora in poi il complesso di beni artistici e architettonici che si affacciano su piazza Duomo.

Un nome volutamente in latino, che esprime la specificità e la molteplicità di valenze simboliche, storiche e culturali dell’intero complesso artistico-monumentale. Con Domus, al genitivo, si qualifica l’edificio “del Duomo” (la Cattedrale), la casa del Vescovo (Palazzo vescovile) e la Chiesa, “casa” che accoglie ogni uomo. Con Opera si vuole indicare l’insieme degli edifici e dei manufatti realizzati nei secoli in quella che possiamo definire la “cittadella episcopale”.

Un nome “nuovo” che si accompagna a un altrettanto nuovo progetto di valorizzazione e promozione del patrimonio artistico che la Diocesi di Padova ha voluto e realizzato in partnership con l’impresa culturale Kalatà di Mondovì (Cuneo), già attiva sul piano nazionale con progetti di valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale italiano.

Il progetto di valorizzazione e nuova fruizione, è il risultato di un lungo processo avviato attraverso una prima analisi della Fondazione Fitzcarraldo, e proseguito  con l’acquisizione di varie manifestazioni di interesse fino alla scelta del piano di gestione proposto da Kalatà, è ora ai blocchi di partenza, pronto a essere presentato al pubblico.

Obiettivo? Proporre un’innovativa modalità di fruizione del patrimonio culturale di Domus Opera, valorizzando il Battistero della Cattedrale con il suo ciclo di affreschi di Giusto de’ Menabuoi, gioiello del Trecento patavino, da un anno (24 luglio 2021) iscritto nel patrimonio mondiale Unesco I cicli affrescati del XIV secolo di Padova – Padova Urbs Picta.

Come? Il pubblico verrà accompagnato a conoscere l’opera, immergendosi nella sua storia e nella sua bellezza attraverso l’uso delle più avanzate tecnologie.

A partire dal 9 luglio sarà Kalatà a gestire questo nuovo percorso, definito in sinergia con la Diocesi: l’ingresso al Battistero non avverrà più direttamente da Piazza Duomo ma dall’interno della Cattedrale, entrando nella Sala del Capitolo (sala multimediale di prelettura), curata da NEO (Narrative Environments Operas) per la parte multimediale, e da Professional Show per l’installazione tecnologica. Qui il pubblico potrà vivere un’esperienza immersiva nel contesto artistico degli affreschi di Giusto de’ Menabuoi, edotto sul valore teologico e liturgico dei luoghi, messi in evidenza da un apposito sistema di illuminazione, realizzato da I-Guzzini, quale sponsor tecnico del progetto.

Alla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, che ha già concorso nel progetto di valorizzazione del Battistero, la Diocesi di Padova ha presentato richiesta di sostegno per il recupero dell’edificio e per il percorso multimediale.

Questa valorizzazione del patrimonio artistico s’inserisce nel percorso che ha già visto il restauro dell’intero ciclo pittorico del Battistero, sostenuto dal Mic – Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso.

L’inaugurazione del nuovo percorso si terrà nel pomeriggio di venerdì 8 luglio 2022, alla presenza del vescovo Claudio Cipolla e delle autorità cittadine. Dal 9 luglio il nuovo percorso sarà aperto al pubblico con la possibilità di scegliere diverse opzioni di visita:

visita al Battistero con audioguida, in italiano, inglese, tedesco, francese e spagnolo della durata di circa 45 minuti, partendo dalla Sala del Capitolo.

visita guidata al Battistero e al Museo diocesano, della durata di circa 90 minuti, a partire dal Museo diocesano e dal Palazzo vescovile (30 minuti circa) e a seguire il Battistero; in questo caso la visita sarà condotta, su prenotazione, da una guida qualificata.

Sarà possibile anche la sola visita del Museo diocesano.

Sono previste forme agevolate e promozionali per gruppi parrocchiali e scolaresche.

La prenotazione on line avverrà attraverso l’attuale piattaforma fino al 30 giugno 2022 e successivamente tramite:

  • la pagina dedicata sul sito kalata.it
  • call center +39 0174 330976;
  • indirizzo email booking@kalata.it;
  • direttamente in biglietteria

CHIUSURA TEMPORANEA

Per completare l’allestimento del nuovo percorso, il Battistero e il Museo diocesano rimarranno chiusi al pubblico dal 27 giugno al 7 luglio 2022.

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Coincidenza della solennità della Natività di san Giovanni Battista con quella del Sacratissimo Cuore di Gesù

L’Ufficio liturgico diocesano, in base alle disposizioni della Congregazione per il Culto Divino, precisa che – come indicato nel Calendario Liturgico 2021-2022, vista venerdì 24 giugno la coincidenza tra la solennità della Natività di san Giovanni Battista con quella del Sacro Cuore di Gesù, le celebrazioni andranno così disposte:

  • venerdì 24 giugno tutto della solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù che, essendo solennità del Signore prevale su quella di un Santo;
  • la solennità della Natività di san Giovanni Battista è anticipata a giovedì 23 giugno. I Primi Vespri e la Messa vespertina della vigilia della Natività di San Giovanni Battista si celebrano mercoledì 22 giugno;
  • la sera del 23 giugno sono omessi i Secondi Vespri della solennità della Natività di san Giovanni Battista (che lasciano la precedenza ai Primi Vespri della solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù);
  • dove san Giovanni Battista è patrono della nazione o della diocesi o della città o di una comunità religiosa, la solennità della Natività di san Giovanni Battista si celebra il 24 giugno, mentre la solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù viene celebrata il 23 giugno fino all’Ora Nona compresa.

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Ecuador e Padova – Un cammino condiviso

Appuntamento martedì 21 giugno 2022 al Santuario delle Grazie di Villafranca Padovana (Via Madonna 17 a Villafranca Padovana) per la presentazione del libro “Ecuador e Padova – Un cammino condiviso“. Questo il programma della serata:

  • ore 20.30: Santa Messa in suffragio di don Luigi Vaccari e don Evaristo Mercurio, cui è dedicato questo volume;
  • ore 21.15: presentazione del libro con la partecipazione dell’autore Lorenzo Brunazzo, del curatore don Attilio De Battisti e don Raffaele Gobbi, direttore uscente del Centro Missionario Diocesano.

Queste pagine sono come uno sguardo d’insieme a una “avventura” ecclesiale ampia, intensa, densa di vita e di fede, di gioia e di fatiche, di slanci ed intuizioni come pure di momenti di stallo. Non si tratta di cadere nella trappola della nostalgia né del trionfalismo: il desiderio è di fare memoria con intelligenza ed onestà per essere fedeli alla missione che ci attende qui ed ora… iniziando dal grande evento del Sinodo diocesano.

 

don Raffaele ed equipe CMD

 

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Don Lorenzo Celi nuovo vicario episcopale per i beni temporali – Don Raffaele Coccato direttore dell’Ufficio missionario

È tempo di nomine in Diocesi di Padova, come ogni inizio estate arrivano le indicazioni per i cambi dei parroci e di altri ruoli. E stamane, venerdì 17 giugno, in occasione della festa di San Gregorio Barbarigo, in cui il clero padovano si ritrova insieme al vescovo per un momento di incontro che si conclude con la messa e il ricordo dei vari anniversari di ordinazione presbiterale, il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla ha annunciato una prima “tornata” di nomine.

Tra queste ci sono due incarichi che riguardano alcuni ruoli di Curia, compreso quello di uno dei vicari episcopali, nella logica di una rotazione. Se nel 2020 è cambiato il vicario episcopale per il territorio, quest’anno è la volta del vicario episcopale per i beni temporali della Chiesa. Don Gabriele Pipinato – a cui «sono molto riconoscente per il cammino fatto insieme nella nostra Diocesi», ha sottolineato il vescovo Cipolla – dopo nove anni in cui è stato prima economo, a cavallo fra la conclusione dell’episcopato di mons. Mattiazzo e l’inizio di mons. Cipolla, e successivamente vicario episcopale, lascia il testimone, per proseguire il suo ministero pastorale in una parrocchia, a don Lorenzo Celi, finora direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale dell’educazione e della scuola.

Classe 1976, don Lorenzo Celi è originario di Valstagna, prete da 12 anni, con alle spalle una laurea in giurisprudenza alla LUISS e un master in “Etica ed economia d’impresa” alla LUMSA. Dal 2014 ha ricoperto l’incarico di direttore dell’Ufficio diocesano di pastorale dell’educazione e della scuola. Compito che si aggiungeva all’insegnamento della religione al Barbarigo; alle docenze in Facoltà teologica e all’Issr di Padova; alla presidenza del Cda dell’impresa sociale “Insieme per educare” (2012) e successivamente (2015) di presidente della Fondazione Lanza. In anni più recenti (2018) don Celi diventa anche membro esperto della Consulta per l’educazione, la scuola e l’università della Conferenza episcopale italiana e dal 2021 è presidente del CdA di HUB srl, che ha gestito il Park Hotel Des Dolomites di Borca di Cadore. Incarichi a cui si è accompagnato il servizio pastorale festivo prestato a: Onara, Sant’Elena, Granze, Valstagna, San Lorenzo di Albignasego e, ultimamente, Meggiaro.

Un altro incarico riguarda un ufficio di Curia, precisamente l’Ufficio diocesano di Pastorale della Missione, dove arriva, prendendo il testimone da don Raffaele Gobbi, dallo scorso febbraio rettore del Seminario vescovile, l’attuale parroco dell’unità pastorale di Agna e vicario foraneo del Conselvano, già missionario fidei donum in Kenya, don Raffaele Coccato, classe 1962.

 

 

 

 

Tra le altre nomine si segnalano:

  • don Fabio Moscato che da educatore del Seminario diventa assistente unitario di Azione cattolica, al posto di don Stefano Manzardo;
  • don Alessio Rossetto, da prorettore del seminario Minore, in fase di chiusura, diventa coordinatore per la cura dei preti anziani e in situazione di necessità;
  • don Maurizio Rigato, all’incarico di biblista della Facoltà Teologica aggiunge quello di educatore del Seminario;
  • don Giuseppe Galiazzo, lascia le parrocchie dell’unità pastorale della Guizza per diventa il nuovo parroco dell’unità pastorale di Monteortone (Monteortone, Monterosso e Tramonte);
  • don Silvano Trincanato, mantiene l’incarico di direttore dell’Ufficio di pastorale familiare, ed assume anche quello di parroco delle comunità dell’unità pastorale alla Guizza (Bassanello, Guizza, Santa Teresa), dove si trasferiranno, formando una piccola comunità di preti: il biblista e docente alla Fttr e all’Issr don Andrea Albertin e don Giuseppe Toffanello, già direttore spirituale di Casa Sant’Andrea;
  • don Marco Galante, parroco di San Giovanni Bosco in Padova, diventa parroco anche di Mandria e Voltabrusegana;
  • don Mattia Callegaro, vicario parrocchiale di San Giovanni Bosco, lo diventa anche di Mandria e Voltabrusegana;
  • don Lorenzo Voltolin, lascia le parrocchie di Mandria e Voltabrusegana ed è nominato assistente spirituale del “Centro Spiritualità Scout Carceri Giulia Spinello”;
  • il benedettino padre Gabriele Pege è stato nominato vicario parrocchiale di Santa Maria Assunta di Praglia;
  • don Enrico Piccolo, parroco di Campodarsego, è stato nominato anche amministratore parrocchiale di Sant’Andrea di Campodarsego, dopo la morte di don Roberto Balbo;

Altre nomine saranno perfezionate nelle prossime settimane.

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#dallapartegiustadellastoria

Ultimo giorno di scuola e primo giorno della campagna per la riforma della cittadinanza italiana, l’8 giugno. Per chiedere che gli 877mila minori stranieri, nati, cresciuti e formati in Italia, ottengano la cittadinanza ben prima del diciottesimo anno di età.

La campagna “Dalla parte giusta della storia” chiede che il Parlamento italiano approvi la riforma della cittadinanza.

Lo slogan “È ora di cittadinanza, tutti diritti a scuola!” fa leva sull’istituzione scolastica, perché “la scuola è uno dei luoghi cruciali da cui far partire una battaglia di civiltà” e “l’iter avviato in Parlamento per il cosiddetto Ius scholae rappresenta l’occasione giusta”.

Sul Corriere della sera del 12 giugno, Severgnini ha buttato là, in modo scanzonato ma vero: “Ius soli, ius culturae, ius fatevobis: inventiamo qualcosa, prima che sia tardi”.

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Master “Diritto delle Migrazioni”

Sono aperte le iscrizioni al Master “Diritto delle Migrazioni”, che prenderà avvio il 14 aprile 2023 alla SdM · Scuola di Alta Formazione, Università degli Studi di Bergamo.

Giunto alla tredicesima edizione, il Master forma esperti con capacità teoriche e pratiche necessarie per agire con competenza e professionalità nell’ambito specifico e complesso del diritto delle migrazioni – il cui rilievo è fondamentale e crescente nei settori amministrativo, educativo, sociale, della comunicazione, e nelle stesse professioni giuridiche – attraverso l’approfondimento e l’analisi degli strumenti normativi, dottrinali e giurisprudenziali, nonché attraverso l’analisi dei contesti sociali ed economici.

Si avvale della collaborazione delle seguenti organizzazioni internazionali e nazionali: OIM (International Organization for Migration), ICMC (International Catholic Migration Commission) e CIR (Consiglio Italiano per i Rifugiati).

Ha il sostegno della Fondazione Migrantes e di altri Enti per formare, aggiornare e approfondire competenze in un settore sempre più decisivo, dando concretezza alla cultura della legalità nelle direttrici di accogliere, proteggere, promuovere, integrare.

Per gli studenti meritevoli, secondo i parametri definiti dal Comitato scientifico, saranno a disposizione 10 Borse di studio.

Scarica la brochure del Master DIRITTO DELLE MIGRAZIONI 2022-2023

 

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Indicazioni generali e per la liturgia dopo il 15 giugno 2022

A seguito dell’evoluzione della situazione pandemica da COVID-19, in considerazione delle nuove disposizioni statali, della precedente abrogazione del Protocollo del 7 maggio 2020 per le celebrazioni con il popolo (1 aprile 2022) e della Lettera della Presidenza CEI in data odierna (Prot. 438/2022), vengono date le seguenti indicazioni valide a partire dal 15 giugno 2022.

 Indicazioni di carattere generale

  • Cessa l’obbligo delle mascherine durante le celebrazioni liturgiche e le attività pastorali (catechesi, incontri di vario genere, attività Caritas, ecc.). Se ne raccomanda tuttavia l’utilizzo al chiuso, in particolare in caso di affollamento.
  • Per l’accesso alla Curia diocesana e a Casa Pio X non è necessario essere muniti di mascherina.

 

Relativamente alle celebrazioni

  • È possibile mettere l’acqua lustrale alle porte delle chiese;
  • si torni a raccogliere le offerte alla presentazione dei doni;
  • si mantengano coperti la patena, la pisside contenente le ostie per i fedeli e il calice;
  • si evitino la stretta di mano o l’abbraccio allo scambio di pace;
  • i ministri dell’eucaristia (presbiteri, diaconi e laici) continueranno a indossare la mascherina e a igienizzarsi le mani prima di distribuire la Comunione;
  • la distribuzione della comunione sia fatta soltanto nella forma processionale;
  • la comunione venga distribuita preferibilmente sulla mano. Se in presenza di più ministri e dove possibile, si preveda eventualmente una fila per coloro che desiderano ricevere la comunione sulla bocca, oppure si invitino le persone a collocarsi in fondo alla fila consueta;
  • decade per i cori l’obbligo di cantare con la mascherina;
  • possono essere utilizzati i sussidi per il canto e la preghiera;
  • le unzioni (nella celebrazione dei battesimi, delle cresime, delle ordinazioni e dell’unzione dei malati) possono essere fatte senza l’ausilio di strumenti.

 

Rimane l’indicazione di:

  • igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto;
  • amministrare il sacramento della penitenza in luoghi ampi e areati;
  • favorire il ricambio dell’aria sempre, specialmente prima e dopo le celebrazioni, con una attenzione particolare alle cappelle e agli oratori. I luoghi sacri, comprese le sagrestie, siano igienizzati periodicamente;
  • non partecipare alle celebrazioni per coloro che avessero sintomi influenzali o fossero sottoposti a isolamento perché positivi al Covid-19.

 

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Continuiamo a fare strada insieme

Si sente ripetere spesso, negli ultimi tempi, un pensiero di papa Francesco: non stiamo vivendo un’epoca di cambiamenti, ma un cambiamento d’epoca! Penso che non servano tanti commenti; è sotto gli occhi di tutti che la “società cristiana” a cui eravamo abituati (almeno i più adulti tra noi) non c’è più. Forse sotto sotto speriamo ancora che tutto ritorni come prima; ma non succederà. Proprio per rispondere a questo cambiamento epocale, da ormai nove anni la nostra Diocesi ha rinnovato il catechismo, “trasformandolo” in un cammino di iniziazione cristiana (Ic).
Da settembre 2021 abbiamo dedicato le pagine di “Speciale catechesi” proprio a ripercorrere questo cammino; ringraziamo La Difesa del popolo che ci ha ospitati, permettendoci di far conoscere un po’ di più il percorso a tutti, e non solo agli addetti ai lavori. Serviva ritornarci su, dopo quasi dieci anni: per conoscere meglio le tappe del cammino, per ricordarci i motivi che ci hanno spinto a iniziarlo, per non idealizzare il passato (operazione sempre facile, ma realisticamente poco utile).
L’anno pastorale che abbiamo iniziato a settembre è stato caratterizzato anche da una fatica in più: dovevamo recuperare i cocci, perché i mesi di lockdown e poi l’incertezza della ripresa avevano sballato tempi e percorsi dei gruppi di iniziazione cristiana, come di tutto il resto della nostra vita. Abbiamo affrontato la fatica di riprendere; la stanchezza fisica e mentale; un nuovo periodo di complicazioni tra gennaio e febbraio, con la nuova ondata di Covid.
Tutto questo ci aveva portati, fin da settembre, a puntare su due aspetti: da un lato volevamo riprendere con calma sapiente, senza fretta; dall’altro dare spazio all’ascolto e alla cura dei legami. Abbiamo ridotto gli impegni, almeno come ufficio pastorale; abbiamo cercato di non occupare tutti gli spazi, per lasciare alle parrocchie e ai vicariati un tempo in cui ritrovarsi, incontrarsi di nuovo, chiedersi insieme che cosa è importante e che cosa invece si può serenamente lasciare.
A livello diocesano, guardando a questo anno ci accorgiamo che si sono rinforzate alcune collaborazioni con altri uffici, dalla famiglia alla liturgia, passando per Caritas e missioni; senza saltare ecumenismo, pastorale giovanile e Azione cattolica. Il nostro è uno degli uffici pastorali della curia; siamo coordinati da don Leopoldo Voltan, con cui ci confrontiamo costantemente; anche con il vescovo Claudio c’è stato un confronto sereno e puntuale. Lo dico perché è importante sapere che nessuno di noi si inventa la strada: progettiamo insieme, come Diocesi, verso dove andare. Il Sinodo iniziato il 5 giugno ha proprio questo come obiettivo.
Lo slogan di quest’anno era preso dalla storia di Abramo: «E possa tu essere una benedizione» (Gen 12,1-4). Anche se da settembre prenderemo un’altra frase come idea-guida, rimane il desiderio che ciascuno di noi possa essere benedizione per coloro che lo incontrano. È questo il nostro augurio.

don Carlo Broccardo

Speciale catechesi Giugno 2022

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A servizio della libertà: il vescovo Claudio Cipolla dialoga con la rettrice Daniela Mapelli

Giornata clou, giovedì 16 giugno, all’interno del ricco programma LIBERAMENTE ideato dalla Pastorale della Cultura e dell’Università (che comprende anche il circuito dei collegi universitari), per celebrare gli 800 anni dell’Università di Padova (1222-2022). Un calendario di iniziative che, partite in primavera, si sviluppano durante tutto l’anno.

Quella di giovedì 16 giugno è una giornata di particolare rilievo: infatti vede realizzarsi in dialogo quello che è lo spirito del percorso LIBERAMENTE, ossia cogliere il costante e continuo rapporto, in questi 800 anni, tra Chiesa di Padova e Università.

E così il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, si troverà a dialogare e confrontarsi, con la magnifica rettrice Daniela Mapelli in un appuntamento dal titolo A servizio della libertà, moderato dalla giornalista Micaela Faggiani. Al centro del confronto: la comune passione per la ricerca e la crescita dell’umano. Il dialogo sarà intervallato da alcuni momenti musicali curati dalla Bottega Tartiniana. L’appuntamento è alle ore 17.30, al Teatro delle Maddalene, in via San Giovanni di Verdara 40 a Padova.

Per partecipare è necessario iscriversi (fino a esaurimento posti), inviando una mail a  liberamentechampions@gmail.com

La giornata di giovedì 16 giugno vedrà un altro importante appuntamento, alle ore 21, nella chiesa di Santa Caterina, in via Cesare Battisti 245 a Padova, con il concerto BUON COMPLEANNO UNIPD. Le grandi scoperte, le grandi donne, la grande musica. Il concerto vede protagonistaGiulia Bolcato, soprano che vanta la collaborazione con teatri come La Fenice di Venezia e l’Opera Reale di Stoccolma e l’orchestra Bottega Tartiniana, con il maestro Piero Toso, e Davide Gazzato(liuto e torba) diretti da Giancarlo Rizzi.

Buon compleanno UNIPD vuole essere un omaggio agli 800 anni dell’Università ed è pensato per raccontare due vicende straordinarie per l’Ateneo patavino e per la città di Padova. Da un lato la scoperta dei satelliti di Giove da parte di Galileo Galilei, che dà inizio all’astronomia moderna, e dall’altra ricordare la prima donna laureata, Elena Lucrezia Piscopia Corner, a cui è dedicato un importante sito morfologico sul pianeta femminile per eccellenza: Venere.

La musica si snoderà tra i grandi autori del ‘700 veneto con musiche che hanno per tema da un lato i pianeti e la loro armonia, come nella composizione di Antonio Caldara “La Concordia dei pianeti”, dall’altro compositrici al femminile, come Maddalena Sirmen Lombardini, violinista del tempo di Mozart che aveva studiato proprio a Padova con Tartini. Proprio la figura di Tartini, fondamentale per la città di Padova e per la musica europea, sepolto nella chiesa di Santa Caterina, completa il programma della serata.

Durante il concerto interverrà Piero Martin, professore di fisica sperimentale al dipartimento di fisica e astronomia.

Il programma LIBERAMENTE, entro cui si collocano questi due appuntamenti, ha il patrocinio del Comune di Padova e dell’Ufficio per la Scuola e l’Università della Conferenza episcopale italiana, e s’inserisce nell’ambito delle iniziative delle celebrazioni degli 800 anni dell’Università degli Studi di Padova.

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