Migranti: sfida e risorsa

La presenza di migranti e rifugiati rappresenta una grande sfida ma anche un’opportunità di crescita culturale e spirituale per tutti”. Potrebbe essere questo il centro del Messaggio che Papa Francesco ha scritto in occasione della 108ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato.

C’è una sfida che richiede energie e preparazione, come nelle grandi imprese. Una sfida che da tanto tempo è stata affrontata positivamente da molte realtà associative e istituzionali nella nostra Diocesi. Una sfida non facile, non scontata, non priva di contraddizioni. Non evitabile.

È la storia dell’umanità che fa testo, perché si è evoluta in cultura e civiltà grazie alle migrazioni. È la storia di tutte le nazioni europee, e dell’Italia in prima fila, che fin dalla fine dell’800 ha prodotto la “grande migrazione”, con milioni e milioni di persone che attraversavano l’Oceano per necessità e per “sercar fortuna in Merica”. La 108ª edizione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato ha quindi avuto inizio quando i migranti eravamo solo noi. E a nostro favore, come si fa per le attuali migrazioni, si è cercato di condurre i pensieri e i discorsi a livello di coscienza civile e cristiana, per il rispetto e la dignità che ogni persona merita.

Allora si capisce che è descritta parte della nostra storia passata e presente, quando il Papa scrive che “la storia ci insegna che il contributo dei migranti e dei rifugiati è stato fondamentale per la crescita sociale ed economica delle nostre società. E lo è anche oggi. Il loro lavoro, la loro capacità di sacrificio, la loro giovinezza e il loro entusiasmo arricchiscono le comunità che li accolgono”. Qui ci sono i bisnonni, i progenitori, i familiari di tanti di noi, partiti per terre lontane; qui ci sono i migranti partiti da terre lontane e giunti nelle nostre terre.

Una componente che non deve sfuggire nella realtà italiana e nella nostra diocesi padovana è che il 60% dei migranti è di religione cristiana. Se San Paolo scrivesse, come ha fatto con gli Efesini e i Corinti, ci ricorderebbe che c’è un solo battesimo, una sola fede, un solo Dio, Padre di tutti. È bene ricordare spesso da dove veniamo, e dove andiamo, per non cadere nelle divisioni, assecondare pregiudizi, cedere ai nazionalismi. L’esistenza cristiana sa attingere ad un ricco serbatoio di valori per vincere diffidenza, ostilità e ipocrisia.

Il Messaggio sottolinea che “l’arrivo di migranti e rifugiati cattolici offre energia nuova alla vita ecclesiale delle comunità che li accolgono. Essi sono spesso portatori di dinamiche rivitalizzanti e animatori di celebrazioni vibranti”.

È sufficiente partecipare a qualche celebrazione di cristiani che provengono dall’Africa, dalle Americhe, dall’Est Europa, dall’Oriente, per rendersene conto.

Ed ancora: “La condivisione di espressioni di fede e devozioni diverse rappresenta un’occasione privilegiata per vivere più pienamente la cattolicità del Popolo di Dio”.

Quando le comunità parrocchiali favoriscono questa condivisione, almeno in alcune occasioni dell’anno liturgico, allora diventano segno di unità, senza annullare la ricchezza propria di ogni espressione di fede. In tale prospettiva alcune parrocchie, che ospitano comunità etniche con propria lingua e culto, sono segno di mediazione per la società, luoghi in cui il pluralismo non è visto come un male, e per questo scartato con un processo di “assimilazione”.

Nell’Evangelii Gaudium il Papa scrive che “il cristianesimo non dispone di un unico modello culturale, ma porta il volto di tante culture e di tanti popoli. Nei diversi popoli che sperimentano il dono di Dio secondo la propria cultura, la Chiesa esprime la sua autentica cattolicità e mostra la bellezza di questo volto pluriforme”.

Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati significa per la Chiesa e per la società rendere percorribile il cammino dell’integrazione, reso in maniera corretta con cammino d’interazione, dove c’è vero scambio e ascolto dell’altro, dove le identità si confrontano senza mescolarsi e soprattutto senza la volontà e l’intenzione di cambiare l’altro, di trasformarlo in qualcosa che assomigli sempre di più a noi.

Questo atteggiamento ha alla base la “cultura dell’incontro”, il senso del “camminare insieme” come incoraggia il Sinodo che stiamo vivendo. Si diventa allora maggiormente significativi anche per la società di cui la Chiesa fa parte.

 

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Laudato Si’ per sora acqua – Giornata diocesana per la Custodia del Creato

Laudato si’ per sora acqua è il tema della Giornata diocesana per la custodia del Creato che si terrà domenica 25 settembre, nella zona “vicentina” della Diocesi di Padova. L’appuntamento quest’anno è, infatti, a Caltrano (Vi), con ritrovo alle ore 9 alla Pieve di San Giorgio.

Gli adulti potranno andare in escursione sulle Pianezze accompagnati a scoprire le meraviglie della natura e della spiritualità dell’acqua. I ragazzi potranno scegliere di fare il percorso in gruppo e i bambini potranno divertirsi in un percorso animato. Il pranzo al sacco sarà consumato presso gli spazi parrocchiali e a tutti sarà offerto un piatto di pasta, cucinato dai volontari. La giornata terminerà con la celebrazione eucaristica, alle ore 15.00.

Info su http://pastoralesociale.diocesipadova.it/2022/07/05/giornata-diocesana-per-la-custodia-del-creato-laudato-si-per-sora-acqua/

La Giornata diocesana per la Custodia del Creato, promossa dalla Pastorale sociale e del lavoro, vede coinvolti nell’organizzazione la parrocchia di Caltrano, i vicariati di Asiago, Caltrano, Lusiana e Thiene, il comune di Caltrano, l’Azione cattolica, l’Agesci, gli Amici della montagna, la Protezione civile e altri gruppi di volontariato locale. Un centinaio i volontari che favoriranno la riuscita dalla giornata.

Il titolo della Giornata diocesana del Creato “Laudato si’ per sora acqua” è suggerito dall’attualità, con l’evidenza della siccità estiva, dal luogo in cui si celebrerà e dall’enciclica Laudato Si’.

 

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Nomine 07/2022

  • Mons. dott. Massimo Giorgio Bezze, già direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale della Cultura e dell’Università, diventa anche direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale dell’Educazione e della Scuola, dando vita a un unico Ufficio diocesano di Pastorale dell’Educazione e della Scuola, della Cultura e dell’Università.
  • Don Marco Piva, già vicario parrocchiale della parrocchia del Cuore Immacolato di Maria alla Madonna Pellegrina in Padova, è nominato anche incaricato per le scuole paritarie cattoliche presenti nella Diocesi.
  • Dott. Giovanni Battista Zannoni è nominato incaricato del Settore per l’insegnamento della religione cattolica nella Diocesi.

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Le Cucine economiche popolari di Padova: 140 anni di servizio e impegno

Le Cucine economiche popolari (CEP) celebrano in 140 anni di vita e di attività (1882-2022). Ogni anniversario è l’occasione e il tempo opportuno per fare memoria del percorso fatto e per guardare al presente e al futuro. Così la Fondazione Nervo Pasini e le CEP propongono un calendario d’iniziative che prenderanno il via con la presentazione del libro, curato da Francesco Jori e Tiziano Vecchiato dedicato ai 140 anni delle Cucine economiche popolari, sabato 17 settembre 2022. L’appuntamento è alle ore 9.30 nella Sala della Carità, in via San Francesco 61 a Padova, con l’incontro Spezzare il pane. Le Cucine economiche popolari di Padova. 140 anni di solidarietà, titolo che ricalca quello del volume dedicato ai 140 anni delle Cucine. Sarà l’evento di apertura di un calendario di proposte che si dipanerà dal 17 settembre 2022 al 21 marzo 2023.

Due date non casuali: il 17 settembre ricorrono, infatti, i 140 anni dalla terribile alluvione che nel 1882 colpì anche Padova, portando povertà e miseria. A seguito di questo dramma Stefania Etzerodt Omboni – filantropa di confessione protestante, il cui motto era “Amare, operare, sperare” – diede avviò alle Cucine economiche popolari, per sostenere la popolazione più povera, ulteriormente provata dalle conseguenze dell’alluvione. Il 21 marzo ricorre invece l’anniversario della morte di mons. Giovanni Nervo (nel 2013) e anche di mons. Giuseppe Benvegnù-Pasini (nel 2015), a cui è titolata la Fondazione che, dal 2019, gestisce le Cucine economiche popolari. La Fondazione Nervo Pasini è stata istituita come pia fondazione autonoma con decreto vescovile nel 2017 e ha ottenuto riconoscimento civile nel 2018 diventando, dal punto di vista dell’ordinamento giuridico dello Stato italiano una Fondazione di partecipazione.

«La Fondazione – evidenziò il vescovo Claudio Cipolla nel messaggio alla città rivolto in occasione della festa di sant’Antonio 2017, pochi giorni prima di firmare il decreto nella solennità del Corpus Domini (18 giugno 2017) – avrà come scopo quello di dare continuità all’opera di vero e proprio culto e di concreta carità delle Cucine economiche popolari. Sarà un rinnovato sforzo di coinvolgimento delle realtà parrocchiali, religiose, sociali e del mondo economico accompagnato da una forte azione di sensibilizzazione ai temi della povertà, affinché ogni persona in difficoltà non si trovi sola, ma senta che qui c’è una comunità che nel suo insieme se ne fa carico».

La mattinata evento di sabato 17 settembre 2022, che aprirà il calendario delle celebrazioni dell’anniversario, prevede i saluti e gli interventi introduttivi del vescovo mons. Claudio Cipolla, della superiora generale delle suore Elisabettine, sr Maria Fardin, del sindaco di Padova, Sergio Giordani. Saluti che daranno l’occasione di sottolineare il senso della presenza delle Cucine nel contesto, nella storia e nel futuro della città di Padova. Seguirà poi l’approfondimento di Patrizia Zamperlin, pedagogista, già docente di Storia della scuola dell’Università di Padova, sul profilo di Stefania Omboni; mentre Francesco Jori e Tiziano Vecchiato presenteranno il volume “Spezzare il pane. Le Cucine economiche popolari di Padova. 140 anni di solidarietà”, editato dalla Fondazione Emanuela Zancan e realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. La parola passerà poi al presidente della Fondazione Cariparo, prof. Gilberto Muraro, che aiuterà a leggere la realtà delle CEP nella storia del welfare locale, e a suor Albina Zandonà, direttrice delle Cucine, per un’attualizzazione della realtà delle Cucine. Concluderà la mattinata il presidente della Fondazione Nervo Pasini, don Luca Facco.

«Con questo primo appuntamento – sottolinea la direttrice delle Cucine economiche popolari di Padova, suor Albina Zandonà – si avvia una serie di iniziative con cui desideriamo fare memoria di una lunga storia di bene. Le Cucine hanno radici profonde, radicate nel territorio. È una storia che s’intreccia con la storia stessa della città di Padova, nella sua evoluzione e nella capacità di vedere i bisogni dei più poveri e trovare risposte non solo di emergenza ma anche di emancipazione. Celebrare le Cucine significa celebrare la città di Padova e la sua capacità di essere città inclusiva. È un guardare al passato per interpretare il presente e iniziare a tessere percorsi per il futuro».

Al primo appuntamento seguiranno, con cadenza mensile altri eventi che coinvolgeranno di volta in volta altre realtà che sono in relazione con le CEP o che affrontano tematiche vicine al servizio delle Cucine.

Martedì 18 ottobre, festa dell’evangelista Luca, che è anche patrono dei medici, viene proposto un convegno che si svolgerà nei locali dell’abbazia di Santa Giustina, sul tema Diritto alla salute delle persone senza dimora.

A seguire giovedì 17 novembre all’Istituto Barbarigo verrà proposto il convegno Cucine economiche popolari: laboratori di umanità, occasione per conoscere più da vicino la realtà delle Cucine. Mentre sabato 17 dicembre, in aula magna della facoltà di Biologia dell’Università di Padova si terrà l’incontro Sofferenza urbana e cura sociale: traiettorie per generare contesti inclusivi.

A gennaio 2023, sabato 14, in Camera di Commercio si svolgerà l’incontro Bilancio sociale e volontariato d’impresa: un’opportunità di crescita per le aziende e per il Terzo Settore.

Un incontro conviviale con una cena di sensibilizzazione alle Cucine si terrà in occasione della giornata nazionale di prevenzione allo spreco alimentare, sabato 4 febbraio 2023.

Ultimi due appuntamenti in marzo: il 12 marzo con una festa itinerante a Padova in occasione dell’anniversario della nascita di Stefania Omboni. Mentre il 21 marzo, al Tempio della Pace, si terrà la celebrazioni eucaristica conclusiva in memoria di mons. Giovanni Nervo e mons. Giuseppe Benvegnù-Pasini, a cui è titolata la Fondazione Nervo Pasini, voluta dal vescovo Claudio Cipolla per gestire le Cucine economiche popolari.

Oltre a questi appuntamenti – che richiedono la prenotazione tramite il sito www.fondazionenervopasini.it – saranno proposte alcune iniziative di conoscenza della realtà e delle opportunità che offrono le Cucine, in termini di servizio alle persone con situazioni di vulnerabilità, e di opportunità di impegno per chi desidera offrirsi come volontario.

Ecco quindi le iniziative “Vieni e vedi”: con visite guidate alla Cucine, laboratori esperienziali e la possibilità della “cena sospesa”, per offrire la cena a qualcuno più bisognoso.

Il programma delle iniziative per i 140 anni delle Cucine economiche popolari, che ha come sottotitolo la ”Viviamo la Comunità sociale”, è stato realizzato grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e di Rovigo e vede il patrocinio di: Ministero dell’istruzione – Ufficio scolastico regionale del Veneto, Regione del Veneto, Provincia di Padova, Comune di Padova, Ulss 6 Euganea, Azienda ospedaliera Padova, Istituto oncologico veneto, Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri, Università degli studi di Padova, Fio.PSD (Federazione Italiana degli Organismi per le Persone Senza Dimora), Camera di Commercio di Padova, CSV di Padova e Rovigo, Coldiretti Padova, Fondazione Emanuela Zancan, Ordine degli assistenti sociali del Veneto.

Sostengono inoltre le iniziative delle CEP: Caritas Padova, il Pane dei Poveri e l’Associazione universale Sant’Antonio.

Programma 17 settembre 2022

Scarica il pieghevole dei 140 anni
Scarica il manifesto con il programma


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Camminare insieme e decidere insieme come muoverci

Ormai l’estate è finita: le famiglie ritornano dalle ferie, le scuole riaprono, le parrocchie concludono grest e campiscuola per tornare alle attività più ordinarie. Un po’ alla volta si ricostituiscono anche i gruppi di iniziazione cristiana (spero che ormai più nessuno li chiami “classi di catechismo”…). Torniamo anche noi con “Speciale catechesi”, dopo la pausa di luglio e il numero di agosto dedicato interamente alle proposte formative del prossimo anno.

Anzitutto vorrei dire, a nome di tutti, un grande “grazie” alla Difesa del popolo, che ci ospita ogni mese, mettendoci a disposizione ben due pagine. La Difesa non è un ente astratto; è fatta di persone, con cui condividiamo progetti e idee; persone che con pazienza ricevono i nostri articoli, li sistemano per l’impaginazione, li rileggono… Grazie di cuore!

In secondo luogo, un grazie anche al gruppo di lavoro che prepara “Speciale catechesi”: ogni mese ci troviamo, mettiamo a fuoco la scaletta, ci chiediamo a chi affidare gli articoli… Grazie a chi ci ha dato il proprio contributo per gli approfondimenti o per i “racconti” dalle parrocchie. A tale proposito, se avete esperienze che vorreste far conoscere, scrivete pure all’Ufficio!

Infine una prospettiva sull’anno che ci aspetta. Il Sinodo diocesano ci chiede di “fare un po’ meno”, di diminuire la quantità degli incontri diocesani, per dare spazio ed energie ai gruppi sinodali. Per noi diventa un’indicazione di metodo: vogliamo camminare insieme anche come Ufficio per l’annuncio e la catechesi; puntare di più sul territorio, con incontri zonali e formazione dei coordinatori vicariali e dei referenti pastorali. Siamo convinti che “camminare insieme” non significa solo fare lo stesso percorso, ma anche decidere insieme come muoverci. Buon cammino!

don Carlo Broccardo

Speciale catechesi – Settembre 2022

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Proposte dalle parrocchie aperte a tutti

Due momenti formativi organizzati dal Vicariato di Thiene e dal Vicariato del Conselvano aperto a tutti.

Qui di seguito i due volantini con le informazioni dettagliate.

Vicariato del Conselvano – Scuola biblica vicariale 2022 “Il Gesto e la Parola”

Vicariato di Thiene – Incontro per catechisti, accompagnatori, educatori e parroci “Ma perché mi parli Gesù?”

Per le iscrizioni alla proposta di Thiene rivolgersi alla Coordinatrice Vicariale: Daniela Laghetto daniela.laghetto@gmail.com

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Itinerari biblico-teologici

Ogni anno le due Scuole Diocesane di Formazione propongono diversi corsi di formazione aperti a tutti, per approfondire le proprie conoscenze su ambiti che riguardano la pastorale, le attenzioni sociali di questo tempo e altri temi legati ad aspetti biblico-teologici.

Qui di seguito riportiamo due proposte riguardanti la catechesi, ma vi invitiamo a vedere il sito delle due Scuole, per valutare la possibilità di frequentare qualche altro corso.

a Padova: presso la Facoltà Teologica in Via del Seminario, 7

Titolo del corso = LA BIBBIA: IL LIBRO DELLA CATECHESI

ogni GIOVEDÌ dal 20 settembre al 10 novembre 2022

ore 20:30 – 22:30 con don Carlo Broccardo ed equipe diocesane

Iscrizioni: 333-3946657 | scuola di formazine teologica

a Thiene: presso gli ambienti della parrocchia S. Vincenzo

Titolo del corso = IL LIBRO DELL’ESODO

ogni MERCOLEDÌ dal 12 ottobre al 30 novembre 2022

ore 20:30 – 22:30 con Beatrice Bortolozzo ed equipe corsi biblici

Iscrizioni: 0445-361654 | www.parrocchiasanvincenzo.eu

 

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Laboratori per ragazzi e genitori

In occasione della Celebrazione dei 140 anni dalla fondazione delle Cucine Economiche Popolari (CEP) viene proposto un laboratorio sul tema: “La carità e lo stile dell’accoglienza”, per ragazzi e genitori in preparazione ai Sacramenti della Cresima e Prima Eucaristia e per quelli del Tempo della Fraternità, coinvolgendo anche catechisti, accompagnatori ed educatori. Il laboratorio, della durata di circa un’ora e mezza, si svolge presso la sede CEP di Padova, via Tommaseo, 12, in un orario dedicato (indicativamente al sabato dalle ore 15.30 alle 17.30).

  • Per informazioni e indicazioni sulla proposta contattare:

Donatella Piccolo – segreteria140anni@fondazionenervopasini.it

Scarica qui la locandina “La carità e lo stile dell’accoglienza”

 

Catechesi con l’Arte

A luglio 2022 è stato avviato il progetto “Domus Opera: Cattedrale e Battistero, Palazzo vescovile e Museo diocesano” che valorizza i beni artistici e architettonici che si affacciano sulla nostra piazza Duomo, con gli affreschi di Giusto de’ Menabuoi, iscritti nel patrimonio mondiale Unesco. Per questo motivo i tradizionali laboratori di “Arte e Catechesi” per ragazzi e genitori sono in fase di revisione. Le proposte, appena saranno definite, verranno comunicate nel sito, con i dettagli per la prenotazione.

  • Per chi lo desidera, l’Equipe Arte e Catechesi è disponibile per proporre dei laboratori in parrocchia, magari valorizzando i beni artistici presenti nel territorio o concordando con i catechisti un’opera d’arte su cui riflettere e confrontarsi.

 

Catechesi con la missione

Le comunità missionarie presenti nella nostra diocesi sono disponibili ad accogliere, nelle loro case, ragazzi e genitori per un incontro sul tema della missione, partendo dalle loro esperienze. Ogni proposta sarà prima concordata con catechisti e accompagnatori. In particolare segnaliamo:

  • padri SMA e suore NSA di Feriole                   049/9900494
  • padri COMBONIANI di Padova                         049/8751506

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Formazione teologica: varie opportunità per la crescita personale, l’aggiornamento e sbocchi professionali

C’è tempo fino al 24 settembre per iscriversi all’anno accademico 2022/2023 della Facoltà teologica del Triveneto o dell’Istituto superiore di Scienze religiose.

Varie le proposte di formazione dei due percorsi universitari – teologia e scienze religiose – e le possibilità che aprono oltre la formazione personale, spirituale, in primis l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole.

Il PERCORSO DI TEOLOGIA è strutturato in tre cicli: istituzionale (quinquennio), specializzazione in teologia pastorale e teologia spirituale (biennio di licenza) e dottorato (triennio).

L’offerta formativa del primo ciclo è un percorso filosofico, patristico, storico, biblico, dogmatico, morale, spirituale e pastorale, che presenta una visione organica e integrale della scienza teologica. Il percorso istituzionale porta a conseguire il titolo di baccalaureato, valido per l’insegnamento della religione cattolica. È anche possibile seguire solo alcuni corsi, come studenti uditori. Fra i temi del prossimo anno: teologia della missione, voci mistiche maschili del Novecento, filosofia dell’amicizia e della relazione, rapporto fra religione e politica, il Cantico dei cantici. Info http://www.fttr.it/offerta-formativa/percorso-di-teologia/ciclo-istituzionale/presentazione-1-ciclo/

Più mirato alla qualificazione, aggiornamento e formazione permanente dei presbiteri, degli operatori pastorali e dei laici e laiche interessati ad approfondire alcune tematiche è il secondo ciclo (licenza) del percorso teologico, un biennio di specializzazione suddiviso in due indirizzi: teologia pastorale e teologia spirituale. Per la teologia pastorale, il tema-guida dell’anno sarà “Chiesa e il mondo degli affetti. Giovani, amore e legami”, che verrà trattato estesamente nel seminario-laboratorio e avvicinato nei corsi tematici con approcci specifici: il celibato presbiterale, la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, carità e fraternità per guarire tessuti personali e sociali. Per la teologia spirituale, si affronterà “Il confine e il limite. Paradigmi dell’esperienza umana, religiosa e spirituale” come metafora che apre a orizzonti nuovi e che accompagna a esplorare la persona nella sua esperienza vitale e nel suo vissuto spirituale. Info http://www.fttr.it/offerta-formativa/percorso-di-teologia/ciclo-di-licenza-2/secondo-ciclo-presentazione/

Per chi desidera completare la formazione teologica, è a disposizione il terzo ciclo di studi (dottorato di ricerca), che permette agli studenti di “fare teologia”, cioè di elaborare un contributo originale allo sviluppo della ricerca teologica, e li abilita all’insegnamento e alla ricerca presso facoltà ecclesiastiche e istituti teologici a livello universitario. Info http://www.fttr.it/offerta-formativa/percorso-di-teologia/ciclo-di-dottorato/presentazione-3-ciclo/

Il PERCORSO DI SCIENZE RELIGIOSE è strutturato invece in due cicli – baccalaureato e licenza – dove hanno un peso maggiore le scienze umane, in particolare la pedagogia, in rapporto stretto con la teologia. Lo studio è finalizzato alla preparazione degli insegnanti di religione e il percorso può essere seguito nell’Istituto superiore di Scienze religiose di Padova collegato alla Facoltà: www.issrdipadova.it

Profili in uscita. In particolare oggi nelle diocesi del Triveneto c’è un grande bisogno di insegnanti di religione e quindi la preparazione offre la prospettiva reale di trovare impiego nelle scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado. Oltre a formare competenze professionali in ambito pedagogico-didattico, lo studio della teologia e delle scienze religiose, come le altre lauree umanistiche, sviluppa l’apertura mentale e il pensiero critico, le capacità di relazione e di comunicazione, che permettono alla persona di spendersi con libertà e intraprendenza in diversi settori: pastorale, sociale, interculturale e interreligioso, comunicazione, editoria, giornalismo, etica e bioetica, arte e turismo.

Formazione e aggiornamento professionale. L’offerta didattica prevede che i corsi possano essere scelti e seguiti anche singolarmente, in particolare per l’aggiornamento di operatori pastorali e insegnanti di religione ma pure per la formazione personale di chiunque sia interessato ai temi trattati.

I titoli accademici in Teologia e in Scienze religiose sono riconosciuti civilmente.

Per informazioni: tel. 049-664116 – segreteria@fttr.it  – www.fttr.it

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Nomine 05/2022

  • Don Gabriele Pipinato viene nominato parroco di Vigonovo.
  • Don Francesco Frigo lascia la parrocchia di Vigonovo e diventa parroco di Villafranca Padovana nell’unità pastorale di Villafranca.
  • Don Giuseppe Alberti lascia Villafranca Padovana ed è nominato parroco di Solesino.
  • Don Antonio Brugnolo lascia la parrocchia di Corte e diventa collaboratore nelle parrocchie di Bastia, Carbonara e Rovolon (unità pastorale di Bastia) con residenza a Rovolon.
  • Don Giorgio De Checchi, sinora parroco di Sant’Anna di Piove di Sacco, Piovega e Tognana, diventa parroco anche di Corte mantenendo la cura della parrocchia di Sant’Anna.
  • Don Giuliano Piovan subentra a don De Checchi come amministratore parrocchiale di Tognana e Piovega.
  • Don Michele Bagatella è nominato parroco di Cambroso, Codevigo, Rosara e S. Margherita di Codevigo (unità pastorale di Codevigo).
  • Don Alberto Pastorello è nominato vicario parrocchiale di Montà.
  • Don Cristiano Vanin è nominato vicario parrocchiale delle parrocchie del Centro storico di Padova.
  • Don Riccardo Benetti è nominato vicario parrocchiale delle parrocchie di Bassanello, Guizza e Santa Teresa (unità pastorale della Guizza).
  • Don Danilo Zanella viene nominato collaboratore pastorale delle parrocchie di Monteortone, Monterosso e Tramonte (unità pastorale di Monteortone), con residenza a Monteortone.
  • Don Giampietro Bacchin è nominato collaboratore pastorale delle parrocchie di Conco, Crosara San Luca a San Bortolo, Fontanelle, Pradipaldo, Rubbio e Valle San Floriano.
  • Don Renato Pilotto è nominato collaboratore delle parrocchie di Cave e di Chiesanuova in Padova e dell’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali.
  • Don Luigi Beggiao, direttore di Casa del Clero, è nominato anche consulente ecclesiastico del Centro italiano femminile.
  • Don Alberto Giacomello, parroco della Sacra Famiglia in Padova, è stato nominato anche assistente ecclesiastico dell’Unione cristiana imprenditori dirigenti (UCID).
  • Su richiesta della Provincia Lombardo Veneta dei Ministri degli Infermi, padre Adriano Moro sostituisce padre Giuseppe Lechthaler quale superiore della comunità dei Camilliani che fanno servizio presso l’Azienda Ospedaliera di Padova.

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