Comunità ucraina. Canti e inni accendono la stella della fede

Si celebra il 7 gennaio il Natale per la comunità ucraina di rito bizantino greco cattolico, come vuole il calendario giuliano. Un rito che ha la sua particolarità nel canto e negli inni liturgici, tipici della festività, che aiutano ad accendere la stella della fede. La celebrazione sarà alle 14.30 nella chiesa di Albignasego. C’è anche una cena per condividere piatti e tradizioni tipiche.

Leggi il servizio della Difesa del popolo

L’articolo Comunità ucraina. Canti e inni accendono la stella della fede sembra essere il primo su Chiesa di Padova.

Nascere nel segno di Gesù

Si chiamano Valentina e Andrea, sono due giovani sposi di Peraga. Per loro il 2019 inizia in modo speciale, in attesa della primogenita Diletta. Dopo la nascita, una coppia di catechisti della parrocchia incontrerà i neo genitori per vivere un momento di riflessione sul tema del battesimo.

Leggi il servizio della Difesa del popolo

L’articolo Nascere nel segno di Gesù sembra essere il primo su Chiesa di Padova.

L’annunzio del giorno della Pasqua e delle feste mobili

Nel giorno dell’Epifania del Signore, per un’antichissima tradizione, vengono resi pubblici dopo il canto del Vangelo, la data del giorno della Pasqua e le conseguenti festività (a data variabile) del nuovo Anno del Signore. È ragionevole pensare che questa tradizione rituale sia nata nell’antichità perché solo pochi eruditi erano in grado di calcolare astronomicamente ed esattamente le date mobili delle festività, legate ai cicli solari e lunari. Va notato, inoltre, che a quel tempo non erano a disposizione di tutti i calendari, strumento per noi oggi scontato e universalmente diffuso.

L’uso più antico di calcolare e redigere ogni anno un calendario liturgico è attestato ad Alessandria d’Egitto, notoriamente stimata per gli studi astronomici; il Patriarca di questa gloriosa chiesa d’Africa fu incaricato dal Concilio di Nicea (325) di inviare a tutta la cristianità di allora le cosiddette Lettere festali, nelle quali si indicava la data della Pasqua; è documentato come san Cirillo di Alessandria (+ 444) notificasse (Prologus paschalis 2, PG 77, 385) ogni anno al Papa di Roma il calcolo della data della Pasqua perché Roma, a sua volta, la trasmettesse a tutte le Chiese. Dal V secolo questo annunzio della data della Pasqua e delle altre feste mobili si celebrava in Africa e in Spagna nella messa del giorno di Natale. In Gallia, in Italia, ad Aquileja, a Milano e a Roma si faceva, invece, il giorno dell’Epifania. Con il Pontificale Romanum tridentino si introdusse il canto del Noveritis (come recitava l’incipit dell’annunzio del giorno di Pasqua: «Noveritis, fratres carissimi»… «Sappiate, fratelli carissimi»), confluito poi nel Messale Romano del Concilio Vaticano II.

L’attuale prassi celebrativa dell’Annuntiatio Paschæ festorumque mobilium [l’Annunzio della Pasqua e delle feste mobili (dipendenti dalla data della Pasqua)], attingendo da questa millenaria tradizione liturgica, ha naturalmente sfumato l’esigenza di trasmettere a tutte le Chiese il computo astronomico delle date delle feste mobili del calendario liturgico, evidenziando invece come la piena manifestazione (cioè l’Epifania) di Gesù Cristo, come Verbo di Dio e Salvatore del mondo, adombrata nella sua Epifania ai santi Magi, si sveli e si realizzi pienamente con la sua Pasqua di morte, sepoltura e risurrezione. Per questo, il canto dell’Annunzio della Pasqua, descrive – con un bellissimo testo poetico – il Triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto, come centro di tutto l’anno liturgico che culmina nella domenica di Pasqua. La piena rivelazione della salvezza, realizzatasi nella Pasqua, si estende quindi a ogni domenica dell’anno liturgico, «Pasqua della settimana», ed è presente e adombrata in ogni celebrazione della Madre di Dio e dei Santi, che sono nella Chiesa il riflesso di quell’unico mistero pasquale.

 

INDICAZIONI CELEBRATIVE PER L’EPIFANIA DEL SIGNORE

Secondo la consuetudine, l’annunzio del giorno di Pasqua e delle altre feste viene fatto durante la celebrazioni eucaristiche dell’Epifania del Signore, all’ambone da un diacono, o in sua assenza dal presbitero o da un cantore, debitamente preparati, al termine della celebrazione e proclamazione del Vangelo. È bene che sia cantato di modo che il testo viene così elevato a vero e proprio elemento rituale, acquista una risonanza molto più ampia rispetto a quella di una semplice lettura. La proposta che qui viene fatta (nel PDF allegato), ben adattata al testo italiano, suggerisce una possibilità di canto sostenuto e accompagnato dal suono dell’organo a canne.

don Gianandrea Di Donna, direttore Ufficio diocesano per la Liturgia

Scarica il pdf: Annuncio del giorno di Pasqua 2019

L’articolo L’annunzio del giorno della Pasqua e delle feste mobili sembra essere il primo su Chiesa di Padova.

Quinta tappa della visita pastorale del vescovo Claudio

Il 2019 del vescovo di Padova mons. Claudio Cipolla vede la partenza della sua quinta tappa della Visita pastorale alle comunità della Diocesi di Padova. Da venerdì 4 a domenica 13 gennaio 2019, il vescovo Claudio sarà in visita alle otto parrocchie che insistono nel territorio del comune di Albignasego: Albignasego, San Lorenzo, Ferri, Lion, San Giacomo di Albignasego, Carpanedo, Sant’Agostino di Albignasego, Mandriola.

I criteri che guidano la scelta dei gruppi di parrocchie da visitare prevedono, infatti, l’attenzione all’omogeneità territoriale, l’appartenenza comunale ed eventuali collaborazioni ecclesiali in atto.

Il tono della visita pastorale – orientata a vivere la quotidianità e l’ordinarietà della vita parrocchiale – sarà quello dell’incontro di preti, fedeli, gruppi ecclesiali e comunità parrocchiali, ma anche di malati e anziani: «Ritorniamo a far visita ai fratelli in tutte le città nelle quali abbiamo annunciato la parola del Signore, per vedere come stanno» (At 15,36) è il filo conduttore su cui si muove la presenza del vescovo – che si presenta come figlio, fratello e padre – tra le parrocchie della Diocesi.

Durante i giorni di visita pastorale il vescovo Claudio incontrerà gli organismi di comunione delle parrocchie (consigli pastorali parrocchiali e consigli per la gestione economica) gli operatori pastorali, in particolare i referenti per la carità, i rappresentanti delle scuole dell’infanzia, il mondo sportivo (il 12 gennaio), i giovani (domenica 13 gennaio)…

A Sant’Agostino di Albignasego, poi, domenica 6 gennaio, Solennità dell’Epifania il vescovo Claudio alle ore 11 celebrerà la santa messa e qui si vivrà anche la Festa delle genti con la partecipazione delle comunità cattolica di altra nazionalità (appuntamento che solitamente si viveva al Tempio della Pace a Padova).

Non mancheranno poi gli incontri personali e di gruppo con i preti del territorio.

Tra i momenti comunitari e le celebrazioni presiedute dal vescovo Claudio ricordiamo :

  • venerdì 4 gennaio, alle ore 18.30, messa feriale ai Ferri
  • sabato 5 gennaio, alle ore 18, messa prefestiva a San Lorenzo
  • domenica 6 gennaio, alle ore 9.30 messa a Mandriola e alle ore 11 messa a Sant’Agostino (Festa delle genti); alle ore 18 celebrazione eucaristica a Lion
  • mercoledì 9 gennaio alle ore 18.30, messa feriale a San Giacomo
  • giovedì 10 gennaio, messa feriale a Mandriola
  • venerdì 11 gennaio, messa feriale ai Ferri
  • sabato 12 gennaio, messa festiva a San Giacomo
  • domenica 13 gennaio, alle ore 9.30 santa messa ai Ferri e alle ore 11 a Carpanedo; alle ore 18 a San Tommaso dove poi incontrerà i giovani.

Ad accompagnare questo percorso di Chiesa e del vescovo, ci sarà come di consueto il settimanale diocesano la Difesa del popolo che, in collaborazione con l’Ufficio diocesano di Pastorale sociale e del lavoro, e in sinergia con il sito internet diocesano, sta implementando un “atlante della visita pastorale” dove si possono trovare: una fotografia della realtà territoriale ed ecclesiale di volta in volta visitata dal vescovo; gli articoli che nel tempo sono stati scritti su quella zona; il profilo della parrocchia, accompagnato da cenni storici e artistici, indirizzi, notizie sulla vita religiosa…

Il tutto agli indirizzi:

http://www.diocesipadova.it/la-mappa-interattiva-della-visita-pastorale/

https://www.difesapopolo.it/Visita-pastorale

L’articolo Quinta tappa della visita pastorale del vescovo Claudio sembra essere il primo su Chiesa di Padova.

Fatti di pace: la Marcia per la pace diocesana

Fatti di pace. È questo il titolo e tema della Marcia per la pace diocesana che si terrà domenica 27 gennaio 2019 tra le strade del quartiere Arcella a Padova.

L’appuntamento diocesano, che ha il patrocinio del Comune di Padova, è promosso dalle aggregazioni laicali, associazioni e movimenti: Azione cattolica, Acli, Csi, Comunità di Sant’Egidio, Movimento dei Focolari, ordine Francescano secolare, Comunità papa Giovanni XXIII, Noi Associazione e Agesci.

Sarà un’intera giornata dedicata alla pace. Durante la mattina di domenica 27 gennaio ci saranno due laboratori/convegni dalle 10 alle 12.30 nel patronato della parrocchia di Sant’Antonino (La diversità nella semplicità di un Santo “uomo”) curato dall’Ordine francescano secolare e nel patronato del Buon Pastore (Giovani per la pace: cambiare il mondo a partire dai poveri) a cura della Comunità di Sant’Egidio.

Nel pomeriggio, a partire dalle ore 14, si svolgerà la Marcia per la pace, lungo le strade dell’Arcella. Si partirà da piazzale della Stazione per arrivare allo Stadio Colbachini dove sarò letto il messaggio per la pace. Nel tragitto momenti di animazione e testimonianza.

Alle ore 17, nella chiesa di San Carlo il vescovo Claudio presiederà la santa messa.

L’articolo Fatti di pace: la Marcia per la pace diocesana sembra essere il primo su Chiesa di Padova.

“Lettera diocesana” dedicata al Secondo annuncio

Purtroppo in questi giorni si sono verificati alcuni problemi con la spedizione mensile della newsletter del periodico LETTERA DIOCESANA. Alcuni utenti potrebbero averla ricevuta più volte, altri nessuna. Ci scusiamo di questo imprevisto.
Cogliamo l’occasione per segnalare la possibilità di accedere ai contenuti del mese direttamente dal sito di LETTERA DIOCESANA all’indirizzo: letteradiocesana.diocesipadova.it

Nel numero di dicembre 2018-gennaio 2019 il tema del mese è il Secondo annuncio, con contributi di fratel Enzo Biemmi (tema del mese), don Giorgio Bezze (rubrica Annuncio), don Gianandrea Di Donna (rubrica Liturgia), don Ivo Seghedoni (rubrica Spazio di comunione) e la testimonianza di Ketty Sanvido, volontaria del Centro di ascolto del vicariato di Teolo (rubrica Carità).

Sono inoltre disponibili alcuni suggerimenti bibliografici e cinematografici oltre ad altre notizie e al calendario con gli appuntamenti del mese.

Dal sito di LETTERA DIOCESANA c’è anche la possibilità di iscriversi alla newsletter.

 

L’articolo “Lettera diocesana” dedicata al Secondo annuncio sembra essere il primo su Chiesa di Padova.

Gli auguri del vescovo Claudio per il Natale 2018

A voi fratelli e sorelle,

e un pensiero particolare va alle persone che sono maggiormente in difficoltà e che si sentono sole, giungano i miei auguri sinceri di un Natale buono.

Auguro a voi tutti che il nostro cuore possa riscaldarsi per imparare sempre di più ad accogliere il Signore e, amandolo, imparare anche ad accogliere i propri fratelli e sorelle.

Uno sguardo alla terra in questo tempo invernale permette una similitudine, come quelle a cui ci ha allenato il Vangelo. La terra fredda e ghiacciata è ferma; non può portare frutto, né può accogliere sementi. Non può neppure essere lavorata. È come morta. Così può essere anche il cuore delle persone. Per portare frutti di umanità, per accogliere vita e novità, per crescere nella sua piena realizzazione il cuore dell’uomo deve trovare sorgenti di calore, fuoco per potersi riscaldare, deve attendere il sorgere del sole.

Anche a questo porta il Natale di Gesù: Dio che si cala nella nostra terra a rendere la nostra umanità “calda” e predisposta a portare frutti di bene, di giustizia, di pace… per diventare più uomini.

Quando il calore del sole riscalda la terra porta frutti e ciascuno è diverso dall’altro, esattamente come quando Dio scalda il cuore dell’uomo: libera le nostre potenzialità, arricchisce le nostre espressioni, rende la nostra vita consolazione per gli altri.

Tutti noi desideriamo essere accolti da qualcuno, desideriamo che ci sia qualcuno che ci voglia bene e che sappia riconoscere il bene che c’è nel nostro cuore e nelle nostre intenzioni. Questo desiderio di bene ci porti a essere altrettanto accoglienti con i bisogni di chi ci sta accanto o chiede la nostra attenzione.

«Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa, infatti, è la Legge e i Profeti», ci ricorda Gesù nel Vangelo.

Riconosciamo, allora, il bene che abita nel nostro fratello e nella nostra sorella, diamo calore alle nostre relazioni, facciamo nascere frutti di condivisione e di fraternità vera.

In questo tempo santo prego il Signore perché il nostro cuore e la nostra anima si scaldino e siano aperti all’ascolto delle difficoltà degli altri. Il Signore ci aiuti a essere tutti più accoglienti.

Buon Natale a tutti, con l’augurio che il Signore ci scaldi il cuore!

 

+ Claudio Cipolla,

vescovo di Padova

 

L’articolo Gli auguri del vescovo Claudio per il Natale 2018 sembra essere il primo su Chiesa di Padova.

Ottava edizione del Capodanno Caritas: #oltreconfine

Giunge all’ottava edizione il Capodanno Caritas, l’iniziativa che Caritas Padova e Pastorale dei Giovani propongono ai giovani dai 18 ai 35 anni per trascorrere un ultimo dell’anno “alternativo”, solidale, fraterno, ricco di proposte e di incontri. E che da quest’anno sarà evidenziato da un titolo-hashtag: #oltreconfine!

L’idea è semplice: un capodanno “diffuso”, che dura un’intera giornata, dove piccoli gruppi di volontari animano più realtà del territorio (case di riposo, comunità di accoglienza, centri diurni, comunità residenziali, accoglienze di migranti…), con attenzione alle caratteristiche di ogni esperienza e del gruppo animatore (risorse, disponibilità, competenze, abilità,…). In concreto si potrà fare: piccola merenda insieme, attività di gioco, balli, canti, tombolata, semplice incontro per dare un regalino, …

Partecipare è semplice: basta iscriversi entro il 27 dicembre 2018 tramite il form presente sulla pagina del sito della Pastorale dei Giovani: https://www.giovanipadova.it/proposte/capodanno-caritas

Il programma inizia la mattina di lunedì 31 dicembre: alle 9.30 i partecipanti si ritroveranno al “campo base”, nella palestra del Seminario Minore a Rubano (Pd), in via Rossi 2: qui la mattinata sarà dedicata all’incontro, alla conoscenza reciproca e a un po’ di formazione per preparare adeguatamente il pomeriggio di animazione nelle diverse realtà del territorio.

Quindi ci sarà il pranzo condiviso (ore 12.30), con la modalità “porta e offri”. Nel pomeriggio, dalle 15, inizierà il “blitz–party”: divisi in gruppi i giovani andranno ad animare le diverse realtà con attività semplici e coinvolgenti, dalla merenda ai giochi di società, dai canti alla tombola, per regalare sorrisi, momenti di fraternità e divertimento.

Il rientro al “campo base” è previsto per le 19 con il debriefing, un momento di preghiera, la cena e l’animazione fino al gran brindisi di mezzanotte. E poi la festa continuerà…

Tutte le informazioni possono essere richieste via email a info@giovanipadova.it o al cellulare dedicato 329 4040706, o si possono consultare i siti www.caritaspadova.it, https://www.giovanipadova.it/proposte/capodanno-caritas/

fonte: ufficio stampa della diocesi di Padova

L’articolo Ottava edizione del Capodanno Caritas: #oltreconfine sembra essere il primo su Chiesa di Padova.

Indicazioni dell’ordinario diocesano sulla nuova traduzione del Messale Romano e il testo del “Padre Nostro”

Nel corso della LXXII Assemblea Generale (12-15 novembre u.s.), la Conferenza Episcopale Italiana ha approvato la traduzione della terza edizione del Messale Romano di Paolo VI, a conclusione di un percorso durato oltre sedici anni con cui i Vescovi, coadiuvati da esperti, hanno lavorato al miglioramento del testo sotto il profilo teologico, pastorale e stilistico-letterario. Questo rilevante contributo aiuterà a proseguire nel rinnovamento liturgico – nel solco della riforma inaugurata dal Concilio Vaticano II – dell’intera comunità ecclesiale e a incrementare e migliorare l’arte del celebrare, i ministeri liturgici, il canto, la musica e altri aspetti della pastorale liturgica.

Il testo della nuova edizione sarà ora sottoposto alla confirmatio della Sede Apostolica per i provvedimenti di competenza, ottenuti i quali andrà in vigore l’intero libro liturgico, compresa anche la nuova traduzione del Padre nostronon abbandonarci alla tentazione») e dell’inizio del Gloriae pace in terra agli uomini, amati dal Signore»). Le nuove versioni, non essendo ancora approvate per l’uso liturgico, non possono ancora essere usate e pertanto – onde evitare confusione nelle nostre assemblee liturgiche – si invitano i Parroci e tutti i presbiteri ad attendere l’approvazione e la pubblicazione del nuovo Messale. È chiaro che questi passaggi abbiano bisogno di essere vissuti con spirito di comunione ecclesiale, evitando il disagio dei fedeli i quali, trattandosi della preghiera della Chiesa, hanno bisogno di percepire anche in queste realtà l’unità della fede. Si invitano di conseguenza le comunità cristiane e le famiglie religiose, in spirito di comunione ecclesiale, a non anticipare nella liturgia l’uso delle nuove traduzioni, in particolare quella della Preghiera del Signore. A proposito di quest’ultima, nulla vieta che nella catechesi si inizi a far comprendere il valore degli adattamenti stilistici voluti per una maggiore comprensione della più grande preghiera cristiana.

 

 

Giuliano Zatti

Vicario Generale

 

L’articolo Indicazioni dell’ordinario diocesano sulla nuova traduzione del Messale Romano e il testo del “Padre Nostro” sembra essere il primo su Chiesa di Padova.