24 marzo, approfondimento

Ci sono due frasi del cardinale Martini da cui vorrei partire per introdurre l’appuntamento sul “Celebrare con le persone disabili” del 24 marzo. La prima: «Noi siamo fatti per qualcosa di molto in alto»; la seconda: «Educare è come seminare: il frutto non è garantito e non è immediato, ma se non si semina è certo che non ci sarà raccolto».

Perché dunque scegliere di farsi prossimo all’altro e occuparsi di accogliere e testimoniare l’Amore di Dio per l’uomo? Qualsiasi essere vivente ha bisogno di fruire dell’essenza di Dio, specialmente colui che appare lontano e difficile da capire, colui che obbliga a pesare con maggiore attenzione le parole, i gesti, i significati, perfino la Parola di Dio che si incarna in Cristo.

Per questo motivo, sapendo che la liturgia è il riassunto dell’azione d’amore che Dio Padre, attraverso suo Figlio, dona alle sue creature, l’equipe per la catechesi alle persone disabili ha pensato di offrire una giornata di approfondimento sul tema “Celebrare con i disabili”. Sarà guidata da don Gianandrea Di Donna, direttore dell’Ufficio per la liturgia e il Servizio per il catecumenato e si terrà domenica 24 marzo dalle 9.30 alle 12 a Casa Madre Teresa di Calcutta a Sarmeola.

La liturgia è un aiuto che riunisce la famiglia umana. Il mettersi a tavola e condividere il cibo, rinforza quel legame di reciproca appartenenza di sangue perché si è figli dello stesso Padre, e fa sì che l’intera celebrazione dell’Eucaristia domenicale diventi un modo per assumere quei valori di solidarietà, vicinanza, condivisione, di riconoscenza e di amore che tiene tutti uniti per lo stesso scopo.

La ripetitività dei riti, poi, offre rassicuranti modelli da seguire, costruendo una “tradizione” che permette di rinsaldare i legami in comunità. C’è un riconoscimento reciproco nell’eseguire e partecipare a una serie di gesti rituali. Celebrare vuol dire perciò far festa, ricordare, dare importanza, valorizzare un evento. Esattamente come quando, in famiglia, ci si siede attorno a un tavolo per mangiare insieme e parlare di come è andata la giornata. Ecco perché riteniamo che la l’eucaristia debba arrivare a toccare il cuore di ogni essere umano, a prescindere dalla sua condizione.

Questa giornata nasce da una lunga riflessione che ha più volte constatato quanto ancora, in molte parrocchie, debbano maturare il desiderio e la capacità di includere coloro che hanno sensibilità e bisogni diversi da quello che chiamiamo normalità. (Gabriella Langilella, équipe diocesana catechesi ai disabili)

 

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Don Giovanni Giraldo e don Danilo Povolo sono tornati al Padre

Mercoledì 6 marzo, mercoledì delle Ceneri, due sacerdoti della Diocesi di Padova ci hanno lasciato e sono tornati fra le braccia del Padre.

Don Giovanni Giraldo, classe 1925, che ha vissuto gran parte del suo ministero come parroco di Solesino  (1969-2003), è mancato all’ospedale di Schiavonia.
Le esequie vengono celebrate sabato 9 marzo alle ore 10 nella parrocchia di Solesino, dal vescovo emerito mons. Antonio Mattiazzo.

Don Danilo Povolo, classe 1924, è stato parroco a Campagnola, arciprete di Zugliano dal 1972 al 1996, è quindi diventato penitenziere del Duomo di Thiene e coordinatore dell’attività missionaria della zona pedemontana. Dopo essersi ritirato da una sorella a Gallarate, nel 2014 ritorna in Diocesi, al cenacolo di Montegalda dove ha concluso la sua vita terrena.

Le esequie sabato 9 marzo alle ore 10 si terranno a Zugliano presiedute dal vicario generale, mons. Giuliano Zatti.

I profili completi saranno pubblicati quanto prima.

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Messaggio per le Ceneri e la Quaresima 2019

Sorelle e fratelli carissimi,

inizia oggi, Mercoledì delle Ceneri, l’importante tempo che la Chiesa propone per preparare la celebrazione annuale della Pasqua. È tempo penitenziale e di conversione, orientato alla festa e alla vita nuova del Signore Risorto: il dono della sua pace è la nostra speranza!

Vorrei cogliere questo inizio di Quaresima per augurare a ciascuno di voi, e alla vostra comunità radunata per il rito delle Ceneri, “buon cammino!”.

Vi sia compagna una continua ricerca di perdono: da offrire a chi ha sbagliato e da accogliere umilmente, se a peccare siamo stati noi; da sperimentare come dono sorprendente di chi ci vuole bene e che ci viene concesso gratuitamente.

Il dono viene da Dio e ci parla di Lui anche quando ci è trasmesso da uomini, da un amico, da un famigliare, da una comunità; è frutto della Pasqua di Gesù, del Risorto: solo lui può tanto!

A volte ci sorprende fino a scandalizzarci proprio perché va ben oltre le nostre logiche retributive e meritorie, come nel caso della parabola del padre misericordioso, quando il figlio maggiore si infastidisce per il perdono e per la festa che il padre dona al “prodigo”. Oppure quando Gesù invita a porgere l’altra guancia a chi ci percuote, o a benedire e amare quelli che ci trattano male.

Carissimi cristiani, la nostra Chiesa diocesana con tutte le sue comunità locali, è custode di questa speranza: sempre il Signore con il suo sguardo ci rialza e ci ricompone nella nostra dignità umana.

Le nostre comunità devono saperlo, possono farne esperienza e diventano voce per annunciare con la loro vita la misericordia di Dio.

La Pace del Signore Risorto sia con la vostra comunità e raggiunga le vostre case.

Buona e santa Quaresima!

+ Claudio, Vescovo

Mercoledì 6 marzo 2019

 

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Dalla testa ai piedi verso la Pasqua

Nella Quaresima di fraternità 2019 l’Ufficio di Pastorale della Missione della Diocesi di Padova, in collaborazione con Caritas Padova, Pastorale dei Giovani, Ufficio per le Comunicazioni sociali propone a partire da mercoledì 6 marzo, un video quotidiano di pochi minuti dedicato alla riflessione della Parola di Dio del giorno.

Il progetto si chiama Dalla testa ai piedi verso la Pasqua ossia, ragionando per immagini, dal Mercoledì delle Ceneri (poste sulla testa dei fedeli) al Giovedì Santo con la lavanda dei piedi.

A riflettere sulla Parola di Dio saranno giovani, missionari laici o presbiteri fidei donum in missione o rientrati da poco, religiosi/e missionari, operatori Caritas, membri di ong o associazioni che operano nel campo della promozione umana.

Ad aprire il percorso, Mercoledì delle Ceneri (6 marzo 2019, sarà il vescovo Claudio.

Dalla testa ai piedi verso la Pasqua è raggiungibile all’indirizzo http://www.centromissionario.diocesipadova.it/dalla-testa-ai-piedi-verso-la-pasqua/ e sarà quotidianamente proposto anche attraverso i canali social (Facebook CMDFacebook Diocesi di Padova).

 

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La focaccia della fraternità

L’Associazione La Difesa s’incontra, Noi Padova Associazione e l’Ufficio diocesano di Pastorale della Missione insieme nell’ormai prossima Quaresima 2019 (inizia mercoledì 6 marzo), con il progetto Adotta la Focaccia della fraternità.

Un progetto di solidarietà che riunisce vari soggetti di matrice diocesana, ciascuno nella propria peculiarità, per una sensibilizzazione ai progetti missionari, alla condivisione di obiettivi e all’informazione, in un tempo – la Quaresima di fraternità, che quest’anno ha come slogan Presta orecchio… al grido del mondo! – per tradizione supportato dall’Ufficio diocesano di Pastorale della Missione che annualmente prepara sussidi e materiale per vivere in profondità il tempo che accompagna alla Pasqua di Risurrezione.

Grazie alla disponibilità di un laboratorio artigianale di Zanè (Vi) che ha sposato gli obiettivi solidali dell’iniziativa, è nata la focaccia della fraternità, una focaccia pasquale che permetterà una raccolta fondi a sostegno al progetto Doposcuola Semilla De Mostaza (Semi di senape) della parrocchia dell’Arbolito, nella periferia di Duran in Ecuador, dove operano alcuni missionari fidei donum della Diocesi di Padova (don Saverio Turato, don Mattia Bezze, Alessandro e Francesca Brunone) e le suore terziarie francescane, in sinergia con educatori professionali.

Quello del Doposcuola Semilla De Mostaza è uno dei 13 progetti che l’Ufficio Missionario sta sostenendo nelle missioni diocesane in Kenya, Ecuador, Brasile, Thailandia ed Etiopia, accanto ai numerosi altri promossi da missionari originari della Diocesi di Padova presenti nel mondo.

Il Doposcuola Semilla De MostazaSemi di senape prevede l’accoglienza pomeridiana, dal lunedì al venerdì, di ragazzi dai 5 ai 12 anni provenienti da famiglie povere e disagiate, per dare loro possibilità di fare i compiti, fare merenda e stare con i coetanei in un ambiente sicuro e protetto.

Come sostenere il progetto di solidarietà attraverso la focaccia di fraternità?

Le possibilità sono due:

–       tramite un contatto diretto con l’associazione La Difesa s’incontra (049 2131943 oppure associazione@difesapopolo.it)

–       o attraverso i circoli Noi del territorio diocesano che stanno aderendo all’iniziativa e che disporranno di focacce per i loro iscritti in cambio di una donazione (l’offerta minima è di 10 euro)

Al momento sono già state distribuite oltre 300 focacce e contemporaneamente si stanno raccogliendo le prenotazioni (da effettuarsi entro l’8 marzo) per le successive distribuzioni.

 

fonte: ufficio stampa della diocesi di Padova

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Seminario di studio e approfondimento sulla disabilità

Un momento di riflessione e di confronto sulla “Catechesi e Disabilità” aiutati da don Gianandrea Di Donna sul tema: “Includere i ragazzi disabili nelle celebrazioni eucaristiche”.

Casa Madre Teresa di Calcutta – Sarmeola di Rubano

Domenica 24 marzo dalle 9.00 alle 12.00

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Tempo di quaresima…tempo di digiuno…tempo di elemosina…tempo di preghiera…perché? O meglio come?

Il tempo della Quaresima, dei quaranta giorni che Gesù ha vissuto nel deserto dopo essere stato battezzato nel Giordano, ci chiama, qui e ora, a darne un senso, a cercare cioè di viverlo in maniera consapevole, attenta e soprattutto come dono.

È un tempo intenso, che ci ricorda l’umanità piena di Gesù, che dopo aver trascorso questo tempo di prova, lo consegnò alla storia come pienamente Figlio dell’uomo, amato dal Padre.

È il tempo del digiuno. Siamo chiamati a fare a meno di tutto ciò che non dà  un gusto buono alla nostra vita,  da tutte quelle realtà che ci allontanano dal nostro essere figli amati dal Padre.    E la Parola che noi mangiamo nell’Eucarestia è quel pane che poi siamo chiamati a spezzare nella quotidianità con i fratelli e le sorelle che il Signore ci pone accanto.

È il tempo dell’elemosina. È la continua esperienza che facciamo della misericordia di Dio, di quell’abbraccio che Lui continuamente ci offre dopo ogni nostra caduta. Un abbraccio che siamo chiamati ad allargare quando, a nostra volta, siamo feriti da qualcuno. È il nostro farci poveri di fronte alle fragilità del fratello chi ci “fa guadagnare” la ricchezza di una vita vissuta come dono.

È il tempo della preghiera.  Mettersi in ascolto diventa il tempo e lo spazio con i quali possiamo davvero fare esperienza di preghiera. Quante parole escono dalla nostra bocca ogni giorno, anche quando preghiamo. Eppure l’atteggiamento con il quale il Signore ci invita a stare con Lui è proprio quello dell’ascolto, prima di tutto. Mettiamoci allora in silenzio per lasciare spazio a Lui, per lasciare che sia a Lui a parlarci e così a guidarci nel cammino della vita.

Ecco quindi che il tempo della Quaresima diventa dono in cui poter fare verità su noi stessi, su chi e come siamo realmente, senza paura di ascoltare le nostre fragilità, perché è proprio lì che possiamo fare esperienza di vita nuova, di conversione.

Viviamo allora questo tempo come scriveva s. Francesco : “Udite, figli del Signore e fratelli miei, e prestate gli orecchi alle mie parole. Inclinate l’orecchio del vostro cuore e obbedite alla voce del Figlio di Dio. Custodite nelle profondità di tutto il vostro cuore i suoi precetti e adempite perfettamente i suoi consigli…”.

Buona e santa Quaresima!

Sorelle Clarisse di Montagnana

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Adorare nella notte. L’esperienza di Altichiero e Sacro Cuore in Padova: «Vogliamo dare precedenza a Lui»

“La nostra preghiera vuole essere anche una reazione alla crisi delle vocazioni al ministero sacerdotale e religioso. Gesù ci chiama a pregare: «Pregate il Padrone della messe perché mandi operai alla sua messe»”.

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Albignasego. I primi ottant’anni della San Vincenzo

Ottant’anni e non sentirli davvero! La San Vincenzo di Albignasego ha raggiunto l’importante traguardo lo scorso 21 febbraio e ha ricordato la benedizione ricevuta dal vescovo Agostini che, allora come il vescovo Claudio oggi, si trovava in loco per la visita pastorale.

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Centro storico di Padova. Le comunità insieme per le Ceneri

Le parrocchie del centro storico vivranno insieme, in Cattedrale, le celebrazioni del mercoledì delle Ceneri alle 7.30, 11, 16.30 e 20.45.

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