Don Placido Zabeo è tornato al Padre

È mancato stamane giovedì 29 agosto don Placido Zabeo.

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Nato a Premaore (Ve) il 6 febbraio 1924, don Placido venne ordinato presbitero il 6 luglio 1947.

Il suo ministero si è praticamente svolto in una precisa zona geografica della Diocesi, visto che il primo incarico di cooperatore (1947-1954) fu a Civè, prima che don Placido fosse inviato nella vicina Concadalbero come cooperatore per Monsole e la località di Bruso. Dopo otto anni, nell’ottobre 1962, fu nominato vicario economo di Monsole, di cui diventò parroco il mese successivo e ininterrottamente fino all’estate del 2005, quando rinunciò all’incarico per limiti di età, rimanendo a disposizione dell’Unità pastorale di Cona, Cantarana, Monsole e Pegolotte. Dal 1991 al 1996 era stato anche vicario foraneo del Vicariato di Pontelongo, contribuendo all’unità dei preti locali.

I funerali saranno celebrati dal vescovo Claudio a Monsole, martedì 3 settembre, alle ore 10.30.

(notizia in aggiornamento)

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Nella gioia del battesimo

Raccogliendo i contributi degli Organismi diocesani (Consiglio pastorale e Consiglio presbiterale) e i suggerimenti dei vicari foranei, la presidenza del Consiglio pastorale diocesano sta elaborando una proposta per il prossimo anno pastorale, il cui filo conduttore trova il suo centro nel dono del battesimo: Nella gioia del battesimo.

Come ci è stato chiesto, non saranno dei nuovi Orientamenti pastorali, ma degli strumenti/schede di lavoro che verranno messi a disposizione soprattutto dei membri Consigli parrocchiali (CPP e CPGE) con la finalità di far loro riscoprire la bellezza del battesimo. Saranno poi gli Organismi, eventualmente, a trovare il modo di mediarle – armonizzandone contenuti e modalità – agli operatori pastorali e alla comunità, a seconda delle esigenze locali.

Gli strumenti/schede, che diremo quasi “formativi”, si propongono di promuovere una trasformazione della mentalità intanto nei membri del CPP e CPGE.

Rispetto agli altri anni pastorali non ci saranno slogan specifici né manifesti, per mettere in risalto la continuità con i percorsi avviati e per evitare il riferimento ad altre, ulteriori piste di lavoro.

Gli strumenti/schede di lavoro, saranno quattro, da prendere in mano durante l’intero anno pastorale.

  • La prima, dedicata alla bellezza del battesimo nei suoi molteplici significati.
  • La seconda, parte dai doni e carismi dei battezzati da mettere a servizio della comunità e del territorio.
  • La terza, prova a collocare la testimonianza dei cristiani dentro le questioni del nostro tempo.
  • La quarta, riprende la corresponsabilità dei battezzati rispetto all’uso dei beni e alla sostenibilità delle molte strutture parrocchiali.

Le schede fanno riferimento in modo particolare a Evangelii gaudium, alle riflessioni di questi anni e ai nostri testi diocesani La parrocchia, La lettera dei giovani e Il seminatore.

Questi strumenti saranno presentati durante l’Assemblea diocesana di sabato 5 ottobre 2019, in Cattedrale, a Padova. Vi invitiamo a segnarvi già questa data, che darà inizio anche al secondo di Visita pastorale del vescovo Claudio.

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Notizie dalla missione in Brasile

Sabato 3 agosto 2019 il Vescovo di Roraima (Brasile) Mário Antônio da Silva, ha nominato Vicario Generale don Lucio Nicoletto.

Originario della parrocchia di Posso (PD), don Lucio è prete della Diocesi di Padova dal 1998 e attualmente “fidei donum” in Brasile dove svolge il suo servizio come parroco “in solido” nella parrocchia di Sao Francisco das Chagas – comunidade Nossa Senhora Aparecida.

La nostra Diocesi si rallegra per questo segno di stima riservatogli e affida a Dio questo suo nuovo ministero in terra di missione.

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Don Pietro Baldan è tornato al Padre

È mancato giovedì 1 agosto al Cenacolo di Montegalda don Pietro Baldan.


Don Pietro Baldan è nato a Mirano (VE) il 7 dicembre 1933 ed è stato ordinato prete il 13 luglio 1958. Nel 1958 è cooperatore alla Guizza; nel 1962 cooperatore a Villanova di Camposampiero; dal 1970 al 1982 è parroco a Lova, dal 1982 al 2012 è, invece, parroco a Peraga.
Nell’agosto 2012 diventa collaboratore e penitenziere nella unità pastorale di Vigonza.
Cittadino onorario di Vigonza, nel novembre 2015 si ritira presso il “Cenacolo Nostra Signora di Fatima” a Montegalda, dove muore il giorno 1 agosto 2019.

Le esequie saranno celebrate dal vescovo Claudio a Peraga, lunedì 5 agosto, alle ore 10.

(Notizia in aggiornamento)

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Terra del cielo. Notturni mariani

Tre sere di agosto, cinque luoghi della città, dove Maria è raccontata o celebrata, aperti, altrettanti momenti artistici e di raccoglimento. Sono questi gli ingredienti dell’iniziativa Terra del cielo – Notturni mariani promossa dalle comunità parrocchiali del Centro storico di Padova, dal Museo diocesano e dal Centro universitario di Padova.

Una proposta “estiva” che segue la felice esperienza della notte delle chiese aperte dello scorso giugno e che intende offrire a pubblico e fedeli la possibilità di cogliere il valore simbolico di alcuni spazi sacri e di altrettante opere artistiche ma anche dare sostanza al contenuto evangelico e spirituale dell’arte e degli ambienti.

E Maria, la cui solennità dell’Assunzione si celebra proprio in agosto, è protagonista dei Notturni mariani dal titolo Terra del cielo, suggerito dall’omonimo canto della comunità di Bose.

Ed ecco il programma.

Si inizia lunedì 12 agosto, alla chiesa di Santa Maria dei Servi, in via Roma, alle ore 21, don Paolo Bicciato, animatore di catechesi biblica, guiderà una visita alla chiesa e alle sue preziose opere d’arte, seguirà, alle ore 22 un momento di raccoglimento musicale con Giammaria Fantato all’organo.

Sempre lunedì 12 agosto, alle ore 21, alla chiesa della Madonna Addolorata al Torresino, in via Del seminario, Andrea Nante, direttore del Museo diocesano, guiderà la visita alla chiesa e alle sue opere e alle ore 22 ci sarà un momento musicale con Giovanna Gomiero all’organo.

Martedì 13 agosto un’altra doppia possibilità per il pubblico, sempre alle ore 21 si potrà visitare la Scoletta del Carmine (annessa alla Basilica del Carmine, in piazza Petrarca), accompagnati dal parroco don Alberto Peloso oppure la Scuola della Carità (in via San Francesco), accompagnati da Antonella Meneghin del Centro universitario. Dopo la visita a entrambi i siti ci sarà un momento musicale e artistico: alla Scoletta del Carmine si esibirà il Sol Ensemble, mentre alla Scuola della Carità Aram Ipekdjian suonerà un antico strumento armeno, il duduk.

La terza e ultima serata dei Notturni mariani è in programma mercoledì 14 agosto in basilica Cattedrale, dedicata a Santa Maria Assunta, in piazza Duomo. A far da guida, alle ore 21, ci sarà l’arciprete mons. Maurizio Brassone alle ore 22 musica vocale con il duo D’Altro Canto.

Ogni appuntamento si concluderà con un momento di preghiera mariana alle 22.30.

Tutte le visite sono gratuità ma è richiesta la prenotazione su eventbrite/terradelcielo

Per informazioni: 049 8764688.

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Mediterraneo Requiem

Arriva anche nel territorio della Diocesi di Padova grazie all’impegno e alla collaborazione tra il Vicariato di Monselice e il Comitato nazionale delle Fondazioni lirico-sinfoniche, MEDITERRANEO REQUIEM, un concerto-spettacolo che vede la partecipazione, a titolo completamente gratuito, di una sessantina di artisti provenienti dai più prestigiosi teatri d’Italia per offrire al pubblico un momento di riflessione e di meditazione sulla tragedia dei migranti che quotidianamente muoiono nei nostri mari. Mediterraneo Requiem è, infatti, dedicato alla memoria delle vittime del mare.

Mediterraneo Requiem,che è già stato rappresentato con ampia partecipazione a Roma, Torino, Verona e in altre città italiane, propone il Requiem in re minore op. 48 di Gabriel Urbain Fauré per soli, coro e pianoforte, accompagnato dalla lettura di alcuni testi provenienti da diverse culture. E nasce da un desiderio comune di numerosi artisti delle Fondazioni lirico-sinfoniche e dei Teatri di tradizione di tutta Italia, convinti che «Musica e cultura non possono e non devono restare fuori dalla realtà». Il Comitato nazionale della Fondazioni lirico-sinfoniche comprende artisti dei teatri: Regio di Torino, Carlo Felice di Genova, Scala di Milano, Arena di Verona, Fenice di Venezia, Verdi di Trieste, Maggio Fiorentino Musicale, Comunale di Bologna, Lirico di Cagliari, Opera di Roma, San Carlo di Napoli, Petruzzelli di Bari, Massimo di Palermo, Bellini di Catania.

L’appuntamento è per lunedì 29 luglio alle ore 21, nel Duomo Vecchio (Pieve di Santa Giustina) di Monselice (Pd) e a nome del vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, sarà presente e porterà un messaggio il vicario episcopale per i rapporti con il territorio don Marco Cagol.

Il vescovo di Padova, infatti, impossibilitato a partecipare perché impegnato fuori città, plaude, apprezza e sostiene questa proposta sia per la disponibilità di artisti di tutta Italia in un progetto di sensibilizzazione così qualificato e dal profondo risvolto meditativo, sia per l’impegno della rete solidale del Vicariato di Monselice nella costante opera di sensibilizzazione e di attenzione alle persone migranti e alle grandi tragedie che accompagnano la loro ricerca di pace e libertà.

Solo pochi giorni fa, il vescovo Cipolla, in occasione della Festa di San Benedetto (11 luglio), patrono d’Europa, aveva sollecitato le comunità parrocchiali della Chiesa di Padova «ad aprire nuove frontiere per gestire la complessità» del tempo presente e guardava con prospettiva all’incontro del prossimo febbraio “Mediterraneo frontiera di pace” che vedrà coinvolte a Bari le Chiese che si affacciano sul mare che tante tragedie sta registrando. Invitava inoltre le comunità e la Chiesa di Padova a offrire il proprio «contributo a sostegno dei vari popoli e per rinnovare lo sviluppo sociale, a trasformare gli assetti di ingiustizia e inequità e a promuovere un’azione di pace comune».

L’esecuzione del Requiem Op. 48 per soli, coro e pianoforte di Gabriel Urbain Fauré, con la direzione di Ambrogio De Palma, Cristiano Zanellato al pianoforte e la partecipazione solistica della soprano Rosanna Lo Greco e del baritono Gianfranco Montrésor, sarà preceduta da alcune letture provenienti da diverse culture interpretate dall’attrice Francesca Veneri, scelte e assemblate a cura di Davide Livermore (il regista che ha aperto la stagione della Scala lo scorso dicembre).

«Proponendo un Requiem per i morti nel Mediterraneo – sottolinea il regista Livermoreandiamo agli albori del canto perché, la prima volta che un essere umano ha cantato, lo ha fatto per aiutare un’anima a passare dal regno dei vivi a quello dei morti».

Il fine di dare risalto alla consolazione e al riposo eterno è alla base della pagina musicale di Fauré, che scrisse il Requiem nella sua prima stesura tra il 1886 e il 1887. Il sentimento di abbandono domina le sette parti che lo compongono, rinunciando a qualunque forma di impeto al punto di scegliere di non musicare il Dies Irae, protagonista assoluto in altri compositori.

L’ingresso è gratuito. I contributi raccolti saranno devoluti a sostegno di progetti per l’integrazione di rifugiati, a cura della Rete Solidale Vicariale.

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San Leopoldo. Lunedì 29, alle 21, celebrazione del transito del santo di Castelnuovo di Cattaro. «Volle confessare fino all’ultimo giorno»

In occasione dell’anniversario della morte di padre Leopoldo Mandic, lunedì 29, sera della vigilia, alle 21 nel santuario, la figura del santo e i suoi ultimi momenti di vita saranno ricordati con la celebrazione del transito.

 

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Circoli Noi. Grest a Monselice. Bella esperienza di condivisione

Monselice. Anche quest’anno si è svolto, con successo, l’incontro interparrocchiale dei grest.
Coinvolti bambini, ragazzi ed educatori del Duomo, Redentore e San Giacomo.

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Fondo di solidarietà: è tempo di revisione

La scadenza è il 31 luglio. Dopo tale data non sarà più possibile presentare manifestazioni di interesse per finanziare progetti nell’anno 2019 con il Fondo straordinario di solidarietà per il lavoro, promosso da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Province di Padova e Rovigo, Diocesi di Padova, Adria-Rovigo e Chioggia e Camera di commercio di Padova.

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Borso e Crespano del Grappa. In partenza tirocini, con il Fondo, per intervenire dopo la tempesta Vaia

Piccoli successi per un sistema, ma grandi svolte per persone e famiglie. A Borso e Crespano del Grappa il Fondo di solidarietà si è concretizzato in un cambiamento di paradigma: dai contributi a fondo perduto ai progetti generativi in cui la persona aiutata, grazie al lavoro è in grado di camminare con le sue gambe.

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