Poveri, cuore di tutta la comunità. Molto partecipata l’assemblea annuale di Caritas Padova del 16 novembre

Molto partecipata l’assemblea annuale del 16 novembre. Ai volontari Caritas è stato “affidato” lo slogan “Fare meno, fare meglio, fare insieme”.

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Arte in viaggio…a Napoli!

Dal 12 al 14 giugno 2020 ci trasferiremo nella splendida città partenopea. Sarà un viaggio di formazione nella Napoli nascosta e poco conosciuta, tra segni di storia arte e fede attraverso le catacombe del rione Sanità, il Pio Monte della Misericordia con la celebre opera del Caravaggio, la cappella di san Severo con il Cristo velato, il tesoro di san Gennaro, e le vie caratteristiche di Spaccanapoli, e dei quartieri Spagnoli fino al poggio di Capodimonte…colori, profumi, e testimonianze in una delle città più suggestive e popolari della nostra penisola.

Il viaggio sarà effettuato con il treno alta velocità (Frecciarossa) A/R da Padova a Napoli.

Il costo complessivo del viaggio con visite guidate e ingressi ai musei, sarà c.a. 360€

Preiscrizione indicando nome, cognome, recapiti telefonici, email e parrocchia entro il 19 gennaio 2020 scrivendo a segreteria.catechesi@diocesipadova.it

 

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Natale del Signore: l’omelia del vescovo Claudio

Sarà capitato a tutti di inciampare; e sarà pure successo di inciampare in oggetti di valore.
In qualche racconto o fiaba l’oggetto in cui si inciampa è un tesoro: sarebbe una fortuna o una Grazia molto grande.

Anch’io ho inciampato in questi ultimi giorni di preparazione al Natale in situazioni che non avevo previsto, in cui mi sono trovato.

Sono stato a uno spettacolo realizzato dagli ospiti della divina Provvidenza a Sarmeola. Il ritmo lento del loro incedere, le scene realizzate solo con movimenti del corpo, senza parole; le musiche tranquille mi hanno fatto inciampare nel silenzio. Ho dovuto rallentare i miei pensieri e le mie preoccupazioni e prima subire e poi gustare il silenzio. È stata un’esperienza molto bella, preziosa: un tesoro.

Ho inciampato non solo all’OPSA, dove tornerò domani per la messa del Natale ma anche nei giorni precedenti in gesti, parole e sentimenti che parlavano di amore: ho perdonato e ho anche donato il perdono di Dio; ho ascoltato persone sofferenti nell’anima e nel corpo; ho stretto mani e scambiato baci e abbracci; ho vissuto gesti di vicinanza e di amicizia! Perdonare, ascoltare, accogliere, sorridere, abbracciare sono declinazioni nel quotidiano dell’amore. Niente era calcolato ma non potevo evitare. Ho inciampato nell’amore.

In questi ultimi tempi inoltre mi ha sorpreso il discorso del Papa ad Hiroshima soprattutto quando ha apertamente condannato non solo l’uso ma anche il commercio e la detenzione delle armi nucleari. Non ci pensavo quasi più. Trascinato a speculare su quello che i nostri media ci presentano sul piatto mi ero distratto dal riflettere sui grandi temi del nostro tempo come la Pace e la contraddizione della corsa al riarmo, come i problemi etici legati all’ambiente e alla casa comune, come i problemi connessi al dono della vita dal suo nascere al suo morire. A partire da Hiroshima ho inciampato in questi continui richiami del Santo Padre che mi hanno portato a sentirmi parte di un mondo di cui anch’io per la mia piccola parte sono responsabile.

Ad ogni modo, inciampare mi ha costretto ad aprire gli occhi, ad avere un sussulto di energia!

Passando per le nostre comunità parrocchiali inoltre ho avuto occasione di parlare della Giustizia di Dio, quella Giustizia che vede Gesù come colui che prende sulle sue spalle le ingiustizie e le cattiverie, che si presenta come capro espiatorio di tutto il male e di tutta l’iniquità che sono seminati nel mondo e nel cuore dell’uomo, come possibilità di guardare con speranza al nostro domani e alla dimensione fraterna dell’umanità intera. Vi sono inciampato presentando il mio pastorale ma soprattutto celebrando il sacramento della riconciliazione in una parrocchia della nostra diocesi. Quella di Dio è la vera giustizia fatta di verità e di misericordia, di riabilitazione per i colpevoli e di rispetto e vicinanza per le vittime. 

Inciampare mi ha fatto aprire gli occhi ma mi ha prodotto anche qualche disturbo, un po’ di fastidio o forse dolore: avere davanti agli occhi una persona precisa con un volto e una storia, dover prendere posizione avvicinandosi, toccando risulta esperienza diversa, imprevista, urtante rispetto alle nostre spiritualizzazioni o alle nostre riduzioni commerciali o all’uso a scopo autopromozionale dei nostri tesori: per Natale c’è una corsa ai poveri che assomiglia tanto alla corsa ai regali. Ma talvolta la pietra di inciampo è un tesoro imbrattato di fango e solo se sei costretto lo vedi e lo consideri.

Questa notte vi invito a osservare meglio: stiamo inciampando nella carne di Gesù, il figlio di Dio.

Era Lui il silenzio e nel silenzio, era lui l’amore e nei segni di amore, era lui la Giustizia e nei cammini di giustizia, era lui la Pace e nei costruttori di pace: è lui che urtiamo e nel quale questa notte inciampiamo.

Forse non è immediatamente riconoscibile: è piccolo, in un angolo di una mangiatoia di una stalla, un bambino come tanti altri, figlio di gente di passaggio. 

È possibile? 

Prima di proseguire la nostra strada con le tante lamentele e con le nostre sofferenze a cui non sappiano dare un senso, o prima di continuare la nostra strada distrattamente prestiamo attenzione a questa pietra di inciampo: che non sia la perla preziosa che stiamo cercando e che può dare senso alla nostra vita?

Questa sera facciamo la preghiera di saperci abbassare, umilmente, per raccogliere l’umanità di Gesù fatta di vagiti, di stalla, di estraneità, di fame, di viaggio. 

Con calma come i passi degli ammalati, con gesti concreti e parole degne, con pensieri e interessi nuovi e fraterni avviciniamo al nostro cuore questa pietra contro cui stiamo inciampando. 

Anche il cuore sa vedere e, come i pastori, iniziare un nuovo viaggio anche se è ancora notte.

Ecco vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il mondo: questa pietra in cui abbiamo inciampato era ed è un vero tesoro prezioso: Cristo Signore!     

Buon Natale!

+ Claudio Cipolla, vescovo

 

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Messa nella notte di Natale in stazione Gesù, approdo sicuro, garante dell’umanità

Anche quest’anno, nell’atrio della stazione ferroviaria, sarà celebrata la messa della notte di Natale.

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Azione Cattolica. Gli auguri della presidenza diocesana. “Ci impegniamo a esserci di più e meglio”

Gli auguri della presidenza diocesana Anche nel servizio educativo in associazione, possiamo fare le cose di tutti i giorni in modo straordinario. «Gesù è con voi».

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Azione Cattolica. Spiritualità, un dono per il quotidiano

Mai pensato di regalarsi spiritualità? Non solo in questo preciso momento dell’anno, certo. E non solo con proposte forti ed estemporanee, pur importanti…

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Gli appuntamenti natalizi con il vescovo Claudio

Il vescovo Claudio martedì 24 dicembre, nel pomeriggio celebrerà la messa nel carcere circondariale di Padova, mentre alle ore 23 presiederà la santa messa della Notte del Natale del Signore in basilica Cattedrale a Padova. Al termine sarà messo a disposizione l’audio dell’omelia.

Mercoledì 25 dicembre mons. Cipolla presiederà la messa del Giorno del Santo Natale alle ore 9.30 nella chiesa dell’Opera della Provvidenza Sant’Antonio a Sarmeola di Rubano (Pd), mentre alle ore 12 sarà alle Cucine economiche popolari per mangiare e festeggiare il Natale insieme agli ospiti delle Cucine, agli operatori, alle suore e ai volontari presenti quel giorno.

Martedì 31 dicembre alle ore 16.30, in Cattedrale a Padova, mons. Cipolla celebrerà la messa con il canto del Te Deum.

Lunedì 6 gennaio 2020, Solennità dell’Epifania del Signore, il vescovo Claudio si troverà in visita pastorale (settima tappa del secondo anno) nella parrocchia del Duomo di Cittadella (Pd), dove alle ore 10.30 presiederà la santa messa nella Solennità dell’Epifania con la Festa delle genti diocesana e la partecipazione delle comunità cattoliche di altra madrelingua.

 

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Ri-creAzione 2020, un incontro e un progetto

Combattere la dispersione scolastica, favorire, incrementare e qualificare le possibilità di sostegno allo studio, aiutare i più piccoli nei loro percorsi di crescita… Sono tante le possibilità che il doposcuola può offrire ai bambini e ora, Ufficio diocesano di Pastorale dell’Educazione e della Scuola, Caritas Padova e l’associazione Noi Padova, propongono una giornata di informazione a quanti nelle parrocchie e non solo si dedicano alle attività di sostegno ed educazione dei ragazzi nel tempo extrascolastico.

L’appuntamento è, volutamente nella memoria di san Giovanni Bosco, venerdì 31 gennaio, dalle 16.30 alle 18.30, al Centro studi Filippo Franceschi (ingresso da via Del Seminario 5/a a Padova) con Ri-creAzione, un’occasione per confrontarsi sul fenomeno dell’abbandono scolastico e sulle possibilità che ci sono per sostenere la formazione dei bambini, ma anche per presentare uno strumento – Vademecum per l’avvio e la crescita educativa, pastorale e amministrativa dei doposcuola nelle parrocchie – e un apposito bando per favorire la crescita di esperienze di questo tipo.

Il pomeriggio vedrà un momento introduttivo e di saluto con don Lorenzo Celi, direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale dell’Educazione e della Scuola e Fabio Brocca, presidente di Noi Padova. Ci sarà poi la relazione di Roberto Natale, direttore dell’Ufficio scolastico territoriale di Padova e Rovigo, su Dispersione scolastica un problema da affrontare a Padova e provincia e di Marco Lodoli, scrittore, giornalista e insegnante di lettere all’istituto professionale “Giovanni Falcone” di Roma, che tratterà invece il tema Il sostegno scolastico in parrocchia: un’occasione educativa.
Infine Daniela Crivellaro (Caritas) e Luca Silvestri (Ufficio Scuola) presenteranno il Vademecum e il Bando RicreAzione 2020.
Le conclusioni saranno affidate a don Luca Facco, direttore di Caritas Padova.
L’invito è rivolto a tutte le parrocchie e alle realtà che si dedicano o vogliono impegnarsi in servizi di sostegno ed educazione dei ragazzi nei momenti dopo la scuola.

È gradita gentile conferma della presenza a sostegnoscolastico@diocesipadova.it

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Auguri di Natale del vescovo Claudio

“Nella gioia del battesimo” è lo slogan che caratterizza l’anno pastorale della Chiesa di Padova. Un invito a tornare al cuore della nostra fede, al fonte battesimale per ritrovare il significato profondo del battesimo e cogliere la purezza e la freschezza di un dono che ogni anno si rinnova per ciascuno di noi.

Desidero quindi augurare a tutti voi di vivere “nella gioia” queste festività natalizie. Non una gioia passeggera o talvolta quasi creata artificialmente, ma una gioia che possa sgorgare abbondante dal cuore. Questo è possibile quando riusciamo a vivere il Natale nel suo significato di andare alle sorgenti della nostra fede, della nostra forza, della nostra capacità di essere cristiani in un mondo al quale siamo mandati e a cui dobbiamo voler bene.

Auguro di vivere queste festività come un percorso interiore e profondo alla riscoperta di ciò che veramente sta alla base delle nostre scelte, dei nostri affetti, dei valori che proviamo a vivere ogni giorno, con la libertà e l’autonomia che viene dallo Spirito, così come ci testimonia quotidianamente e con tenacia papa Francesco.

La frenesia, che spesso caratterizza le giornate, le interminabili corse per cercare di stare al passo con i tempi, la velocità con cui veniamo stimolati da tantissimi messaggi, costringono a volte la nostra anima a vivere in maniera superficiale, facendola soffrire.

La vita interiore, invece, ama le cose profonde e belle, richiede spazi e tempi dilatati, è assetata di realtà genuine, libere da agenti inquinanti. Una bella preghiera ci orienta a guardare ai sacramenti, al Vangelo e ai diversi segni che ci rimandano a Dio come spazi nei quali riappropriarci del senso cristiano della vita.

Il Natale ci aiuti a riscoprire come il battesimo può darci oggi un’acqua che ci dona energia per attraversare le nostre giornate, i nostri momenti di serenità e i nostri deserti, avendo davanti agli occhi il senso cristiano della nostra vita.

Buon Natale a tutti, ma in particolare a coloro che si trovano dispersi, che hanno in questo momento un po’ di incertezze, che hanno la sensazione di non avere un orientamento, di non avere una stella alla quale poter guardare.

Buon Natale a tutti!

 

+ Claudio Cipolla, vescovo di Padova

 

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Don Lino Giacomazzo è tornato al Padre

Stamane, giovedì 19 dicembre, è mancato don Lino Giacomazzo. Le esequie verranno celebrate lunedì 23 dicembre alle ore 10.30 nella chiesa del Carmine.

Seguirà profilo.

 

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