Le indicazioni del vescovo Claudio: preghiera, sacramenti ed esequie

INDICAZIONI PER LA PRIMA SETTIMANA DI QUARESIMA

E LA SECONDA DOMENICA DI QUARESIMA

  • La seconda domenica di Quaresima sia la mattina che il pomeriggio, può essere esposto il Santissimo Sacramento per la preghiera personale dei parrocchiani, garantendo una presenza e vigilanza costante.
  • Si conferma il valore della preghiera personale, della carità, del digiuno e l’astinenza dalle carni, soprattutto il venerdì.
  • Suggeriamo la preghiera in famiglia. In allegato viene fornito lo schema, che ogni comunità potrà adattare e mettere a disposizione dei genitori e di ogni parrocchiano, per la seconda domenica di Quaresima. Le famiglie non trascurino una breve visita privata in chiesa per una sosta orante davanti al Santissimo Sacramento.
  • Ricordiamo che ci sono molti strumenti in cui trovare occasioni di preghiera e di meditazione sui social, in televisione e su testi stampati, tra cui Dall’Alba al Tramonto.
  • Agli adulti e agli anziani, suggeriamo la preghiera della Liturgia delle Ore, in modo particolare le Lodi mattutine e i Vespri, i cui testi sono facilmente reperibili on line. Le pratiche di pietà come Via Crucis e santo Rosario sono quotidianamente trasmessi su vari canali radiofonici e televisivi.
  • I giovani possono usufruire dei video della Scuola di preghiera on line e da sabato di una puntata speciale sul Vangelo della Trasfigurazione sul sito della Pastorale dei Giovani (http://www.giovanipadova.it/scuola-di-preghiera-online/).
  • Villa Immacolata, tramite il sito e la nuova app, propone per sabato alle 18.00 e domenica alle 18.00 un’occasione di lectio e preghiera guidata (https://villaimmacolata.net/angolo-formativo/web-radio.html).
  • Alcune chiese sono già dotate di collegamento radio o web: il parroco potrebbe utilizzare questi strumenti per trasmettere la celebrazione della Messa senza la comunità, comunicandone l’orario.
  • Per quanto riguarda la Messa domenicale presieduta dal Vescovo Claudio, si potrà seguire sul canale youtube della Diocesi alle ore 10.00 (http://www.youtube.com/c/DiocesiPadovaVideo)
  • Sul sito diocesano e sui canali social sono disponibili quotidianamente delle brevi meditazioni sul vangelo del giorno, grazie alla disponibilità di alcuni preti e religiose della Diocesi.

INDICAZIONI PER I SACRAMENTI E LE ESEQUIE

  • Per i sacramenti. Si conferma la sospensione delle celebrazioni delle sante Messe feriali e festive. La celebrazione del Battesimo (senza la Messa) e del matrimonio è consentita alla sola presenza dei padrini, dei testimoni e degli stretti familiari, secondo le indicazioni diocesane del 2 marzo, che prevedono di “rispettare tra i presenti la distanza di almeno un metro”.            È sospesa anche la celebrazione della Cresima. Il sacramento della Penitenza è possibile nella forma individuale, con le dovute attenzioni.
  • Per le esequie. È vietato celebrare la Messa esequiale. Le Esequie verranno celebrate in questa forma.
  1. Esequie con sepoltura
  • Ci si raccoglie all’esterno della cappella del cimitero o in altro luogo opportuno del cimitero stesso, purché all’aperto, alla sola presenza degli stretti familiari e a distanza di precauzione igienica.
  • Nel rituale delle Esequie si segua il capitolo quarto, a partire da p. 129. La struttura sarà la seguente: a) un rito iniziale (pp. 129-133); b) la liturgia della Parola (pp. 134); c) l’ultima raccomandazione e commiato (pp. 134-139); d) la processione al sepolcro (pp. 140-145); e) la sepoltura (pp. 146 -167).
  1. Esequie nel caso di cremazione
  • Ci si raccoglie in obitorio, o se sembra opportuno all’esterno della cappella del cimitero o in altro luogo opportuno del cimitero stesso, purché all’aperto, solamente alla presenza degli stretti familiari, a distanza di precauzione igienica.
  • Nel rituale delle Esequie si tenga conto dell’appendice, a partire da p. 211. La struttura sarà la seguente: a) un rito iniziale (pp. 211-213); b) la liturgia della Parola (pp. 213-216); c) l’ultima raccomandazione e commiato (pp. 216-218); d) dopo i giorni della cremazione si concordi la deposizione dell’urna con il rito previsto (pp. 239-246).
  1. Messa esequiale
  • Il parroco, nella logica della comunione dei santi – per cui ogni celebrazione non è mai privata ma atto di tutta la Chiesa – e della carità pastorale, potrà celebrare subito o nei giorni seguenti, avvisando i familiari, la Messa esequiale senza l’assemblea, in assenza della salma, secondo il Messale Romano (pp. 861-865).
  • Appena le normative ministeriali lo permetteranno, potrà essere celebrata la Messa esequiale alla presenza dei familiari e dell’intera assemblea.

II DOMENICA DI QUARESIMA in word
II DOMENICA DI QUARESIMA in pdf

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Lettera del vescovo Claudio ai fedeli della Diocesi di Padova

Carissimi,

lunedì c’è stata una riunione dei vescovi del Veneto, sollecitata anche da me. Eravamo in collegamento con i vescovi dell’Emilia Romagna e della Lombardia. L’obiettivo era di condividere una linea comune per affrontare questa difficile situazione data dal virus, alla luce delle disposizione del Governo italiano.

L’iniziativa nasceva anche dalla speranza di poter riprendere la celebrazione dell’Eucarestia, quella domenicale innanzitutto, cercando insieme tutti i possibili percorsi, consultando esperti e autorità, e di desistere solo di fronte all’evidenza, dopo aver constatato che proprio non ci fossero strade percorribili.

Il confronto ci ha portati a confermare e riconoscere che in certe materie, come quelle legate all’ordine pubblico e alla salute, la competenza non è della Chiesa ma dello Stato e dei suoi organi istituzionali. Grande attenzione è stata posta dunque all’interpretazione del testo del Decreto Ministeriale del 1° marzo 2020 a firma di Giuseppe Conte e Roberto Speranza e condiviso dai governatori di Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Il Decreto Ministeriale è quindi vincolante per tutti i cittadini, sia non credenti che credenti di qualsiasi fede.

Il Patriarca, Mons. Francesco Moraglia, ha più volte avuto contatti diretti con le autorità regionali e nazionali, proprio per cercare di ottenere ciò che già aveva dichiarato pubblicamente, e cioè la possibilità di celebrare l’Eucaristia. Nelle ore precedenti all’incontro ha potuto verificare direttamente alla fonte governativa la corretta interpretazione delle parole contenute nel decreto, e noi ne abbiamo avuto testimonianza diretta.

A malincuore abbiamo messo in disparte dubbi e speranze, quelle speranze che il dialogo con qualche amico autorevole aveva alimentato: abbiamo preso atto che non c’erano alternative e che le indicazioni che potevamo offrire alla luce del Decreto Ministeriale erano molto restrittive e dolorose per le nostre comunità e anche per noi. Ci ha accompagnato la percezione, tra l’altro, che l’emergenza non si concluderà in breve tempo.

Dunque nessuna celebrazione di Messe con le nostre comunità, nessuna convocazione “aperta al pubblico”, no funerali pubblici, né battesimi, né matrimoni, né attività formative…

Alle Chiese, che resteranno aperte per la preghiera personale, si può accedere solo in forma privata e in quelle di maggior frequentazione contingentando gli accessi come ai musei.

A noi vescovi è molto dispiaciuto dover prendere atto che non avevamo spazio di manovra!

Immagino a questo punto le reazioni infastidite e perplesse di tanti. Le capisco perché ho provato anch’io fastidio e perplessità. Abbiamo condiviso però alcune considerazioni: qualcuno dei presenti ha ricordato che la nostra fede, anche con i suoi tesori più preziosi che intendiamo sempre custodire, si pone al servizio della vita e quindi anche della salute, e non è contro la scienza; altri che siamo parte di un territorio di cui dobbiamo rispettare l’organizzazione e che viviamo in relazione con Istituzioni pubbliche e politiche verso le quali liberamente la Chiesa vuole essere leale e onesta collaboratrice; altri che siamo parte di una comunità ecclesiale più ampia della singola parrocchia o del singolo movimento e che si configura come diocesi, come conferenza regionale, come conferenza Italiana.

Alla luce di queste considerazioni ho quindi obbedito a questa “ora”, a queste circostanze e ho sottoscritto con gli altri vescovi, e con il loro sostegno, le indicazioni che sono state immediatamente pubblicate e che avete già visto. Vi chiedo pertanto di cercare di capire il senso e le motivazioni e di obbedire, come ho fatto io stesso, alle linee offerte dalla Chiesa. Chi si discosta dalle indicazioni in modo autonomo, non solo va contro una norma dello Stato, esponendosi a sanzioni, ma mette anche in difficoltà i confratelli, perché si creano differenze tra fedeli (ad esempio per i funerali), che disorientano.

Nell’omelia della prima domenica di Quaresima, che potete trovare estrapolata sul sito diocesano, ho cercato di offrire qualche pista di riflessione adatta per interpretare spiritualmente questa “particolare” situazione, perché diventi occasione di meditazione e approfondimento e momento di grazia.

Sono certo, infatti, che il Signore sa volgere al bene anche questa nostra forma non cercata di penitenza: è un tempo di quaresima, di deserto: tempo in cui il Signore parla.

Il Signore ci accompagni e ci benedica, faccia splendere il suo volto su di noi e ci doni la sua pace.

+ Claudio Cipolla, vescovo

 

Padova, 3 marzo 2020

 

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L’omelia della Prima domenica di Quaresima del vescovo Claudio

L’omelia del vescovo Claudio della messa della Prima domenica di Quaresima, celebrata in forma privata nella cappella invernale della Cattedrale.

 

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Emergenza Coronavirus: le disposizioni delle Chiese del Veneto e le specifiche per la Diocesi di Padova

Emergenza coronavirus | Vescovi del Veneto: decisioni gravi e dolorose ma necessarie per la salute e il bene comune, le difficoltà di oggi diventino occasione di crescita per tutti

Alcune disposizioni comuni adottate fino a domenica 8 marzo, in comunione con le Chiese di Lombardia ed Emilia Romagna e nello spirito di reciproca collaborazione tra Chiesa e Stato per la promozione dell’uomo e il bene del Paese

Nel pomeriggio di oggi – lunedì 2 marzo 2020 – i Vescovi della Provincia ecclesiastica veneta si sono incontrati, in riunione straordinaria, presso la sede della Conferenza Episcopale Triveneto a Zelarino (Venezia) per fare il punto della situazione e condividere alcune linee comuni alla luce del nuovo decreto, uscito ieri sera dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, sull’emergenza coronavirus che tocca così profondamente le comunità ecclesiali e l’intero contesto sociale, economico e culturale della Regione Veneto. Erano presenti, con i Vescovi, anche alcuni vicari generali ed episcopali delle Diocesi interessate.

Per i Vescovi veneti la triste e dolorosa decisione – assunta a seguito delle disposizioni emanate dal Governo e finalizzate a fronteggiare le presenti criticità – di sospendere nelle chiese la celebrazione dell’Eucaristia “in forma pubblica” rappresenta un gesto mosso da una carità pastorale verso i fedeli e da un atto di saggezza e responsabilità ecclesiale e civile nell’esercizio del governo delle Chiese locali; si tratta qui di condividere un comune senso di cittadinanza che porta i credenti, con la loro fede, ad essere pienamente partecipi della realtà in cui vivono, nel rispetto anche di quanto indicato dalla ragione e dalla scienza. Ci si richiama così al principio espresso dall’articolo 1 del Concordato vigente che impegna Chiesa e Stato, pur nella distinzione ed indipendenza dei rispettivi ambiti, alla reciproca collaborazione per la promozione dell’uomo e il bene del Paese.

Dopo un approfondito dialogo, a seguito di quanto stabilito con Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 1° marzo 2020 (di seguito “Decreto”), fino alle ore 24.00 di domenica 8 marzo 2020, i Vescovi – in comunione con le Conferenze Episcopali di Lombardia ed Emilia Romagna – dispongono quanto segue per i territori veneti delle rispettive Diocesi:

  1. Per evitare assembramenti di persone l’accesso a tutti i nostri spazi aperti al pubblico (chiese, oratori, patronati, musei ecc.) sarà possibile a condizione che a tutte le persone presenti, secondo il disposto dell’art. 2.1 lett. d, f, h, i, del Decreto venga garantita la possibilità di “rispettare la distanza tra loro di almeno un metro”;
  2. La sospensione della celebrazione aperta al pubblico delle S. Messe, feriali e festive, dei sacramenti (inclusi battesimi, prime comunioni e cresime), di sacramentali, liturgie e pie devozioni, quali la Via Crucis, indipendentemente che avvengano in luoghi chiusi o aperti, in ottemperanza a quanto stabilito dall’art. 2.1 lett. c del Decreto; 
    1. nell’impossibilità di adempiere al precetto festivo, ai sensi del can. 1248 § 2, i fedeli dedichino un tempo conveniente all’ascolto della Parola di Dio, alla preghiera e alla carità; possono essere d’aiuto anche le celebrazioni trasmesse tramite radio, televisione e “in streaming”, nonché i sussidi offerti dalle Diocesi;
    2. sono sospese le S. Messe esequiali; è consentita la benedizione della salma, in occasione della sepoltura, alla presenza dei soli familiari e alle condizioni di cui al n. 1; le S. Messe esequiali potranno essere celebrate solo al superamento di questa fase critica;
    3. la celebrazione di battesimi e matrimoni è consentita alla sola presenza di padrini / testimoni e dei familiari, alle condizioni di cui al n. 1;
    4. la celebrazione del sacramento della penitenza è possibile nella forma individuale (rito A) rispettando le attenzioni richieste.
  3. La sospensione degli incontri del catechismo e delle altre attività formative di patronati e oratori (come per le scuole) nonché di relative uscite e ritiri; sarà possibile l’accesso agli spazi, per esempio per il gioco, a condizione che venga limitato l’accesso come stabilito al n. 1.
  4. La sospensione di feste, sagre parrocchiali, concerti, serate culturali, rappresentazioni teatrali, proiezioni cinematografiche ecc. Per quanto riguarda le attività sportive e i bar ci si attenga a quanto stabilito dal Decreto.
  5. La sospensione delle lezioni delle realtà accademiche ecclesiastiche (come per le università).
  6. Il rinvio degli appuntamenti legati alle Visite pastorali.
  7. L’accesso ai luoghi di culto venga concesso ai singoli fedeli che vogliano recarvisi per la preghiera individuale, alle condizioni stabilite al n. 1; si tolga l’acqua benedetta dalle acquasantiere.
  8. Si sospenda la visita per la benedizione annuale delle famiglie; rimane invece possibile visitare i malati gravi per offrire loro conforto spirituale e, se del caso, l’unzione degli infermi e il viatico.
  9. Le attività caritative continueranno con le seguenti precisazioni:
    1. I centri d’ascolto e gli altri servizi di Caritas diocesane e parrocchiali e realtà affini: secondo le condizioni stabilite al n. 1;
    2. Le mense dei poveri: alle condizioni di cui al n. 1, altrimenti distribuendo cestini con i pasti che non potranno però essere consumati all’interno delle strutture;
    3. Nei dormitori: alle condizioni di cui al n. 1, altrimenti attraverso un presidio sanitario garantito dalla competente autorità pubblica.

I Vescovi del Veneto confidano che anche questo tempo diventi occasione propizia per accrescere in tutti l’impegno pastorale e civico, il senso di carità e solidarietà tra le persone e le comunità. Esprimono riconoscenza a tutti coloro che sono più direttamente coinvolti nell’aiutarci ad affrontare l’attuale emergenza.

 

I Vescovi delle Chiese del Veneto

+ Francesco Moraglia, Patriarca di Venezia

+ Giuseppe Zenti, Vescovo di Verona

+ Corrado Pizziolo, Vescovo di Vittorio Veneto

+ Beniamino Pizziol, Vescovo di Vicenza

+ Adriano Tessarollo, Vescovo di Chioggia

+ Giuseppe Pellegrini, Vescovo di Concordia-Pordenone

+ Claudio Cipolla, Vescovo di Padova

+ Pierantonio Pavanello, Vescovo di Adria-Rovigo

+ Renato Marangoni, Vescovo di Belluno-Feltre

+ Michele Tomasi, Vescovo di Treviso

 

Alle norme stabilite dalla CET, la Diocesi di Padova aggiunge le seguenti precisazioni specifiche per il proprio territorio:

  1. Nel periodo indicato la Curia diocesana rimarrà aperta, tuttavia sarà possibile accedere agli uffici della Curia solo previo appuntamento.
  2. Sono sospese tutte le attività formative e gli incontri pubblici promossi dai diversi uffici diocesani.
  3. Nel periodo indicato resteranno chiuse al pubblico: Casa Pio X, le Case di spiritualità presenti nel territorio diocesano, la multisala MPX.
  4. Il Museo Diocesano e il Battistero della Cattedrale di Padova resteranno aperti alle condizioni indicate al numero 1 delle disposizioni della CET.
  5. Il Centro universitario di via Zabarella resterà aperto, ma senza lo svolgimento di eventi aperti al pubblico.
  6. Sono invece consentiti a livello diocesano e nelle singole parrocchie gli incontri interni (es. organismi di comunione, direttivi, équipe, commissioni), a condizione che si rispettino le indicazioni del numero 1 delle disposizioni della CET.
  7. Tra le attività sospese si includono anche i doposcuola ospitati nei centri parrocchiali.
  8. Per quanto riguarda le attività sportive, il decreto del Governo prevede che allenamenti e competizioni si svolgano a porte chiuse.
  9. Per quanto riguarda i bar dei centri parrocchiali, il decreto del Governo prevede che si possano utilizzare solo i posti a sedere, e si seguano i criteri indicati al numero 1 delle disposizioni della CET.

Padova, 2 marzo 2020

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Emergenza Coronavirus

La Diocesi di Padova sta lavorando, in contatto anche con le altre Diocesi del Veneto, ad aggiornare le indicazioni in merito all’emergenza Coronavirus, ma dal momento che il Governo presenterà soltanto in serata (1 marzo) la versione definitiva del nuovo Decreto, si considerano prorogate fino alle ore 24 di lunedì 2 marzo tutte le direttive date in precedenza dalla Diocesi.

Padova, 1 marzo 2020

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La Santa Messa della prima domenica di Quaresima in streaming – domenica 1 marzo ore 10 su Youtube e Facebook

Mons. Claudio Cipolla, vescovo di Padova, presiede la Santa Messa della prima domenica di Quaresima, 1 marzo 2020, alle ore 10.

La Santa Messa sarà trasmessa sui canali Youtube e Facebook della Diocesi di Padova.

 

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Emergenza Coronavirus (Covid 19)

In mancanza di precise indicazioni provenienti dal Governo e dalla Regione Veneto la Chiesa di Padova invita i parroci ad attenersi alle disposizioni fornite in precedenza valide fino alle ore 24 di domenica 1 marzo 2020. 

Ulteriori aggiornamenti verranno dati a fronte delle disposizioni che Governo e Regione dovrebbero comunicare ufficialmente domani mattina (1 marzo 2020).

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Ri-creazione: Vademecum e Bando per il sostegno scolastico

Scade nei prossimi giorni la possibilità per parrocchie della Diocesi di Padova o enti che operano in esse, di partecipare al bando Ri-creazione per l’attribuzione di sussidi a favore dell’accompagnamento scolastico 2019/2020 (doposcuola).

Il bando è un progetto promosso da Pastorale dell’Educazione e della Scuola, Caritas Padova e Noi Padova, ed è stato presentato a fine gennaio in occasione di un incontro dedicato alle realtà parrocchiali che già hanno un doposcuola attivo o che hanno intenzione di attivarlo, a cui è stato presentato anche un Vademecum che dà indicazioni di ordine pastorale, amministrativo, assicurativo ecc.

Tutto il materiale e le indicazioni sono disponibili all’indirizzo: http://www.caritas.diocesipadova.it/opere-parrocchiali/doposcuola/

Per quanto riguarda questa prima edizione del Bando per l’attribuzione di sussidi a favore dell’accompagnamento scolastico 2019/2020, che mette a disposizione un totale di 10mila euro, possono presentare richiesta le realtà che offrono il servizio (parrocchie o enti terzi) nelle parrocchie del territorio della Diocesi di Padova, almeno dall’anno scolastico 2018-2019, garantendo un minimo di 20 settimane per anno scolastico con almeno due ore settimanali.

Il bando mira a finanziare dei progetti di sostegno scolastico, fino a un massimo di 2.500 euro ciascuno (massimo uno per parrocchia). Possono essere presentati progetti rivolti a un gruppo classe (corsi specifici, attività di gruppo che mirino al potenziamento di particolari abilità…), a singoli alunni, all’ampliamento della proposta di sostegno scolastico; al potenziamento della strumentazione o dei materiali disponibili; alla formazione degli operatori.

Per partecipare è necessario inviare la richiesta e la documentazione richiesta (indicazioni sul sito indicato) a sostegnoscolastico@diocesipadova.it o consegnata alla segreteria dell’Ufficio di Pastorale dell’Educazione e della Scuola entro lunedì 2 marzo 2020.

Padova, 28 febbraio 2020

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Il canto del Salmo responsoriale di Quaresima

L’Ufficio Diocesano per la Liturgia offre per questo Tempo di Quaresima, sul Canale YouTube delle Paoline, i video con il canto dei Salmi responsoriali delle Domeniche di Quaresima (Ciclo A). La finalità pastorale è quella di offrire ai salmisti parrocchiali, con esemplarità, un modello che dal punto di vista del testo, della tecnica vocale e musicale, esprima al meglio la sublime arte del salmodiare.

Il salmista, come il profeta Ezechiele, sale in alto sulla breccia e come una sentinella veglia nella notte, indicando la luce, la forza e la salvezza che sgorgano dalla Parola di Dio.

Info e partiture: Ufficio Liturgia 049 8226108 – ufficioliturgia@diocesipadova.it

 

Canale YouTube delle Paoline: https://www.youtube.com/channel/UCKa4YYlCp_Uj6cxSO54tatw


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Trasmissione delle messe del Mercoledì del Ceneri e della Prima Domenica di Quaresima

Come annunciato domani, Mercoledì delle Ceneri, alle ore 19, sul canale Youtube della Diocesi di Padova verrà trasmessa la celebrazione della santa messa del vescovo Claudio; mentre domenica 1 marzo, Prima domenica di Quaresima, la celebrazione del vescovo Claudio sarà trasmessa alle ore 10, sempre sul canale Youtube della Diocesi di Padova.

 

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