Fogazzaro a Torreglia nel novembre del 1873. Così racconta:
 
“Ero malato quando lessi questo libro la prima volta, dieci anni or sono, nello splendore triste di un giorno di novembre, seduto sull’erba in un grembo deserto e silenzioso degli Euganei a pochi passi da Torreglia. I miei compagni erano saliti a piedi al convento di Rua. Io non potevo camminare e li attendevo immerso nella lettura. […] Volevo aver fede, riposarmi, ristorarmi in Dio, sola pace sicura, e tante volte non potevo”.
Antonio Fogazzaro, Lettera del 12 ottobre 1883 a “E.”
cioè Elena del romanzo Daniele Cortis (1885),
pseudonimo della pedagogista Felicitas Buchner.
Antonio Fogazzaro nasce a Vicenza nel 1842 dove muore nel 1911.
Scrittore, romanziere, cattolico, impegnato nel sociale.
Per molti anni abitò in una villa, tuttora esistente, nel paese di Montegalda, in provincia di Vicenza, a poco più di 15 chilometri da Torreglia.
Fogazzaro amava i Colli Euganei li visitava spesso.
Lo studio dei documenti di Fogazzaro è ancora in corso poiché lo scrittore per volontà testamentaria decise che un suo archivio fosse aperto solamente dopo un secolo dalla sua morte. Nel 2011, quindi, a Vicenza si è celebrato questo evento e da allora sono riprese nuove ricerche fogazzariane.
Sappiamo che Fogazzaro fu molto legato all’Abbazia di Praglia della quale fu un grande benefattore e che aiutò a rinvigorire. Ambientò a Praglia alcune scene del suo romanzo Piccolo Mondo Moderno.
Viaggiando in carrozza da Montegalda, Fogazzaro sarà passato più volte a Torreglia, fermandosi anche presso la Trattoria Ballotta che era anche una stazione di cambio cavalli, all’epoca.
La poderosa e importante biografia di Fogazzaro scritta da Tommaso Gallarati Scotti riporta il passo di una lettera di Fogazzaro nella quale egli racconta una sua giornata a Torreglia. La presenza di Fogazzaro a Torreglia è legata alla sua conversione al cristianesimo e quindi rappresenta un momento molto significativo della sua esistenza.
“Ero malato quando lessi questo libro la prima volta [Philosophie du Credo di Gratry], dieci anni or sono [1873], nello splendore triste di un giorno di novembre, seduto sull’erba in un grembo deserto e silenzioso degli Euganei a pochi passi da Torreglia. I miei compagni erano saliti a piedi al convento di  Rua. Io non potevo camminare e li attendevo immerso nella lettura. […] Volevo aver fede, riposarmi, ristorarmi in Dio, sola pace sicura, e tante volte non potevo”.
Antonio Fogazzaro, Lettera del 12 ottobre 1883 a “E.”, cioè Elena del romanzo Daniele Cortis (1885), pseudonimo della pedagogista Felicitas Buchner.
Testo tratto da: Tommaso Gallarati Scotti, La vita di Antonio Fogazzaro, a cura di C. Crevenna, premessa di Gianfranco Ravasi, Morcelliana, Brescia 2011, pagina 69.
Vedere anche il libro: L. Marchesi – G. Osto – P. Paradisi, Cantiamo Torreglia. Una poesia di Niccolò Tommaseo, Proget Edizioni, Padova 2017, pagine 103 e 117.
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