Il popolo ebbe sete. Lettera sul futuro del cristianesimo
Non un tratto di teologia, ma una lettera da amico ad amico, da fratello a fratello.
Il padre gesuita Christoph Theobald sj ha pubblicato questo breve e intenso testo con lo stile amicale e di una lettera non inviata per mail o nelle chat dei social, ma scritta di proprio pugno vissuto, onesto e vergata con quella chiarezza di mente e realismo di prospettiva che caratterizza lo caratterizza.
È un testo che si legge in poche ore perché l’intento di p. Theobald è scuotere da un lato e riscaldare dall’altro.
Per questo il destinatario della lettera è ogni persona, senza distinzione.
Linguaggio immediato, concetti chiari, esempi reali e realistici.
Pensando a quelle persone che si sono allontanate dalla Chiesa, p. Theobald scrive “avete preso le distanze rispetto alle Chiese perchè non trovate più in esse il nutrimento che cercate o perché non riuscite a percepire, nell’insieme troppo complicato delle pratiche cristiane, l’unico necessario, o ancora perché ciò che percepite di queste pratiche e di questi discorsi è diventato insignificante o noioso, che non suscita più nulla in voi; come se fossero miti o riti del passato ormai lontano, per il quale si avverte tutt’al più un interesse storico”.
Il pessimismo non appartiene a p. Theobald, no; anzi. Egli è consapevole che l’inculturazione della fede “implica una differenziazione e una pluralizzazione interna al popolo di Dio”.
Guardando lontano, ma che è quanto mai vicino per senso del reale nei confronti delle parrocchie italiane (e non solo), “il futuro non della tradizione cristiana – evidenzia p. Theobald – ma della sua forma ecclesiale in Europa dipenda dalla capacità delle nostre comunità di esercitare il ministero di Gesù Cristo in modo tale che il vangelo possa raggiungere il cuore dei nostri contemporanei, di riprendere quindi oggi l’opera del taumaturgo di farsi prossimo, soprattutto dei più bisognosi”.
O questa sete è avvertita come nuova identità per la Chiesa nel tempo attuale oppure rafforza la sua insignificanza in mezzo alla gente.
Libro del mese-2 sett 2021.x sito
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