Il vescovo Claudio celebra la messa in cimitero Maggiore lunedì 2 novembre alle ore 15

Il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, lunedì 2 novembre, commemorazione dei fedeli defunti, celebrerà la santa messa in cimitero Maggiore a Padova alle ore 15, ricordando in particolare i morti a seguito della pandemia.

«In questo 2 novembre – sottolinea il vescovo Claudio desidero in particolare ricordare quanti sono morti a causa del Covid-19 e quanti non hanno potuto essere accompagnati dai propri familiari nel momento dell’estremo saluto e della sepoltura. In cimitero Maggiore a nome della Chiesa di Padova celebrerò la Risurrezione di Gesù di fronte a questi segni di morte che sono le nostre tombe».

La celebrazione della santa messa, che seguirà tutte le precauzioni necessarie e le disposizioni decretate in questo tempo di emergenza sanitaria, sarà trasmessa in diretta televisiva grazie alla disponibilità dell’emittente TELENUOVO, sul canale 11 del digitale terrestre, oltre che sul canale YouTube e sul profilo Facebook della Diocesi di Padova, favorendo così un momento di vicinanza e di preghiera comunitario.

 

 

Al termine della messa il vescovo Claudio, da solo, si recherà a benedire le tombe dei defunti. In questo tempo, infatti, sono proibite le processioni.

Da parte della Diocesi di Padova c’è l’invito alla massima prudenza e al rispetto di tutte le indicazioni per prevenire il contagio: distanziamento, utilizzo della mascherina, igienizzazione delle mani.

 

INDULGENZA PLENARIA ESTESA A TUTTO IL MESE DI NOVEMBRE

«L’indulgenza plenaria per quanti visitino un cimitero e preghino per i defunti anche soltanto mentalmente, stabilita di norma solo nei singoli giorni dal 1° all’8 novembre, può essere trasferita ad altri giorni dello stesso mese fino al suo termine. Tali giorni, liberamente scelti dai singoli fedeli, potranno anche essere tra loro disgiunti».

Così la Penitenzieria Apostolica, su “speciale mandato” di Papa Francesco, ha stabilito che quest’anno, per evitare assembramenti laddove fossero proibiti, «l’indulgenza plenaria del 2 novembre – in occasione della Commemorazione di tutti i fedeli defunti per quanti piamente visitino una chiesa o un oratorio e lì recitino il Padre Nostro e il Credo –, può essere trasferita non solo alla domenica precedente o seguente o al giorno della solennità di Tutti i Santi, ma anche ad un altro giorno del mese di novembre, a libera scelta dei singoli fedeli».

Inoltre per anziani, malati e tutti coloro che, per gravi motivi, non possono uscire di casa, ad esempio a causa di restrizioni imposte dall’autorità competente per il tempo di pandemia, «onde evitare che numerosi fedeli si affollino nei luoghi sacri», il decreto della Penitenzieria Apostolica stabilisce che queste persone «potranno conseguire l’indulgenza plenaria purché, unendosi spiritualmente a tutti gli altri fedeli, distaccati completamente dal peccato e con l’intenzione di ottemperare appena possibile alle tre consuete condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre), davanti a un’immagine di Gesù o della Beata Vergine Maria, recitino pie orazioni per i defunti – ad esempio, le Lodi e i Vespri dell’Ufficio dei Defunti, il Rosario mariano, la Coroncina della Divina Misericordia, altre preghiere per i defunti più care ai fedeli –, o si intrattengano nella lettura meditata di uno dei brani evangelici proposti dalla liturgia dei defunti, o compiano un’opera di misericordia offrendo a Dio i dolori e i disagi della propria vita».

 

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