Il decreto per la “Fase 2” in Diocesi di Padova

Visto il Decreto Legge n. 33 del 16 maggio 2020 e il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DCPM) del 17 maggio 2020, per la Diocesi di Padova dispongo quanto segue:

  1. In tutti i luoghi si eviti ogni assembramento di persone e si rispettino sempre le norme sanitarie, e in particolare:
  1. tutti coloro che vi accedono mantengano sempre la distanza interpersonale di 1 metro; indossino la mascherina; igienizzino le mani all’ingresso[1];
  2. non è consentito l’accesso ai luoghi in caso di sintomi influenzali/respiratori o in presenza di temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° C; non è consentito l’accesso a coloro che sono stati in contatto con persone positive a SARS-CoV-2 nei giorni precedenti. Ciascun partecipante è in generale responsabile del rispetto di dette condizioni;
  3. gli ambienti utilizzati, e in particolare i servizi igienici, debbono essere igienizzati e disinfettati regolarmente; si provveda ad una adeguata aerazione; si prevedano sempre percorsi differenziati che impediscano il contatto ravvicinato tra le diverse persone.
  1. Delle norme previste al n. 1 si dia opportuna informazione mediante appositi cartelli all’ingresso.
  1. Le chiese possono rimanere aperte nel rispetto di quanto stabilito al n. 1.
  1. Per le celebrazioni liturgiche si faccia riferimento al Decreto del Vescovo n. 278/2020. Ad integrazione di quanto lì stabilito, la successiva circolare del Ministero dell’Interno del 13 maggio 2020 fissa a 200 il numero massimo di persone ammesse nelle chiese (anche per quelle la cui l’ampiezza consentirebbe un numero maggiore); detta circolare fissa inoltre a 1000 il numero massimo di persone ammesse alle celebrazioni all’aperto. Inoltre, riguardo al divieto di lasciare sui banchi e sulle sedie fogli, sussidi per i canti o testi di altro tipo, qualora lo si ritenesse opportuno per favorire la partecipazione dei fedeli, si può preparare un foglio con il testo dei canti e alcuni avvisi a condizione che ciascuno poi lo porti a casa, senza lasciarlo in chiesa.
  1. Rimane sospesa la visita ordinaria alle famiglie per la benedizione annuale. È possibile la visita agli ammalati, in particolare quelli gravi per l’Unzione degli infermi e il Viatico, rispettando scrupolosamente le precauzioni sanitarie.
  1. I centri parrocchiali (gli spazi sia interni sia esterni) possono essere aperti per lo svolgersi delle attività organizzate descritte ai successivi numeri 7, 9, 10, 12 e 13. Al di fuori delle attività organizzate descritte in questi numeri si sconsiglia di lasciare aperti gli spazi parrocchiali per uso libero, a meno che non ci si assuma gli oneri della vigilanza e del controllo e le relative responsabilità.
  1. Per le riunioni di organismi, équipe, comitati, si continui a preferire la modalità a distanza. Tuttavia esse possono essere svolte anche in presenza, garantendo sempre nella stanza la distanza di 1 metro tra i partecipanti, e in caso di riunioni prolungate non si ometta l’uso della mascherina, oltre a quanto stabilito al n. 1.
  1. Fino al 14 giugno le attività parrocchiali che coinvolgono minori (grest, dopo-scuola, centri estivi) non sono consentite. Dal 15 giugno esse potranno essere organizzate in conformità alle linee guida governative[2] e regionali. Gli uffici diocesani forniranno indicazioni ulteriori cui sarà necessario attenersi.
  1. Le attività caritative (la Caritas diocesana, le Caritas parrocchiali e realtà affini) possono continuare il loro servizio garantendo le condizioni stabilite al n. 1. In particolare:
  1. le attività dei Centri di Ascolto vicariali/parrocchiali e altre attività che prevedono colloqui personali siano preferibilmente fatte telefonicamente. Se è necessario che avvengano in presenza, preferibilmente, si svolgano all’esterno. Se, invece, si decidesse di utilizzare i locali della parrocchia, ci si attenga alle norme previste per il settore “Uffici aperti al pubblico”[3].
  2. La consegna di generi alimentari avvenga preferibilmente tramite consegna a domicilio, oppure, avvenga all’esterno della sede/magazzino distanziando gli appuntamenti in modo che siano evitati gli assembramenti. Se si dovesse presentare la necessità di accogliere le persone all’interno dei locali parrocchiali si agisca come al numero i).
  3. Per la consegna di vestiario usato lo si faccia a domicilio o all’esterno. Se, invece, si decidesse di utilizzare i locali della parrocchia, ci si attenga alle norme previste per il settore “Commercio al dettaglio”[4]. Dovranno essere messi a disposizione degli avventori guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente per scegliere in autonomia, toccandola, la merce. Inoltre si consigli di non usare il vestiario subito, ma solo dopo alcuni giorni di “quarantena”.
  1. I bar dei centri parrocchiali gestiti con licenza commerciale possono essere aperti nel rispetto tassativo delle norme previste per il settore “Ristorazione”[5]. I bar gestiti dai circoli Noi e Acli non possono essere aperti se non in concomitanza di attività del medesimo circolo, che devono ovviamente ricadere tra quelle permesse dalle normative. Noi Associazione e le ACLI comunicheranno eventuali modifiche di orientamento.
  1. Fino a nuova disposizione sono sospese feste e sagre parrocchiali.
  1. Fino al 14 giugno sono sospesi incontri formativi aperti al pubblico, concerti, serate culturali, rappresentazioni teatrali, proiezioni cinematografiche. Dal 15 giugno tali eventi saranno possibili, a condizione che si svolgano con posti preassegnati e distanziati, che sia sempre assicurata la distanza interpersonale di 1 metro sia per gli operatori sia per il pubblico, e in ogni caso con numero massimo di 200 persone per eventi in sale al chiuso e di 1000 per eventi all’aperto [6].
  1. I campi e gli impianti sportivi possono essere aperti a partire dal 25 maggio 2020 solamente per gli sport individuali, e solo per i maggiorenni, nel rispetto di quanto stabilito al n°1, e delle norme previste per il settore[7]. 
  1. Fino a nuova indicazione sono sospesi i servizi educativi delle Scuole dell’Infanzia e le attività didattiche delle Scuole di ogni ordine e grado. Per il resto, dette Scuole, così come le Case di riposo per anziani, si attengano alle indicazioni delle proprie organizzazioni di categoria.
  1. Nel periodo indicato la Curia diocesana e Casa Pio X sono aperti con le modalità di accesso già indicate nella Lettera del Vicario Generale dell’8 maggio 2020. È comunque sempre possibile raggiungere vicari, economo, segreteria generale e direttori degli Uffici per via telefonica.
  1. Fino al 14 giugno sono sospese tutte le attività formative e gli incontri pubblici promossi dai diversi Uffici diocesani, a meno che non vengano svolti in modalità da remoto. Dal 15 giugno possono essere svolti, nel rispetto delle condizioni indicate al n° 12. Possono invece essere svolte riunioni di equipe e di piccoli gruppi, nel rispetto delle condizioni stabilite al n° 1 e al n° 7.
  1. Le case di spiritualità presenti nel territorio diocesano possono riaprire, nel rispetto delle norme previste per il settore “Strutture ricettive”[8].
  1. Il Museo diocesano riapre al pubblico il 20 maggio 2020, nel rispetto delle norme previste per il settore “Musei, biblioteche, archivi”[9].
  1. Riapre la segreteria del Centro universitario di Via Zabarella, nel rispetto delle condizioni stabilite al n. 1.
  1. Fino al 14 giugno rimangono chiuse la multisala MPX e i cinema parrocchiali. Dal 15 giugno possono riprendere le attività, nel rispetto delle condizioni indicate al n. 12[10].
  1. Gli appuntamenti legati alle Visite pastorali sono rinviati.

+ Claudio Cipolla


[1] È bene dotare tutti gli ambienti parrocchiali di prodotti igienizzanti per le mani.

[2] Il Governo ha già emanato le Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell’emergenza COVID-19 (reperibili in allegato 8 al DPCM del 17 maggio 2020)

[3] Si vedano le Linee di indirizzo per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative pubblicate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, alla voce “Uffici aperti al pubblico” (reperibili sul sito www.regione.veneto.it e in allegato 17 al DPCM del 17 maggio 2020).

[4] Si vedano le Linee di indirizzo per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative, cit., alla voce “Commercio al dettaglio”.

[5] Si vedano le Linee di indirizzo per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative, cit., alla voce “Ristorazione”.

Per la delicatezza della situazione si sconsiglia comunque di svolgere servizio al tavolo e di privilegiare sempre la sosta all’aperto.

[6] Cfr. DCPM del 17 maggio, art. 1 lett. m.

[7] Cfr. DCPM del 17 maggio 2020, art. 1 lett. f.

[8] Si vedano le Linee di indirizzo per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative, cit., alla voce “Strutture ricettive”.

[9] Si vedano le Linee di indirizzo per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative, cit., alla voce “Musei, biblioteche, archivi”.

[10] Cfr. DCPM del 17 maggio art. 1 lett. m.

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