Don Roberto Daniele riposa tra le braccia del Padre
Don Roberto Daniele ci ha lasciati nel pomeriggio di giovedì 7 novembre, giorno in cui la Diocesi di Padova celebrava il suo patrono principale, san Prosdocimo.
Don Roberto era nato a Vigonovo il giorno 1 marzo 1946 ed era stato ordinato prete il 2 settembre 1972, una volta compiuto l’intero percorso del Seminario Minore e Maggiore. Dopo l’ordinazione fu inviato come vicario a Sarmeola, dove rimase fino al 1975. Nei sei anni successivi, invece, fu vicario parrocchiale a Corte. Nel gennaio 1981 divenne parroco a Brenta d’Abbà e successivamente, nel 1988, a San Vito di Vigonza. Sono gli anni nei quali è anche insegnante di religione alle scuole medie di Vigonovo e presta aiuto stabile al parroco di Noventana per quanto riguarda l’animazione della gioventù. Nelle comunità servite, don Roberto ha lasciato il ricordo di tanta dedizione ai giovani e alle famiglie, di grande passione e generosità, di carità e sobrietà (arrivando, anche, a liberarsi di tanti beni personali). Si manifestava entusiasta del sacerdozio e appassionato della Parola di Dio.
A fine estate del 1995 ricevette la nomina di parroco ad Arzerello: un’esperienza dagli inizi faticosi e alla quale rinunciò tre anni dopo a causa di gravi motivi di salute. In particolare, presso l’ospedale di Piove di Sacco gli era stata diagnosticata la malattia degenerativa che poi lo avrebbe accompagnato per il resto della vita. Dal febbraio del 2000 fu penitenziere nel duomo di Piove di Sacco, risiedendo a Vigonovo con la madre, finché le condizioni di salute richiesero un trasferimento provvisorio all’Opera della Provvidenza nell’ottobre 2006, definitivo, invece, a partire dall’anno successivo.
Don Roberto era energico e grintoso, ma il suo ministero è stato caratterizzato da lunghi anni di malattia, inizialmente vissuta con disagio, nervosismo e fatica. La devozione mariana e la vicinanza di alcune persone gli hanno permesso di accettare il senso di quanto andava compiendosi e tutto si è trasformato in occasione di testimonianza, in una decisa purificazione, in una sorta di «continua Eucaristia» nella quale ha imparato a offrire se stesso nella progressiva infermità. Attraverso lo stesso ministero delle confessioni riusciva a donare a quanti incontrava il coraggio di vivere con fede e speranza. Un suo confidente lo aveva definito il «coccolo di Dio» per le sue sofferenze: in fondo, don Roberto pareva rispondere allo strazio dell’antico “Cristo” di Arzerello, che nella sua stessa postura sembra chiedere il sostegno e la vicinanza di qualcuno.
Il vescovo Claudio e la Chiesa di Padova esprimono la propria vicinanza a suor Mirella, a Bruno, a Roberta e Antonella per la scomparsa del fratello. Un pensiero particolare va alla mamma Costanza, di 95 anni, che, fin quando possibile, non ha mai mancato nei giorni festivi di recarsi all’Opera della Provvidenza per la celebrazione eucaristica e una visita al figlio, diventando in qualche modo la “mamma” dei preti ospiti della Casa.
Le esequie saranno celebrate dal vescovo Claudio martedì 12 novembre, nella chiesa di Vigonovo, alle ore 9.30.
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