“Sui sentieri di Foscolo e Petrarca” libro della settimana su anaso.it

Sui sentieri di Foscolo e Petrarca

di Francesca Favaro
«L’ERMA» di BRETSCHNEIDER, editore

Le Veglie Tauriliane dell’abate Giuseppe Barbieri (1774-1852), edite per la prima volta nel 1821 e qui proposte in edizione moderna e commentata, non solo fanno accedere alla dimensione di vita e di cultura dell’autore – allievo prediletto di Melchiorre Cesarotti, religioso e studioso dei classici, oratore sacro e poeta – ma anche tratteggiano un vivace affresco della società e socialità coeve. Le dodici epistole in prosa che costituiscono la raccolta (idealmente oraziane, nell’ispirazione) s’indirizzano infatti non esclusivamente ai destinatari cui sono intitolate, ma a un pubblico ben più vasto che Barbieri, mentre descrive i paesaggi che lo circondano e gli usi della zona di Torreglia (Padova), inoltra gradualmente nella rete delle sue conoscenze, nel dialogo ininterrotto con gli amici viventi e con i maestri amati, più o meno antichi, la cui voce è impressa forte e nitida sulle pagine dei libri, nonché con il proprio spirito, riflesso nello specchio della natura. Non semplice cornice, ma essenza di questa prosa dottamente limpida, erudita ma altresì affettuosa e ‘calda’, è la regione euganea: madre adottiva di Barbieri (nativo di Bassano) essa lo accolse e protesse, ricevendo in cambio l’omaggio di una gratitudine che le Veglie Tauriliane testimoniano e affinano grazie al pregio della mente, del sentimento, dello stile.

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